Adescamento. Блейк Пирс
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La voce di Messenger si bloccò. Poi, sospirò, scosse il capo ed aggiunse …
“I Nelson possiedono molte proprietà a Dighton. Sono sempre state persone buone e rispettabili. La povera Hope non lo meritava. Ma, poi, mi dico che nessuno lo meriterebbe.”
Un altro uomo si avvicinò a loro. Aveva un viso allungato, segnato dall’età, capelli bianchi e baffi folti e all’antica. Il Capo Messenger lo presentò come Hamish Cross, capo coroner della contea.
Cross si presentò, masticando tabacco; sembrava rilassato, quasi incuriosito da quanto stava accadendo e chiese a Jake: “Ha mai visto una cosa del genere?”
Jake non rispose. La risposta, naturalmente, era no.
Si chinò accanto a quella sorta di bozzolo e lo esaminò attentamente.
Poi si rivolse a Cross: “Presumo che lei abbia lavorato al caso del precedente omicidio.”
Cross annuì, chinandosi accanto a Jake, sempre continuando a masticare il tabacco che aveva in bocca.
“E’ così” Cross confermò. “E questo è pressoché identico. Non è morta qui, questo è certo. E’ stata rapita, legata con nastro adesivo e poi con del filo spinato, ed è morta lentamente, dissanguata. Oppure è morta prima soffocata. Legata stretta in quel modo, poteva a malapena a respirare. Tutto questo è successo altrove, non c’è alcuna traccia di sangue qui.”
Jake vide che il volto e le mani erano bianche quasi quanto un foglio di carta, e luccicavano come porcellana alla luce del sole della tarda mattinata. Il fatto era che la donna non sembrava affatto reale agli occhi di Jake, ma assomigliava piuttosto ad una sorta di scultura malata e grottesca.
Alcune mosche si erano radunate intorno al corpo. Continuavano ad appoggiarvici sopra, a camminarci intorno per poi spiccare di nuovo il volo. Sembrava che non sapessero che cosa fare di quel misterioso oggetto.
Jake si alzò in piedi e chiese al Capo Messenger: “Chi ha trovato il corpo?”
Come se fosse una risposta, Jake sentì una voce maschile gridare …
“Che cosa diavolo succede qui? Quanto ancora ci vorrà?”
Jake si voltò e vide un uomo con i capelli lunghi, e una barba incolta dirigersi verso di loro. Sembrava davvero furioso, e la sua voce era scossa ed acuta.
Gridò: “Quando diavolo porterete questa … questa cosa via? Questo è un enorme inconveniente. Ho dovuto tenere il mio bestiame in un pascolo ormai esaurito per tutto questo. Ho molto lavoro da fare oggi. Quanto ci vorrà ancora?”
Jake, rivolto ad Hamish Cross, disse tranquillamente …
“Potete portare via il corpo quando volete, ormai.”
Cross annuì e diede indicazioni alla sua squadra. Poi, prese da parte l’uomo infuriato, parlandogli con tono tranquillo, riuscendo - apparentemente - a tranquillizzarlo.
Il Capo Messenger spiegò a Jake …
“Guy Dafoe è il proprietario di quest’area. E’ un agricoltore biologico, il nostro hippie locale, direi che potreste chiamarlo. E’ stato via per molto tempo. A quanto sembra, questa zona è buona per allevare bovini con pascoli biologici. La produzione biologica è stata un vero sostegno per l’economia locale.”
Il cellulare del capo squillò e l’uomo rispose. Ascoltò per un momento, poi si rivolse a Jake …
“E’ Dave Tallhamer, lo sceriffo di Hyland. Forse ha sentito dire che c’è un sospettato in custodia per il primo omicidio, Philip Cardin. E’ l’ex-marito della vittima, ed è un cattivo soggetto che non aveva un alibi allora. Tallhamer pensava di averlo colto in flagrante. Ma immagino che questo nuovo omicidio cambi le cose, vero? Dave vuole sapere se è il caso di lasciare andare quell’uomo.”
Jake rifletté per un momento, poi disse …
“Non finché avrò avuto la possibilità di parlargli.”
Il Capo Messenger strizzò gli occhi, incuriosito, poi disse: “Uh, il fatto che fosse rinchiuso in una cella quando questa donna è stata uccisa non lo mette fuori dai giochi?”
Jake soppresse un sospiro d’impazienza.
Ripeté semplicemente: “Voglio parlare con lui.”
Messenger annuì e tornò al telefono con lo sceriffo.
Jake non intendeva fornire alcuna spiegazione al momento. La verità era che non sapeva nulla di quel sospettato in custodia, e neppure del motivo per cui fosse un sospettato. Per quanto ne sapeva, Philip Cardin avrebbe potuto un complice che aveva commesso quel nuovo omicidio, oppure …
Solo Dio sa che cosa potrebbe accadere.
A quel punto di un’indagine, c’erano sempre mille domande e nessuna risposta. Jake sperava che questo cambiasse il più presto possibile.
Mentre Messenger era ancora impegnato nella telefonata, Jake raggiunse il marito della vittima, appoggiato ad un’auto della polizia, lo sguardo fisso nel vuoto.
Jake si presentò: “Signor Nelson, mi dispiace molto per la sua perdita. Sono l’Agente Speciale Jake Crivaro, e sono qui per aiutare a consegnare l’assassino di sua moglie alla giustizia.”
Nelson annuì appena, come se quasi non si fosse accorto della presenza dell’agente.
Jake disse con voce ferma: “Signor Nelson, ha idea di chi possa aver fatto questo? O del perché?”
Nelson lo guardò con un’espressione disorientata.
“Che cosa?” domandò. Poi, ripeté: “No, no, no.”
Jake sapeva che sarebbe stato inutile continuare a fargli delle domande, almeno in quel momento. Era chiaramente in un profondo stato di shock. E certo non doveva essere una sorpresa. Non solo sua moglie era morta, ma il modo in cui era avvenuto poteva definirsi particolarmente grottesco.
Jake tornò sulla scena del crimine, dove la squadra della scientifica era già impegnata nel lavoro.
Si guardò intorno, notando quanto quel posto sembrasse isolato. Almeno, non c’era una folla di curiosi nei paraggi …
E finora nessuna traccia di giornalisti.
Improvvisamente, sentì il suono di un altro elicottero. Si guardò intorno e vide che un elicottero del notiziario stava per atterrare sul prato.
Jake sospirò profondamente e pensò …
Questo caso si prospetta tosto.
CAPITOLO SEI
Riley fu colta da un profondo senso di aspettativa, quando lo speaker si posizionò di fronte alle circa 200 reclute. Sembrava che l’uomo appartenesse ad un’epoca diversa, con i suoi sottili risvolti, la sua esile cravatta