Adescamento. Блейк Пирс

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Adescamento - Блейк Пирс

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degli appunti e poi rivolgere lo sguardo al pubblico; Riley rimase in attesa delle sue parole.

      Il Direttore dell’Accademia, Lane Swanson, esordì come si era aspettata …

      “So che avete tutti lavorato sodo per prepararvi a questo giorno.”

      Aggiunse con un mezzo sorriso …

      “Beh, lasciate che ve lo dica subito, non siete preparati. Nessuno di voi.”

      Un sonoro sospiro riecheggiò in tutto l’auditorium, e Swanson fece una pausa, per lasciare che tutti i presenti assorbissero le sue parole.

      Poi, proseguì: “Questo programma di 20 settimane è diretto a prepararvi per il lavoro nel Federal Bureau of Investigation. E parte di questa preparazione consiste nell’imparare a riconoscere i limiti della preparazione stessa, come affrontare l’inaspettato, ed imparare a pensare rapidamente. Dovete sempre ricordare che l’Accademia dell’FBI è chiamata il “West Point delle Forze dell’Ordine” con buona ragione. I nostri standard sono alti. Non tutti riusciranno a rispettarli. Ma quelli che lo faranno saranno preparati al massimo per i compiti che li attendono.”

      Riley ascoltava incantata, mentre Swanson parlava degli standard della sicurezza, dello spirito di squadra, dell’allineamento, della responsabilità e della disciplina dell’Accademia. Poi, proseguì, parlando del duro corso di studi: esami che spaziavano dalla legge e dall’etica all’interrogatorio ed alla raccolta di prove.

      Riley era sempre più ansiosa ad ogni parola, mentre la verità emergeva in lei …

      Non sono più una specializzanda del programma estivo.

      Il programma estivo sembrava una sorta di campeggio estivo rispetto a quello che ora stava affrontando.

      Era fuori dalla sua portata?

      Questa era una cattiva idea?

      Innanzitutto, si sentiva una ragazzina, osservando tutte le altre reclute sedute intorno a lei. Pochi lì avevano la sua età. Deduceva dai loro volti che quasi tutti avevano molta esperienza, e alcuni considerevolmente di più. Molti avevano più di 23 anni, e sembrava che altri invece quasi toccassero la massima età richiesta per il reclutamento, 37 anni.

      Sapeva che provenivano da ogni sorta di ambiente e formazione lavorativa. Molti erano stati agenti di polizia, e molti altri avevano servito nell’esercito. Altri, invece, erano stati insegnanti, avvocati, scienziati, uomini d’affari, e avevano avuto molte altre occupazioni una volta o l’altra. Ma tutti erano accomunati da un’unica cosa: un forte impegno a passare il resto della loro vita a servire nelle forze dell’ordine.

      Erano solo in pochi ad essere usciti dal programma estivo. John Welch, che era seduto ad un paio di file davanti a lei, era uno di loro. Come Riley, era stato esonerato dalla regola secondo cui tutte le reclute dovevano avere almeno tre anni di esperienza a tempo pieno nelle forze dell’ordine, per poter accedere all’Accademia.

      Swanson terminò il suo discorso …

      “Aspetto di stringere le mani di quelli di voi che riusciranno a diplomarsi qui a Quantico. Quel giorno, presterete giuramento sotto la guida del Direttore dell’FBI in persona, Bill Cormack. Buona fortuna a tutti voi.”

      Poi aggiunse con un sorrisetto severo: “ E ora, al lavoro!”

      Un istruttore prese il posto di Swanson sul podio e cominciò a chiamare i nomi di ciascuna recluta: erano chiamati “NAT”, ossia “New Agents in Training” (vale a dire: Nuovi Agenti in Addestramento). Man mano che i NAT rispondevano ai loro nomi, l’istruttore li divise in gruppi più piccoli, che avrebbero seguito le lezioni insieme.

      Mentre aspettava affannosamente che il suo nome fosse chiamato, Riley ricordò quanto noiose fossero state le cose, quando era arrivata lì il giorno prima. Dopo essersi registrata, aveva fatto una fila dopo l’altra, compilato moduli, acquistato un’uniforme, e le era stata assegnata una camera nel dormitorio.

      Oggi invece si stava dimostrando una giornata molto diversa.

      Ebbe una fitta, quando sentì che il nome di John Welch veniva chiamato per essere assegnato ad un gruppo per cui lei non era stata scelta. Pensava che avrebbe potuto essere d’aiuto avere un amico a cui fare affidamento e con cui sfogarsi durante le dure settimane a venire. D’altro canto, pensò…

      Forse va bene così.

      Dati i suoi sentimenti in qualche modo confusi nei confronti di John, la sua presenza avrebbe potuto essere una forma di distrazione.

      Riley fu contenta quando si ritrovò nello stesso gruppo di Francine Dow, la coinquilina a cui era stata assegnata il giorno prima. Frankie, come preferiva essere chiamata, era più grande di Riley, forse aveva quasi 30 anni, era un’allegra rossa, i cui lineamenti suggerivano che avesse già avuto una vita molto piena.

      Riley e Frankie non erano riuscite a conoscersi fino ad allora. Il giorno prima avevano avuto solo il tempo di svuotare le valigie e sistemarsi nella loro piccola camera del dormitorio, poi avevano preso strade diverse per andare a colazione.

      Infine, il gruppo di NAT di Riley fu convocato nella sala dall’Agente Marty Glick, l’istruttore assegnato. Sembrava che Glick avesse sui trent’anni. Era alto, aveva la muscolatura di un giocatore di football e sfoggiava un’espressione seria e severa.

      Si rivolse al gruppo …

      “Vi aspetta una grande giornata. Ma, prima di cominciare, vorrei mostrarvi qualcosa.”

      Glick li condusse all’atrio dell’entrata principale, una stanza enorme con un sigillo dell’FBI al centro del pavimento in marmo; un enorme distintivo in bronzo era rappresentato su una parete, sormontato da una fascia nera. Riley era passata da lì quando era arrivata, e sapeva che si trattava della Sala dell’Onore. Si trattava di un luogo solenne, dove venivano commemorati gli Agenti dell’FBI caduti.

      Glick li guidò verso una parete, su cui erano affissi due serie di ritratti e nomi. In mezzo c’era una placca incorniciata che recitava …

      Diplomati all’Accademia Nazionale

      che sono caduti nell’adempimento del proprio dovere

      come risultato diretto di un’azione

      Si sentirono piccoli sussulti dal gruppo, mentre osservavano quel monumento sacro. Glick non disse nulla per il momento, lasciando che l’impatto emotivo suscitato dall’esposizione si manifestasse.

      Infine, disse, quasi sussurrando …

      “Non deludeteli.”

      Mentre il gruppo dei NAT si allontanava per iniziare le proprie attività della giornata, Riley guardò alle sue spalle, in direzione dei ritratti sulla parete. Non riuscì a fare a meno di chiedersi …

      Anche la mia foto sarà lì un giorno?

      Naturalmente, non c’era modo di saperlo. Tutto ciò che sapeva era che i giorni a venire avrebbero portato ostacoli che non aveva mai affrontato in vita sua. Si sentiva quasi soffocata da un nuovo senso di responsabilità nei confronti di quegli agenti caduti.

      Non posso deluderli, pensò.

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