La zampa del gatto. Giacosa Giuseppe

Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу La zampa del gatto - Giacosa Giuseppe страница 3

La zampa del gatto - Giacosa Giuseppe

Скачать книгу

il più discreto di quelli strombazzerebbe ai quattro venti la cosa, mentre tu che ne arrossisci, la terrai celata come una vergogna, perchè la loro casa spande un tanfo di vizio che metterebbe sull'avviso la persona che aspetto e la armerebbe alla difesa, mentre la tua così seria ed austera le inspirerà confidenza, e perchè finalmente il loro recapito è troppo noto e non potrei darlo per mio, mentre di te scommetto che nemmeno la donna che ami sa dove stai di casa.

MARCELLO

      Infatti!

FABRIZIO

      Ah c'è dunque una donna che tu ami?

MARCELLO

      Perchè no?

FABRIZIO

      Una vera donna, viva, in carne ed ossa?

MARCELLO

      Perchè no?

FABRIZIO

      Stranissimo. E di che parlate insieme?

MARCELLO

      Di tutto.

FABRIZIO

      Fuorchè d'amore, ci scommetto.

MARCELLO

      Pur troppo!

FABRIZIO

      L'avrei giurato. E il divertimento dura…?

MARCELLO

      Perchè mi interroghi?

FABRIZIO

      Per sapere. Tu sei un fenomeno; non raro ma sempre curioso. D'altronde cogli uomini sono galantuomo e chissà che non ti possa dare un buon consiglio. Dunque il divertimento dura?

MARCELLO

      Da due anni.

FABRIZIO

      È giovane? È bella?

MARCELLO

      L'amo.

FABRIZIO

      Hai ragione; questo dice tutto. È mondana?

MARCELLO

      È elegante.

FABRIZIO

      Ha marito?

MARCELLO

      È vedova.

FABRIZIO

      E ti ama?

MARCELLO

      Non lo so.

FABRIZIO

      Le vai per casa?

MARCELLO

      Quando sono sicuro di non trovar gente.

FABRIZIO

      Come fai a saperlo?

MARCELLO

      Me lo dice.

FABRIZIO

      Ah dunque le piace stare con te?

MARCELLO

      Lo credo, mi stima assai.

FABRIZIO

      Le parli di poesia, di filosofia, dei tuoi studi, dei tuoi libri, delle tue raccolte artistiche…

MARCELLO

      No. Evito di parlare di me per paura di tradirmi.

FABRIZIO

      Sarebbe un onesto tradimento che volterebbe in meglio le cose.

MARCELLO

      Credo di aver trovato la via di uscirne.

FABRIZIO

      La più corta sarebbe quella di parlarle.

MARCELLO

      È la vostra sete di facili piaceri che ci fa timidi; se non ne aveste profanato il linguaggio, noi oseremmo parlare di quell'amore che voi avete fatto parere sempre bugiardo.

FABRIZIO

      È la vostra timidità che rende così facili i nostri piaceri. In amore, chi si rimane alla poesia fa la zampa del gatto che cava per altri le castagne dal fuoco. Voialtri taciturni riuscite tanto più facilmente a sconvolgere l'animo delle donne quanto meno incutete loro paura. Ma quel veleno che andate loro inoculando nel sangue, non vi reca già la vostra immagine, non si chiama già l'amore di voi, si chiama l'amore semplicemente; un'essenza che sta da sè, che rende il cuore ed i sensi combustibili in sommo grado. Nella mia lunga carriera amatoria ho sperimentato per vero questo che a molti parrebbe un paradosso: che cioè il momento più proficuo per conquistare una donna è quando questa sta per innamorarsi di un altro. Coi vostri silenzi, cogli guardi, colla discretezza stimolante, colle ruvidezze rilevatrici, coll'ardore che irradiate intorno, voi portate il delizioso frutto d'amore a un tale grado di maturità che un soffio di vento lo spiccherebbe dal ramo, e non avete il coraggio di dare la scossa al tronco. Allora capita un goloso come me, vede il frutto proibito sospeso a un filo, dà una scrollatina alla pianta e para la mano. Sic vos non vobis nidificatis aves.

MARCELLO

      E la conclusione?

FABRIZIO

      La conclusione è questa: che prima ti ho fatto ridere, poi ti ho fatto dire il tuo secreto, e poi ti ho fatto un discorso, e che tutto ciò merita in ricambio il favore che ti richiedo.

MARCELLO

      Guarda, fra l'altre cose aspetto una lettera importantissima, la quale può decidere della mia sorte.

FABRIZIO

      Ah briccone! Le hai scritto?

MARCELLO

      No. Una lettera di mia sorella.

FABRIZIO

      E deve arrivare?

MARCELLO

      Verso le tre.

FABRIZIO

      Ebbene se arriva prima, tu sei qui a riceverla, se dopo, apposti il tuo domestico in istrada e te la fai portare al Club. È inteso? Fammi questo piacere.

MARCELLO

      Vada! Ma potevi almeno avvertirmi stamattina.

FABRIZIO

      Sono venuto, e non c'era nessuno e la cosa s'è combinata ieri sera. È una donna che amo da cinque anni di un amore intermittente; l'incontro ogni estate alla stagione de' bagni, ma sai, gli amori ai bagni sono tele di ragni, un soffio li sfonda. Quest'anno ho preso la mia licenza in primavera apposta per coglierla qui. Dopo poche visite, mi accorgo che ha cambiato natura; gli altri anni amava ridere e scherzare, quest'anno la trovo lunatica, distratta, nervosa in una parola. Ne trassi buon augurio e fu allora che ti ho fatto quella domanda in aria, più per premunirmi che altro.

MARCELLO

      E che bisogno hai di vederla in casa mia, dacchè puoi andare da lei?

FABRIZIO

      Ho bisogno di far presto, che non mi scada la licenza. Venendo qui essa fa un primo passo che tira seco il secondo; rimanendo a casa, non c'è ragione che mi sia più benigna oggi di ieri.

MARCELLO

      Ho capito.

FABRIZIO

      Ieri sera la trovo ad un ballo. In un crocchio di signore, dov'era anche lei, cade il discorso sulle collezioni artistiche di quadri e d'incisioni, ed essa se ne mostra amantissima. Allora rammentandomi di certe stampe che mi avevi fatto comprare a Berlino per la tua raccolta, appena solo con lei mi do per raccoglitore, un raccoglitore misterioso e geloso, locchè serviva a giustificare il mio prudente riserbo. Sono persuaso che essa non se ne intende meglio di me, ma me ne intendo così poco che meno ne discorro più ci guadagno. Le dissi che possedevo tesori, che venisse a vederli. Essa accetta senza esitare. Le do il tuo recapito e si rimane che sarebbe venuta oggi alle tre.

      Конец ознакомительного фрагмента.

      Текст

Скачать книгу