Svelare Il Re Dei Fae. Brenda Trim
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“Decenni? Questa cosa ha avuto inizio prima che i miei genitori venissero, uh, uccisi?” Ryker era convinto che il declino avesse avuto inizio con l’attacco degli umani al loro reame, quando erano stati uccisi i suoi genitori. Era scontato che Savelle avesse tratto vantaggio dal bombardamento nucleare per eliminare chi intralciava il proprio cammino.
“Sì. Quasi un secolo prima. Abbiamo perso un po’ di potere quando sono state abolite le giurisdizioni. Poco a poco ci è stata sottratta la magia con il trascorrere del tempo, fino a quasi ucciderci. Quando l’Artefatto Oscuro è stato spostato nel nostro lago ho temuto che saremmo morte. Non so ancora che cosa ci abbia mantenute in vita”.
“Mi viene da dire che sia stata l’esistenza di Ryker a tenervi in vita” s’intromise Daine. “Sol ha ipotizzato che il reame non sia andato completamente perso perché Savelle non è riuscito ad uccidere l’intera famiglia reale”.
Melinda scosse il capo, i suoi occhi azzurri erano sgranati. “Ha senso. Grazie agli Dèi ci sei. In quanto Regina delle razze acquatiche ti offro il mio supporto, e giuro fedeltà al tuo trono”.
Ryker fece l’inchino in risposta, reciprocando anche il sorriso di lei. “Hai un esercito?”
La sua risata riverberò nella caverna, ed allo stesso modo fece il suono delle campane del vento. Il contenimento realizzato da Ryker non stava mantenendo al sicuro il loro scambio.
Gli sguardi di tutti furono su loro tre, mettendo Ryker a disagio. Si era dimenticato di dove si trovava, ed aveva parlato troppo liberamente di un argomento che doveva restare segreto. Non sapeva per certo che nessun Fae presente lavorasse con Savelle. Ryker rinforzò quindi l’incantesimo, applicandovi più forza.
Non significava nulla se fosse circondato da studenti. Questi ultimi venivano manipolati anche più facilmente della popolazione media, grazie al fatto che il loro cibo era compromesso. Per non dimenticare la squadra di assassini della Gullvieg, di cui alcuni membri erano studenti.
“Le ninfe sono esseri pacifici” gli disse Melinda. “Ma ci saremo per assistervi in ogni modo possibile. Siamo rimaste inerti quando non dovevamo, il che ci è costato tantissimo. Forse siamo prossime all’estinzione, ma non resteremo ferme ancora. Hai dalla tua parte la mia assistenza e quella della mia gente, ogni volta che ti servirà”.
“Grazie. Non vinceremo se non faremo fronte unito. La contaminazione di Savelle s’insinua più in profondità di quanto tutti si rendano conto. Dovremmo agire insieme per avere la meglio su di lui. E quando lo faremo dovremo ricostruire il nostro reame” la informò Ryker.
Quando si rese conto che il loro Professore li stava guardando, Ryker sollevò una mano e richiamò ulteriore acqua al proprio fianco, consapevole del modo in cui l’energia attirasse la propria identità.
Si chiese come avesse fatto a non accorgersi di ciò che portava in sé da una vita. Era così diverso da un Fae normale, ed era scioccante che non avesse rilasciato energia in qualche modo, tradendo prima la propria identità. Dovevano essere stati gli Dèi ad intervenire ed evitare una tale catastrofe.
Melinda indicò verso l’acqua, incoraggiandolo. “Percepisci i tratti caratteristici di ogni particella. Ogni membro della mia popolazione ha aggiunto un po’ di sé in questo lago. Rispetta tale potere, e seguirà i tuoi ordini”.
Ryker annuì, obbedendo. L’acqua schizzò ai lati del barattolo. Daine cercò di manipolare l’andamento del liquido mentre Ryker parlò con la ninfa. “Ti terrò aggiornata quando acquisiremo altre informazioni. Nel frattempo puoi farmi sapere se il Fae Oscuro tornerà?”
“Ti riferirò immediatamente attraverso la fornitura idrica dell’Accademia” gli promise Melinda.
“Come lo farai? Uscirai dalla doccia? Dubito che a Maurelle farebbe molto piacere” chiese Daine.
Melinda scoppiò a ridere e scosse il capo. “Quello è uno dei modi che abbiamo per comunicare, ma è trascorso un decennio da quando ho spiato i maschi che facevano la doccia”. Ryker rise alla provocazione della Regina. “Farò in modo di non infastidire la tua compagna in quel modo. Ora, ti andrebbe di imparare come creare una fontana nel mezzo del lago?”
Ryker annuì e guardò Melinda mettere in atto la propria magia. Il ragazzo fece attenzione al modo discreto in cui la ninfa manipolava l’energia, ne aggiungeva e ne rimuoveva.
Ryker si concentrò sulla sezione di liquido verso sinistra, e cercò di replicare i movimenti di lei. Alla fine della lezione era riuscito ad allagare dappertutto, ma aveva imparato più di quanto avesse mai appreso prima. Inoltre aveva guadagnato un altro alleato.
Forse dopo tutto avrebbero potuto farcela.
Capitolo Quattro
“Dèi, sei così fottutamente sexy” disse Brokk a Maurelle quando le aprì la porta della loro stanza. Durante la giornata erano stati tutti impegnati con le lezioni, e Ryker voleva aggiornare la propria compagna sulla nuova alleanza stretta con le ninfe d’acqua, ma non voleva farlo in mensa dove tutti potevano sentirli.
Maurelle rivolse un sorriso a Brokk. “Non c’è di che, ti ho donato la mia presenza. Adesso sei pervaso dal desiderio, lo so”. La sua sfacciataggine era irriverente, nonché una delle qualità più attraenti della ragazza.
Brokk l’afferrò all’altezza dei fianchi e la tirò a sé mentre chiuse la porta con un piede. A Ryker venne l’acquolina in bocca quando vide Brokk che abbassò le labbra su quelle di Maurelle.
Daine e Sol sgranarono gli occhi, portando lo sguardo dai due a Ryker, e poi ancora su Brokk e Maurelle. I quattro maschi erano coinvolti sentimentalmente con Maurelle da qualche mese, ma nessuno di loro, ad eccezione di Ryker, aveva fatto una mossa così diretta nei confronti della ragazza. Il Re sapeva che i tre amici non avevano ancora fatto niente per rispetto della sua posizione, ma era consapevole che Maurelle appartenesse a loro tanto quanto apparteneva a lui.
La sicurezza e la felicità di Maurelle erano prioritarie per tutti loro. Per lui era bello sapere di non essere l’unico a proteggerla e renderla felice. Gli accadimenti avevano fatto in modo che Ryker non le desse ciò che le serviva, e gli era di conforto sapere che i tre maschi erano pronti a colmare le sue lacune.
Non che avesse intenzione di non partecipare nei momenti sexy con la propria compagna. Il ragazzo provò il bisogno di trovarsi nelle immediate vicinanze di lei, quindi si alzò in piedi ed avanzò attraverso la stanza. Sol e Daine si sedettero sul divano, in attesa. Per il momento. Indubbiamente sarebbero intervenuti quando sarebbe giunto il momento adatto. Il gruppo stava ancora imparando come sincronizzarsi e come far funzionare le cose. Ryker era l’unico di loro che non esitava né si poneva il dubbio circa ciò che le avrebbe fatto.
Il gemito di Maurelle fece risvegliare l’eccitazione in lui, entusiasmo che venne immediatamente incanalato nella suo basso ventre. Niente era più sexy del suono roco del piacere della ragazza. Ryker le accarezzò il fianco con la mano, sfiorandole la parte esterna del seno.
“È per questo che mi hai chiamata? Speravo che avessi rivendicato il tuo trono ed avessi ordinato di abitare in una suite con una vasca da