Minotauro. Sergio Ochoa

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Minotauro - Sergio Ochoa

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il compleanno al tavolo accanto al suo.” E gli sorride con calore.

      “Ah, certo, mi scusi, mi presento: Jorge Ledezma, ai suoi ordini.” Esclamò Jorge, con finta indifferenza, come se in realtà non gl’importasse nulla di lei.

      “Mariana Salgado, molto piacere – rispose lei, un po’ contrariata – ma vedo che è occupato. Forse è meglio che me ne vada.” E

      si alzò per andarsene. Ma Jorge la trattenne.

      “No ... no, mi scusi. Non sto facendo nulla d’importante, anzi sono felice che lei sia venuta a salutarmi.”

      Lei si rimise a sedere, per cortesia.

      “Indossa un bellissimo anello: è un regalo di suo padre?” esclamò Jorge, senza immaginare di toccare un tasto dolente.

      La sua intenzione non era certamente quella di farle del male, ma il risultato fu che quella frase colpì la ragazza come una mazzata, con una violenza tale che lei sbattè gli occhi per un attimo. Quando si riprese era tutta rossa e aveva lo sguardo perso nel vuoto: quella 23

      Minotauro, Crimine o Martirio?

      frase le aveva risvegliato un lontano ricordo legato a quell’anello. La persona che glielo aveva regalato ormai non c’era più..

      “Sì! Era di mio padre. Me lo ha regalato per la maturità, e lo ha fatto adattare per me. Ci sono delle incisioni, sopra.”

      Mariana si sfilò l'anello e lo mise nelle mani di Jorge, che lo osservò con grande attenzione. Era un bel gioiello pesante in oro 14

      carati,

      con

      due

      incisioni:

      una

      rappresentava

      lo

      scudo

      della

      loggia

      massonica del rito scozzese di El Paso in Texas, l'altro era una "X" formata da due pergamene arrotolate su una foglia d'ulivo, il che indicava il gruppo di appartenenza del padre, che evidentemente era custode della biblioteca e depositario degli accordi, e poi c’era la classica bussola sul monte e la piazza, emblema della massoneria. Sotto a tutto due grossi rubini e le iniziali G11.

      “Il simbolo della massoneria.” mormorò Jorge.

      Mariana non si era mai sfilata quel pezzo d’oro dal dito per mostrarlo a qualcuno, e quando all’improvviso se ne rese conto sulle prime si sentì in imbarazzo, ma poi il suo istinto la convinse che non aveva nulla da 24

      Minotauro, Crimine o Martirio?

      temere, da quell’uomo pacifico che la guardava con sincera ammirazione.

      “Sei un Massone, o che? - chiese Mariana –

      Come ha fatto a capirlo?”

      “No, non appartengo alla Massoneria!”

      esclamò Jorge, di slancio. E non era una bugia. Aveva avuto a che fare spesso con dei Massoni, nella sua carriera da poliziotto, ma non di più.

      “Davvero? E che lavoro fa?” indagò la ragazza.

      “Sono un dipendente del governo, e faccio un lavoro "legale."

      “Cioè?”

      “Sono Avvocato, ma non seguo cause.”

      “Davvero? E allora cosa fa, di preciso?”

      “Faccio il consulente, sa, quelli che consigliano solo ... E adesso, dove va di bello a festeggiare?” provò a cambiare discorso Jorge.

      Mariana si sentì di nuovo a disagio, non era abituata a così tante domande e in un attimo Jorge aveva saputo su di lei più cose di 25

      Minotauro, Crimine o Martirio?

      quante ne sapessero i suoi amici, che frequentava da anni.

      “Beh, andiamo tutti a casa mia. Ma è una cosa intima, solo per noi amiche.” disse Mariana. Si accorse quasi subito che poteva sembrare scortese e si corresse. “A dire la verità sono indecisa se invitarla o no, sa, siamo tutti amici…” Cavolo, si sentiva presa tra due fuochi!

      “Non preoccuparti - ti dispiace se ti do del tu? - non sentirti in imbarazzo, ho capito. Ci sarà occasione di rivederci. Vengo qui spesso.

      E il buon Miguel mi conosce bene. Vero, Miguel?” esclamò in direzione del cameriere che, a quanto pare, aveva le orecchie puntate su di loro.

      Infatti il cameriere, pur stando a buona distanza dal loro tavolo, annuì sorridendo, anche se non pensava che Jorge se ne sarebbe accorto che stava origliando. Jorge alzò il bicchiere di birra nella sua direzione e lo salutò, ammiccando.

      “Ok, Jorge, ormai siamo qui e chissà se ci rivedremo. Magari, dammi il tuo numero di telefono che semmai ti chiamo. E ora scusa ma devo proprio andare! Mia madre starà già dando in escandescenze perché sono in 26

      Minotauro, Crimine o Martirio?

      ritardo! Non vorrei litigare con lei anche oggi!”

      esclamò la ragazza, riprendendosi la borsa e alzandosi dal tavolo.

      “Non sia mai!" esclamò Jorge. Prese il suo bigliettino da visita dalla tasca della giacca e glielo porse.

      Quando la ragazza se ne fu andata, Jorge si prese un’altra birra. Di solito non faceva mai cose come questa, e men che mai cercava di attaccare bottone con una ragazza…ma c’era qualcosa in quella Mariana che lo attirava.

      Provò a non pensarci, ma l’impulso di correre da lei e conoscerla meglio lo perseguitava.

      Non erano solo le lunghe gambe di Mariana, ma anche un interesse professionale.

      Quell’anello… pensò tra sé e sé, quasi per giustificare il suo interesse. E l’eventuale invito a cena della ragazza, se davvero lei gli avesse telefonato…

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      Minotauro, Crimine o Martirio?

       CAPITOLO QUINTO

       Maestro Jacobo

      L'amico più intimo dell'ingegnere Salgado era il Maestro Jacobo Aguilar. I due, oltre ad essere compagni di Loggia ed essere entrambi laureati, condividevano anche una vera passione per i libri antichi, e passavano lunghe ore a leggere libri, analizzarli, revisionarli…e ciò non solo per conto della Massoneria ma anche per gusto personale.

      Erano eccitati come bambini ogni volta che arrivava un pacco da parte di una casa editrice o di un collezionista. Il Maestro Jacobo Aguilar era il proprietario della libreria “El Compás”, situata all'angolo

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