Eternamente Il Mio Duca. Dawn Brower
Чтение книги онлайн.
Читать онлайн книгу Eternamente Il Mio Duca - Dawn Brower страница 4
In quegli ultimi dieci anni la vita di Dalilah era cambiata poco o niente. Era riuscita a sventare tutti i progetti di sua madre per darle marito. L’ultimo era stato quando il Duca di Wolfton aveva cercato di uccidere i suoi figli: sua madre aveva pensato di maritare lei o Mirabella al figlio di questi. In quell’occasione Delilah si era comportata in modo odioso e aveva convinto Mirabella a fare lo stesso. Il Marchese di Sheffield aveva praticamente in direzione opposta di entrambi.. Beh, il Marchese ormai era il Duca.. le cose erano diventate così complicate che lei stessa non riusciva a capire cosa era davvero successo. Ora però… Penelope era su tutte le furie. Stava per costringere Delilah a sposarsi, che le piacesse o no, e di sicuro a lei non piaceva! Sua madre era arrivata al punto che non le fregava nulla che il pretendente fosse giovane o vecchio: l’importante era che fosse ricco!
“Siete due figlie cattive e ingrate! – stava urlando con cattiveria Penelope – Ora una di voi sarebbe Duchessa e moglie di un uomo ricco e attraente!” Passeggiava in su e giù per la stanza, calpestando il tappeto vecchio e logoro. “ Perché non vi siete sforzate di apparire amabili o almeno pudiche? Nessuno è rimasto colpito da voi!”
Delilah si era impegnata al massimo per ottenere ciò! Certo che nessuno era rimasto colpito da loro! Era una ragazza troppo intelligente per conformarsi all’immagine che voleva sua madre. Per fortuna aveva messo da parte abbastanza soldi per andarsene via di casa e non guardarsi indietro. C’era voluto molto più tempo di quanto avesse preventivato, ma ora possedeva abbastanza soldi per fuggire in Francia o in America. Qualsiasi posto sarebbe andato bene, fintantoché sua madre fosse rimasta fuori dai piedi!
“Mi dispiace – disse Mirabella imbarazzata, guardandosi i piedi – Non so cosa mi sia successo.”
Sua sorella, solitamente dolce, aveva reagito in malo modo ai commenti caustici di Delilah, quando avevano visitato la tenuta del Duca. Delilah non aveva detto nulla, ma sua madre sì. Lady Penelope bramava che almeno una delle sue figlie facesse un matrimonio vantaggioso. Anche Mirabella aveva i suoi limiti.
“Non scusatevi – la redarguì Delilah – Non avete nulla di cui rimproverarvi.”
“E invece sì! – esclamò con furia sua madre , guardando fisso Delilah – Mirabella ha fatto tutto quello che voi le avete chiesto di fare! Non è vero, figlia cara? “ Penelope avanzò minacciosamente verso di lei. “ E ora sarete voi a pagare per questo bel giochetto. Ne ho abbastanza della vostra disobbedienza!” Le sue labbra si schiusero in un ghigno velenoso. “ So esattamente come riuscirete a ottenere il perdono mio e di vostra sorella!”
Delilah aveva paura a sapere come. Cos’altro poteva escogitare sua madre? Da sempre non le aveva regalato altro che infelicità!
“IL Barone Felton ha mostrato interesse nei vostri confronti – continuò sua madre – Inizialmente gli avevo detto di noi perché avevo altre mire per voi.. ma a questo punto non c’è altra scelta. Gli scriverò dicendogli che ardete dal desiderio di diventare sua moglie.” La soddisfazione che sua madre ci metteva in queste parole era da nausea! Delilah dovette farsi forza per non cedere all’impulso di fare qualche gesto irreparabile, tipo prendere a schiaffi sua madre. Magari sul momento si sarebbe sentita soddisfatta… ma sarebbe stato un grave errore. Forse poteva provare a farla ragionare. Il Barone era vecchio, calvo ed emanava un pessimo odore. Le macchie di vecchiaia che aveva sulla faccia lo facevano sembrare addirittura decrepito. Lei cercava di evitarlo ogni volta che lui si avvicinava e sua madre pretendeva che lo sposasse? Questo mai! Chiunque altro ma NON il Barone Felton!
“Ma, madre.. – provò a dire. Ma la donna la bloccò.
“No, non riuscirete a convincermi del contrario! Questa sarà la vostra punizione. Salverà noi e v'insegnerà a stare al posto vostro! “ Prese il mento di Delilah con una mano e la costrinse a guardarla negli occhi. “ Ma non disperate, figlia mia. E’ così vecchio che non vi darà fastidio a lungo! Potrebbe andare anche molto peggio!”
Delilah rabbrividì al significato nascosto delle sue parole. Penelope l’avrebbe aiutato a disfarsi del vecchio marito, ma non prima che lei lo avesse accolto nel suo letto. Non ci potevano essere dubbi sulla validità di quel matrimonio. Il denaro era molto più importante della dignità di sua figlia. Decise di lasciarle credere che avrebbe obbedito, in modo che la madre la lasciasse più libera, o almeno le permettesse di pensare al da farsi.
“Sì, madre. – rispose a testa bassa. Non appena sua madre avesse deviato l’attenzione da lei, sarebbe fuggita.
“Ecco la mia brava , figlia . – esclamò la donna con un sorriso. Poi, canticchiando, lasciò la stanza. Sicuramente si sarebbe precipitata a scrivere quella lettera.
“Delilah .. – disse Mirabella. Passeggiava nervosamente in su e in giù per la stanza, scuotendo la testa ad ogni passo.
“Non siate in pena per me..– la rassicurò Delilah. Non voleva che sua sorella si facesse idee strane in testa. Non voleva che pensasse di sostituirla come moglie del Barone Felton, se lei fosse fuggita! Nessuna delle due sarebbe caduta nella trappola della madre!
“Non sposerò quell’odioso Barone, e nemmeno voi. E’ tempo che ce ne andiamo da qui!”
“Non posso ! – Mirabella si torceva le mani per la disperazione – Nostra madre..”
“A lei non importa di nessuna di noi due! – disse Delilah – Per favore, fuggite insieme a me.”
Impiegò molto tempo nel tentativo di convincere la sorella che la loro madre era dannosa per la vita di entrambe. Lady Penelope non aveva mai avuto a cuore la loro felicità. A lei importava di una sola persona: se stessa. Ma sua sorella scosse il capo.
“ No. Comprendo che voi dovete andarvene. Ma io… non ho il vostro stesso coraggio.. “ Si mordicchiò un labbro mentre una lacrima le scivolava giù per la guancia. L’ansia di dover fuggire era già troppo per lei. Delilah sospirò: Mirabella aveva scelto l’occasione sbagliata per ostentare la sua ostinazione. Era uno dei pochi difetti di sua sorella: di solito era dolce e malleabile, ma a tratti diventava irremovibile nelle sue decisioni. Lei avrebbe tanto desiderato che Mirabella e lei scappassero insieme, ma aveva sempre saputo, da molto prima che Mirabella si comportasse così, che non sarebbe mai successo. Provava un forte dolore al pensiero di abbandonarla lì, da sola con sua madre. Lady Penelope le avrebbe reso la vita impossibile. Se sua sorella non fosse stata così testarda…
“Quando mi sarò sistemata vi scriverò. Se cambiate idea, potrete sempre raggiungermi. Avete capito? “ Forse Delilah non era riuscita a convincerla, ma poteva darle una speranza a cui aggrapparsi nei momenti bui della vita. Lady Penelope sarebbe diventata ancora più odiosa, non appena avesse scoperto la fuga di Delilah. Mirabella aveva urgenza di un punto fermo che le desse consolazione, quando l’ira di sua madre sarebbe ricaduta su di lei. La sorella annuì col capo.
“ Vi prego, abbiate cura di voi. – disse.
“Sempre! – rispose Delilah, abbracciandola. Poi lasciò la stanza. Doveva solo fare i bagagli,prendere i soldi che aveva messo da parte e partire. Non ci volle molto perché fosse pronta. Uscì silenziosamente da casa e poi corse verso il bosco fino ad arrivare alla strada. Grosse lacrime le rigavano il viso. Non aveva paura per lei o per quello che le sarebbe successo nella sua nuova vita. Piangeva per sua sorella e sapeva che non avrebbe mai trovato pace finché non fosse riuscita a strapparla dalle grinfie di sua madre. Un giorno Mirabella avrebbe capito e quel giorno Delilah l’avrebbe aiutata a fuggire a sua volta. S'incamminò a testa alta. Si asciugò le lacrime e fece un respiro