Uno Scandaloso Conte In Meno. Dawn Brower

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Uno Scandaloso Conte In Meno - Dawn Brower

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       “Sì, tutto bene! – disse, ancora tossendo, la povera Marian. – Devo solo riuscire a riprendere fiato!”

       Kaitlin guardò Samantha con aria di rimprovero: “Non avete un briciolo di pazienza!”

       Samantha fece spallucce: “ E’ vero, non ne ho!” esclamò allegramente.

       Marian fece gli ultimi colpi di tosse e si dette qualche colpettino alla gola. “Come diamine fate a saperlo?” esclamò, fissando Samantha bene in faccia – E la prossima volta potete almeno attendere che abbia finito la mia tazza di the, prima di essere così esplicita?”

       Kaitlin strinse le labbra con disappunto: è proprio vero che certe persone non cambiano mai!

       “Bene, ora che avete ricominciato a respirare, vi spiacerebbe dirmi a cosa alludeva Samantha?”

       Marian diventò tutta rossa e balbettò: ”Io sto….sto aspettando…” “State aspettando …cosa?” chiese Kaitlin, ancora frastornata. Ma poi, allo scoppio di risa di Samantha aggiunse: “Oh, dimenticate la mia stupida domanda!” Kaitlin si vergognava terribilmente: non avrebbe dovuto chiederglielo, visto che più o meno aveva intuito di cosa si trattava. Ancora non capiva perché Marian non lo avesse annunciato chiaramente.

       Marian sorrise: “Sapete, è da un po’ che ci provavamo e…adesso…” tacque, tutta rossa in viso.

       “Non dite altro! – sdrammatizzò allegramente Samantha – Tanto abbiamo capito!”

       “Jonas è eccitatissimo! Come me, d’altronde!” continuò Marian - Ma siamo anche un po’ spaventati all’idea!” Kaitlin tornò a sedersi sul divano. Ora che aveva appurato che Marian stava bene, non vedeva il motivo di restare in piedi. E, comunque, non aveva altro da poter aggiungere alla conversazione. Per quanto la riguardava, era convinta che sarebbe rimasta zitella. Nessun uomo sembrava notarla. Per un breve periodo aveva sperato che il Conte di Ashtey la corteggiasse, ma poi quello aveva smesso di guardarla. Magari lei aveva frainteso le sue intenzioni.

       In realtà, non sapeva nulla degli uomini, né come attirarli. Samantha era brava in queste cose, lei non aveva mai avuto problemi a conquistare un uomo. Ciò che le rendeva la vita difficile era suo fratello, il Conte di Shelby: col suo brutto carattere aveva spaventato più di un pretendente e mandato all’aria vari possibili matrimoni.

       “State tranquilla – stava dicendo Samantha a Marian – Vi staremo vicine e vi aiuteremo noi.”

       “Siete un ingenua, cara. Sapete che non sta bene che mi stiate vicina durante la gravidanza e…”

       “Oh, non siate sciocca!- la redarguì Samantha – Ho letto molti libri sull’argomento, e anche Kaitlin!”

       Marian si voltò con stupore verso Kaitlin! Dannazione! Perché Samantha doveva essere sempre così spudorata? E’ vero che lei aveva letto con curiosità tutte le riviste mediche di Marian: erano davvero interessanti e poteva comprendere il desiderio della cugina di diventare medico. Non che condividesse la stessa passione! Alcune cose riguardo il corpo umano erano assolutamente…disgustose! Decisamente, la carriera del medico non le interessava.

       “Non capisco a cosa si riferisce Samantha.” provò a difendersi. Magari poteva fingere di non saperne nulla. Nessuno, tranne le due amiche che erano con lei nella stanza, avrebbe potuto contraddirla. Gli altri, quasi non la notavano.

       “Non provate a fare la furba con noi! – la incalzò Samantha – Potete anche apparire timida e vergognosa come un topolino, ma noi conosciamo bene il vostro lato maschile!”

       “Non dite stupidaggini! Non sono mica un maschiaccio. E’ una parola che si addice più a voi che a me!”

       “Io la definirei una peste, più che altro!” esclamò una profonda voce baritonale alle loro spalle. Le donne si voltarono all’unisono a quel suono. Sulla soglia della stanza c’erano tre uomini: uno era Jonas, il marito di Marian. Gli altri due erano i suoi amici più cari, Lord Shelby e Lord Ashtey. Chi aveva parlato era Shelby, il fratello di Samantha.

       “Non potete certo giudicarmi, data la vostra immorale condotta!” – si risentì Samantha, avvicinandosi minacciosa a lui.

       “Rinfoderate gli artigli – disse stancamente Harringhton, passandosi una mano tra i folti capelli neri – Vorrei evitare spargimenti di sangue davanti a mia moglie.”

       La ragazza si calmò. “Dite bene. Non è elegante per una signora come me rispondere in tal modo a quel tanghero di mio fratello!” Shelby sorrise malignamente. A quella vista, Kaitlin sentì il sangue rimescolarle dentro… Era così bello e affascinante! Samantha invece non si accorse del suo ghigno cattivo, e ciò le evitò un ennesimo imbarazzo. Invece lo ammonì con un dito, come si fa con un bambino capriccioso.

       “Soprattutto, non vorrei arrecar danni a Marian e al bambino!” esclamò.

       Marian sta per avere un bambino? – esclamò sorpreso e stizzito Shelby – Perché sono sempre l’ultimo a essere informato?” Kaitlin sospirò. Quel pomeriggio con le amiche stava prendendo una piega insolita. Era chiaro che la cugina e il marito non erano ancora pronti a fare l’annuncio ufficiale. Samantha doveva assolutamente imparare a tenere la lingua a freno! Anche se in cuor suo Kaitlin sapeva che era una battaglia perduta in partenza..

       …………………………………………………………………………………………

       Gregory gemette dentro di sé. Il fatto che a breve Harrington sarebbe divenuto padre avrebbe cambiato tutto. Il primo passo era stato il matrimonio, ma un figlio lo avrebbe tenuto legato alla casa e al focolare domestico. Non ne faceva certo colpa all’amico: Harrington amava la moglie e Gregory non poteva che esserne felice, anche se provava una puntina di gelosia. Dal canto suo mai avrebbe voluto una moglie, ma era l’idea dell’amore in sé che lo attirava.

       Era sempre stato convinto che cose così coinvolgenti come un matrimonio e la vita domestica non facevano per lui. Era una responsabilità troppo grande, che non voleva accollarsi. Aveva troppi vizi, i preferiti erano le donne e il Brandy, e sicuramente dopo il matrimonio avrebbe dovuto rinunciare prima all’uno e poi all’altro. A una moglie piaceva un uomo che rigasse dritto. Questo solo pensiero gli faceva accapponare la pelle! Certo, c’erano migliaia di matrimoni di convenienza in giro ma, se mai si fosse innamorato, avrebbe voluto un matrimonio d’amore, non un contratto d’affari. Non intendeva sperimentare il disastro di un letto freddo e una vita infelice.

       Gregory lanciò un’occhiata ad Ashtey e lo redarguì: “Suvvia, non siate aggressivo!” Poi si voltò verso Samantha e disse: “Molto probabilmente, si trattava di un segreto tra coniugi.”

       Per tutta risposta la ragazza disse, con aria teatrale: “Come potevo sapere io, che Lord Harrington non si fidasse dei suoi amici al punto da non farli partecipi di una così bella notizia?”

       Una risposta come questa faceva sempre desiderare a Gregory di strangolare sua sorella, rammaricandosi di non

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