Siamo Già Noi Tra Dieci Minuti. Gerardo D'Orrico
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Solitudine un argomento come altri poco sociale, come essere la morte o lo spazio vuoto, a volte sono le parole a non uscire dalla bocca o non si riesce da soli a tirarle fuori, sono problemi quotidiani non parlarne. Un groviglio d’assenze e d’essenze che non costruiscono pesi di misure temporali, di cosa farai dopo, di spazio e soprattutto di età anziana, quel che sarà essere anziani. Tutto in un punto, in una miniera: il falso, il profano le cose che non sono bene, la reale attuale situazione vivente, il vero nome di cosa stai cercando, il sapore del dolce e del cattivo poi, dirai tu a me non io a te quel si deve dire o fare, una sorta di atti che assomigliano al cuore, studiare o leggere del tempo che passa tra una pausa e l’altra, e sarà cosa è successo aggiungi tu quel ch’è tuo.
L’età anziana non deve mai condurre alla solitudine, il presente può essere futuro e qui le parole sfuggono a volte, come ho sentito molte idee sbagliate ad esempio che siamo già defunti, o d’altre sulla nostra integrità corporea, la completezza o la compiutezza, non sarò completo ma da anziano vorrò una pace assoluta. Il problema resta che nessuno sa che cosa si propone, in un senso ancora da coniare non è nulla, com’è grave la non possibilità di dire una cosa per volta o se qualcosa non puoi essere tu.
Quell’onda strana da dove sarà arrivata, a te non è mai successo, stai attento con chi resti a parlare, nessuno dice di sapere niente mentre il sopruso e l’ingiustizia sono passati per legge e ci dicono per continuare a vivere, ma è come la storia scritta la realtà, la verità è che loro si tradiscono pesantemente… di notte o alle quattro di mattina si vede meglio cos’era successo il giorno prima, come si fa a dire non lo so ricorda non è un’impresa personale cosa si sta guardando. Qualcuno vive in un posto sbagliato o siamo noi sbagliati, tutti faremo la stessa fine… com’e poi il niente? meglio dire non sarà tutto a piacere, non si è mai detto chi era un male o chi ha vinto, sembra ma ci vuole forza per risorgere e quanta nell’anno zero nove, vedi c’è chi pensa che ‘l bene sia passato e il futuro come prima, è una questione di regolarità o, di aumenti percentuali di se stesso, le persone arrivano dopo, la vita sembra dopo la morte, una questione legale quello che non dici, le persone sono oltre a tutto, un reale non un falso.
Un giorno come un altro la scoperta dell’America, strano come sono strane molte cose su questo pianeta, con le cadenze di un universo di mezzo e questioni talmente grandi, che le diverse migliaia di persone implicate facevano confusione. Luna calante sembra un film che ho già visto… stop fine del filmato la lobotomia, ricordi poi chi ha detto deve finire caro ministro rappresentante dello Stato o, dov’è stato completato? Sembravano piccoli problemi invece erano vuoti di memoria, le tipiche discordanze o discordie tra i nostri cari e per me siamo continuamente percossi altrimenti vedevamo meglio, una pausa… America chissà cosa stai facendo oggi, meglio continuare per terra troppi film che si discutono. Essere anziani non sembra un torto ma, solo un grande pentimento, bisogna una divisione delle parti, così per orrore non dire due colpe.
Meglio riposare e aspettare, dove viviamo non è tranquillo, non c’è più appetito le parole non sono solo termini e a volte dirle diventa già un sopruso, basta solo pensare non è giusto. A volte guerre, persistenze, credenze si accostano alle mura di cosa? O se non parli non si capisce, cosa ti dà torto, da cosa ti hanno fatto. Secondo il governo farai tutto da solo, divertiti diventerai una cosa non una costruzione, non si trovano i conti senza pugni, continueremo ma l’aria sarà talmente tagliente quasi soffoco di già. Vogliamo il volere e il potere mentre nessuno risolverà quei problemi, stiamo già bene, la paga buona e ci convincono ma, esiste adesso, oggi in quanti tagli abbiamo, quanto in basso ci hanno spedito, d’altro canto nessuno ingiuria solo l’aria ad esempio se tieni ferma la testa da una parte vedi ch’è risolto, mentre dall’altra senza che te ne accorgi, la stessa cosa non è risolta. Canta oggi: il bene è stato cancellato, chi recupera sarà stato linciato per stregone o strega, la fantasia governa tam, tam.
Il sogno è dov’eri, cioè dove non lo puoi immaginare… dov’eri cinque minuti fa chi era arrivato? Qui è difficilissimo si presenti una persona per intero, molto raro quel che dovevi andare a fare, molte volte non era nemmeno compito tuo, mentre alla tua difesa personale dagli solo un’occhiata, e fuggi vai via. Il sogno ehm, l’incubo non vuole finire, è diventato assurdo il rapporto, ma se uno intende continuare da soli ancora non è svegli. L’idiozia è grande quando ci si mette ma a volte come già consigliato sarà meglio guardare altro, la vita può diventare una perdita di tempo, come si può credere che cosa arriva dall’est sia il bene… presto che i ragazzi ormai hanno già avuto diciotto anni, se guardi il video la soluzione di tutti i nostri problemi già esiste, sai che l’aria di menzogna non è proprio qui, ma da queste parti ehm, non proprio tutti i problemi.
Si dice che compresa la denuncia va tutto da una parte, un treno passa sopra la strada che stai percorrendo come mai invece non si arriva a niente, se sono il male i colpevoli non si farà nulla mah, l’età anziana il sogno che non vuole finire o forse qualcosa sotto i denti… sbalordito rimase il mondo quando gli hanno dichiarato la verità, esistenze dette come sono e siamo ancora qui, sapessi anche l’oltre tomba? Con un po’ di calma si chiarisce uno schermo pieno di sangue.
Dopo il sabato arriva un giorno di quiete, la pace è di tutti ma strano, se guardi intorno non c’è nemmeno l’aria di quel che doveva essere, ci sono persone che mi chiedono della struttura del bene, gli dico: cosa vuoi appena alzati non si può fare il male, io sono sveglio da circa quindici minuti la vita non svanisce viene assimilata, superata. Lunga come quella salita o gradinata di più di mille gradini, dimmi quindi non siete spariti se n’è andato l’altro, le hai già sentite le parole di quest’ultima parte del mio discorso: non è colpa ma credenza in Dio.
Nel segreto delle parole si trova il tuo principale interesse, mentre il mondo passa stallo a guardare, le persone, i colori… la nostra insidia sono le parole grandi che si occupano di persone piccole, durante questo disastro l’incredulità della gente o la forza che non si esprime per realizzare la nostra energia, sembra una conquista che non lo sa di non esser noi.
Era la realtà il nostro sogno ma, non discutere del vuoto poiché siamo tutti uguali, comunque questo posto l’altro giorno si chiamava Equilibrium come ‘l film, cioè una svastica senza stanghette prolungate dai lati… mentre quel male va non lo guardare, e comunque diventeremo anziani, ascolteremo, guarderemo, perderemo tutto per farla breve. Controlla quel che trovi e torna nella tua stanza a casa senza istruzioni, vedrai non si capisce bene si pensa ma, in realtà si è bene. Parlare sì per crescere ma sarà un gran lavoro di parole, dal vuoto alla disconoscenza della persona individuale per poi iniziare, guarda solo la pioggia che cade e chi ci vuole ancora adescare, ancora sarà vivo si veste anche da anziano o da una coppia, un single ma da sempre un lui o una lei, si chiama ed è l’orrendo.
Dunque siamo a un passo dal paradiso e per nessun motivo si può avere tutto ciò che d’avanti, una denuncia sembra d’obbligo. Calmi dove andare, io non cammino in un’altra stanza, vedrai si chiarisce come non esistono soluzioni a un problema già risolto che qualcuno dice, se mai ha la sua unica soluzione. Chi pensa che una volta risolto il problema, cioè tu o io non resterà nulla, nel ricordo di quel ch’era o di chi c’era si va troppo veloce… questo era un aiuto, sembra lobotomia, smagnetizzazione della coscienza e del ricordo, del passato o del recente. Credo che si vive ma tutto ‘l resto è noia come la canzone come vivi sì ma giù… ti sembrano i motivi di non essere una persona grande, il superiore vantaggio, la libertà è uguale per tutti: se tu capisci cos’è una parola in bestemmia poi, il discorso continua. L’ora si attarda penso finirò già da un po’ di scrivere, diventa veramente difficile parlare con un contemporaneo specie oggi che sarà gennaio… se siamo sempre in una camera, dove sono quelle cose volevo dirti alcuni anni or sono, se non si esce e gli errori sono sempre di più ma, se ci pensi il pensiero è nulla se guardi davanti a chi stai parlando, credimi non sono errori della nostra compagnia ma dell’aria.
Lo so l’equilibrio è importante ma se vuole un traduttore per ogni sentimento, parola o situazione