Mandragola. Niccolo Macchiavelli
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Читать онлайн книгу Mandragola - Niccolo Macchiavelli страница 3
Siro Guardate e’ non v’inganni: questi pappatori non sogliono avere molta fede.
Callimaco Egli è el vero. Nondimeno, quando una cosa fa per uno, si ha a credere, quando tu gliene communichi, che ti serva con fede. Io gli ho promesso, quando e’ riesca, donarli buona somma di danari; quando non riesca, ne spicca un desinare ed una cena, ché ad ogni modo non mangerei solo.
Siro Che ha egli promesso insino a qui, di fare?
Callimaco Ha promesso di persuadere a messer Nicia che vada con la sua donna al bagno in questo maggio.
Siro Che è a voi cotesto?
Callimaco Che è a me! Potrebbe quel luogo farla diventare d’un’altra natura, perché in simili lati non si fa se non festeggiare. E io me n’andrei là, e vi condurrei di tutte quelle ragion’ piaceri che io potessi, né lascerei indrieto alcuna parte di magnificenzia; fare’mi familiar suo, del marito. Che so io? Di cosa nasce cosa, e il tempo la governa.
Siro E’ non mi dispiace.
Callimaco Ligurio si partí questa mattina da me, e disse che sarebbe con messer Nicia sopra questa cosa, e me ne risponderebbe.
Siro Eccogli di qua insieme.
Callimaco Io mi vo’ tirare da parte, per essere a tempo a parlare con Ligurio, quando non si spicca dal dottore. Tu intanto, ne va’ in casa alle tue faccende, e, se io vorrò che tu facci cosa alcuna, io tel dirò.
Siro Io vo.
SCENA SECONDA
Messer Nicia, Ligurio.
Nicia Io credo ch’e tua consigli sien buoni, e parla’ne iersera alla donna. Disse che mi risponderebbe oggi; ma, a dirti el vero, io non ci vo di buone gambe.
Ligurio Perché?
Nicia Perché io mi spicco mal volentieri da bomba. Dipoi, ad avere a travasare moglie, fante, masserizie, ella non mi quadra. Oltra di questo, io parlai iersera a parecchi medici. L’uno dice che io vadia a San Filippo, l’altro alla Porretta, e l’altro alla Villa; e’ mi parvono parecchi uccellacci; e a dirti el vero, questi dottori di medicina non sanno quello che si pescono.
Ligurio E’ vi debbe dar briga, quello che voi dicesti prima, perché voi non sete uso a perdere la Cupola di veduta.
Nicia Tu erri! Quando io ero piú giovane, io son stato molto randagio. E non si fece mai la fiera a Prato, che io non vi andassi; e non c’è castel veruno all’intorno, dove io non sia stato; e ti vo’ dire piú là: io sono stato a Pisa ed a Livorno, oh va’!
Ligurio Voi dovete avere veduto la carrucola di Pisa.
Nicia Tu vuo’ dire la Verrucola.
Ligurio Ah! sí, la Verrucola. A Livorno, vedesti voi el mare?
Nicia Bene sai che io il vidi!
Ligurio Quanto è egli maggiore che Arno?
Nicia Che Arno? Egli è per quattro volte, per piú di sei, per piú di sette, mi farai dire: e’ non si vede se non acqua, acqua, acqua.
Ligurio Io mi maraviglio, adunque, avendo voi pisciato in tante neve, che voi facciate tanta difficultà d’andare ad uno bagno.
Nicia Tu hai la bocca piena di latte. E’ ti pare a te una favola avere a sgominare tutta la casa? Pure, io ho tanta voglia d’avere figliuoli, che io son per fare ogni cosa. Ma parlane un poco tu con questi maestri, vedi dove e’ mi consigliassino che io andassi; e io sarò intanto con la donna, e ritroverrenci.
Ligurio Voi dite bene.
SCENA TERZA
Ligurio, Callimaco.
Ligurio Io non credo che sia nel mondo el più sciocco uomo di costui; e quanto la fortuna lo ha favorito! Lui ricco, lei bella donna, savia, costumata, ed atta a governare un regno. E parmi che rare volte si verifichi quel proverbio ne’ matrimoni, che; “Dio fa gli uomini, e’ si appaiono”; perché spesso si vede uno uomo ben qualificato sortire una bestia e, per avverso, una prudente donna avere un pazzo. Ma della pazzia di costui se ne cava questo bene, che Callimaco ha che sperare. Ma eccolo. Che vai tu apostando, Callimaco?
Callimaco Io ti aveva veduto col dottore, ed aspettavo che tu ti spiccassi da lui, per intendere quello avevi fatto.
Ligurio Egli è uno uomo della qualità che tu sai, di poca prudenzia, di meno animo: e partesi mal volentieri da Firenze. Pure, io ce l’ho riscaldato, e mi ha detto infine che farà ogni cosa. E credo che, quando e’ ti piaccia questo partito, che noi ve lo condurreno; ma io non so se noi ci fareno el bisogno nostro.
Callimaco Perché?
Ligurio Che so io? Tu sai che a questi bagni va d’ogni qualità gente, e potrebbe venirvi uomo a chi madonna Lucrezia piacessi come a te, che fussi ricco più di te, che avessi piú grazia di te: in modo che si porta pericolo di non durare questa fatica per altri, e che intervenga che la copia de’ concorrenti la faccino piú dura, o che dimesticandosi, la si volga ad un altro e non a te.
Callimaco Io conosco che tu di’ el vero. Ma come ho a fare? Che partito ho a pigliare? Dove mi ho a volgere? A me bisogna tentare qualche cosa, sia grande, sia periculosa, sia dannosa, sia infame. Meglio è morire che vivere cosí. Se io potessi dormire la notte, se io potessi mangiare, se io potessi conversare, se io potessi pigliare piacere di cosa veruna, io sarei piú paziente ad aspettare el tempo; ma qui non ci è rimedio; e, se io non sono tenuto in speranza da qualche partito, io mi morrò in ogni modo; e, veggendo di avere a morire, non sono per temere cosa alcuna, ma per pigliare qualche partito bestiale, crudele, nefando.
Ligurio Non dire così, raffrena cotesto impeto dell’animo.
Callimaco Tu vedi bene che, per raffrenarlo, io mi pasco di simili pensieri. E però è necessario o che noi seguitiamo di mandare costui al bagno, o che noi entriamo per qualche altra via, che mi pasca d’una speranza, se non vera, falsa almeno, per la quale io nutrisca un pensiero, che mitighi in parte tanti mia affanni.
Ligurio Tu hai ragione, ed io sono per farlo.
Callimaco Io lo credo, ancora che io sappia ch’e pari tuoi vivino d’uccellare li uomini. Nondimanco, io non credo essere in quel numero, perché, quando tu el facessi ed io me ne avvedessi, cercherei di valermene, e perderesti ora l’uso della casa mia, e la speranza di avere quello che per lo avvenire t’ho promesso.
Ligurio