Il Regno Unito E La Sua Storia. History Nerds
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Author: History Nerds
Translator: Monja Areniello
© 2021 - History Nerds
Introduzione
Il Regno Unito è una terra misteriosa ricca di leggende e di eroi come Re Artù, Robin Hood, Re Alfredo, Robert Bruce e gli eroi dei grandi mari. Furono gli Inglesi a sconfiggere la cosiddetta invincibile Armada spagnola. L’Inghilterra moderna è famosa per le imprese della Royal Air Force.
All’inizio, l’antico Impero Romano si fermò a metà strada, prima di raggiungere la Scozia. Il popolo britannico è un collage di culture, discendenti dai resistenti Anglosassoni, Normanni, Irlandesi, Gallesi e Picti.
La Gran Bretagna ha prodotto figure come Sir Walter Raleigh e poeti come Sir Walter Scott e drammaturghi come William Shakespeare, tutti dotati della qualità seducente che attrae le persone di oggi che hanno gelosamente amato le loro opere, che influenzeranno per sempre la storia dell’umanità.
Per anni gli studiosi hanno scritto storie e romanzi sulla Guerra delle Rose tra le grandi casate Lancaster e York. Molto è stato scritto su Winston Churchill, l’elegante Regina Elisabetta I, e la “Signora di ferro” Margaret Thatcher, che una volta fu criticata per aver rimproverato un Presidente americano, dicendo: “George, questo non è il momento di vacillare!”
Ti chiedi cosa abbia generato tali esperti di prestigio e integrità generati internamente da un popolo che non potrà mai essere sconfitto? Archeologi ed etnologi cercano ancora di spiegare questi misteri. Sepolte nella loro storia, le risposte possono essere trovate e servono da sfida a tutti coloro che oseranno imitare.
Capitolo 1: La Gran Bretagna preistorica
Il popolo scomparso
Di seguito è riportata una spiegazione del popolo che una volta abitava le Isole Britanniche e ora non c’è più. Secondo i genetisti, è scomparso ed è stato sostituito. Sono state vittime delle mistiche “pietre forate” - pietre con buchi naturali - che furono usate dagli spettri che stregarono i primi indigeni delle Isole Britanniche - come prediceva un antico mito? Questi sfortunati coloni furono soggetti a un grave cambiamento climatico? Sono stati spazzati via da tribù impazzite che si sono scatenate sul territorio? O, come ipotizzò Ian Amit, un archeologo dell’Università di Bradford, si sono semplicemente estinte? Quest’ultima domanda ne richiama un’altra: “Perché?”
Recenti studi sul DNA hanno dimostrato che esiste una chiara e netta differenza tra i modelli genetici dei Britannici e dei Celti originali e le generazioni successive di persone che si stabilirono nelle Isole Britanniche. I primi Britannici “sono semplicemente scomparsi!” Gli scienziati non sanno spiegare cosa sia accaduto ai Britannici originali. Alcuni antropologi e archeologi affermano che sia accaduto durante il periodo del “bicchiere a campana”. L’era del “bicchiere a campana” fu caratterizzata dalla presenza di ceramiche a forma di coppa o di vaso o simili. Molte culture hanno attraversato questa fase. I “bicchieri”, o contenitori, erano usati per bere e avevano il fondo piatto. Inizialmente erano piuttosto semplici e talvolta erano fatti con i teschi.
Esistono teorie ampiamente disparate sull’identità etnica della successiva ondata di persone che vi si stabilirono. Alcuni dicono che avevano la pelle più chiara delle popolazioni caucasoidi, assomigliando così al popolo britannico di oggi. Molti dissero che il popolo dei “bicchieri a campana” ebbe origine con la cultura Yamnaha nelle steppe orientali intorno al Mar Caspio. Altri ancora affermano che fossero Sassoni di origini germaniche. Questa probabilità è stata valutata al 54%. Un’altra teoria deriva dai leggendari racconti dell’antica Troia.
Stonehenge
Stonehenge è un monumento a forma circolare originariamente costruito intorno al 3100 a.C. Il suo uso effettivo è stato ed è tuttora oggetto di congetture e controversie. Un altro mistero che si è sviluppato su Stonehenge indica che il monumento continuò ad essere costruito fino a circa il 1600 a.C.. I resti di 63 persone sono stati trovati lì, anche se è più probabile che ce ne siano state di più. Le fondamenta di quelle pietre erette erano composte da basi di gesso / calce e le pietre stesse erano di un tipo di arenaria chiamato “sarsen”. Ha la forma di un anello di pietre erette con architravi di pietra.
Nelle fasi successive della creazione di Stonehenge, si utilizzò la “pietra blu”, una roccia ignea con una sfumatura bluastra. Erano state deliberatamente trasportate lì da una grande distanza - da Carn Goedog e Craig Rhos-y-felin - circa 140 miglia a Ovest. La ragione di portare le pietre blu si perde nella storia silenziosa degli antichi.
Lo scopo secondario di Stonehenge è astronomico. Il “tallone” è una pietra separata dall’anello. Dal centro del cerchio, si può vedere il solstizio d’estate che sorge direttamente sopra il tallone, proiettando i suoi raggi direttamente attraverso Stonehenge. Esistono configurazioni astronomiche simili in altre parti del mondo come a Karnak, in Egitto.
Stonehenge e i Druidi
Ogni anno, i Druidi predisponevano una cerimonia a Stonehenge per dare il benvenuto al Sole e alla Luna dell’estate. Secondo lo storico antico, Plinio il Vecchio, i Druidi della Gallia (l’antica Francia) “erano i loro maghi: non avevano nulla di più sacro del vischio e dell’albero su cui cresceva, purché si trattasse di una quercia a graticcio”. Un altro nome mitologico per quelle persone era “uomini della quercia”, persone spirituali mistiche che popolavano le foreste. Gli antichi Druidi erano noti per il loro antico rituale di accogliere il sesto giorno di luna dopo il solstizio, tagliando il vischio da una quercia e sacrificando due tori bianchi. Un elisir a base di vischio veniva usato come pozione di fertilità per gli animali e anche come agente curativo. Oggi si ritiene che gli antichi uomini della quercia fossero Celti, non Galli. Durante l’Età del Bronzo, i Celti si stabilirono in alcune parti della Gallia (Francia). Chiamarono il loro territorio “Celtica”.
La “leggenda” della Britannia
Secondo la leggenda, la successiva ondata di persone che si stabilì, intorno al 1250 a.C., in Gran Bretagna - la popolazione caucasoide - discendeva dal mitico soldato di Troia, Enea. Secondo la leggenda narrata dall’antico cronista, Goffredo di Monmouth, Bruto, un discendente di Enea, attraversò l’Aquitania in Gallia e massacrò molte persone di quelle tribù. Aveva avuto una visione della grande dea Diana che gli aveva parlato di una terra al di là, che lui chiamò “Britannia”:
“Bruto, là giace oltre i confini gallici
Un’isola che circonda il mare occidentale,
Posseduta da giganti, ora ne rimangono pochi
Per bloccare il tuo ingresso ...
Per far sorgere una seconda Troia
E fondare un impero dalla tua linea reale”.
Bruto e il suo compagno, Corineo, “costrinsero i giganti a volare nelle caverne delle montagne”, poi guardarono l’isola e notarono i suoi numerosi fiumi “abbondanti di pesci”. La potenziale esistenza dei giganti umanoidi è scritta nella Bibbia e i loro discendenti furono chiamati “Nefilim”. Negli scritti antichi, si dice che Bruto costruì una “nuova Troia” sul fiume Tamigi.
Età del Rame e del Bronzo
Questa Era si presentò