Il Libro di Urantia. Urantia Foundation

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Il Libro di Urantia - Urantia Foundation

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gruppi di quattro e continuano a servire associati in questo modo. In ogni gruppo, tre sono personalità spirituali, ed uno, come le quarte creature dei servitali, è un essere semimateriale. Questo quartetto forma una commissione di conciliazione ed è costituito come segue:

      25:2.6 (275.6) 1. Il Giudice-Arbitro. Quello unanimemente designato dagli altri tre come il più competente ed il meglio qualificato ad agire come capo giudiziario del gruppo.

      25:2.7 (275.7) 2. L’Avvocato Spirituale. Quello designato dal giudice-arbitro a presentare le prove ed a salvaguardare i diritti di tutte le personalità implicate in qualsiasi materia sottoposta al giudizio della commissione di conciliazione.

      25:2.8 (276.1) 3. L’Esecutore Divino. Il conciliatore qualificato per intrinseca natura a prendere contatto con gli esseri materiali dei regni e ad eseguire le decisioni della commissione. Gli esecutori divini, essendo quarte creature — esseri quasi materiali — sono abbastanza, ma non completamente, visibili alla ristretta visione delle razze mortali.

      25:2.9 (276.2) 4. L’Archivista. Il membro restante della commissione diviene automaticamente l’archivista, il cancelliere del tribunale. Egli si assicura che tutti i fascicoli siano adeguatamente preparati per gli archivi del superuniverso e per gli annali dell’universo locale. Se la commissione è in servizio su un mondo evoluzionario, viene preparato un terzo rapporto con l’assistenza dell’esecutore per gli archivi fisici del governo sistemico avente giurisdizione.

      25:2.10 (276.3) Quando è in sessione, una commissione opera in un gruppo di tre, perché l’avvocato è staccato durante il giudizio e partecipa alla formulazione del verdetto soltanto alla conclusione dell’udienza. Per tale ragione queste commissioni sono talvolta chiamate terne arbitrali.

      25:2.11 (276.4) I conciliatori sono di grande aiuto per mantenere il regolare funzionamento dell’universo degli universi. Attraversando lo spazio all’andatura serafica di tripla velocità, essi servono come tribunali itineranti dei mondi, come commissioni dedite alla rapida definizione di controversie minori. Se non fosse per queste commissioni mobili ed eminentemente eque, i tribunali delle sfere sarebbero irrimediabilmente sovraccaricati dai malintesi minori dei regni.

      25:2.12 (276.5) Queste terne arbitrali non giudicano materie d’importanza eterna; l’anima, la prospettiva eterna di una creatura del tempo, non è mai messa in pericolo dalle loro azioni. I conciliatori non trattano questioni che vanno al di là dell’esistenza temporale e del benessere cosmico delle creature del tempo. Ma una volta che una commissione ha accettato di giudicare un problema, i suoi verdetti sono definitivi e sempre unanimi; non c’è appello alla decisione del giudice-arbitro.

      25:3.1 (276.6) I conciliatori mantengono un quartier generale di gruppo sulla capitale del loro superuniverso, dove c’è il loro corpo di riserva primario. Le loro riserve secondarie sono stazionate sulle capitali degli universi locali. I membri di commissione più giovani e con minore esperienza cominciano il loro servizio sui mondi inferiori, mondi simili ad Urantia, e sono promossi a giudicare problemi più importanti dopo aver acquisito un’esperienza più completa.

      25:3.2 (276.7) L’ordine dei conciliatori è del tutto degno di fiducia; nessuno ha mai deviato. Pur non essendo infallibili in saggezza e giudizio, la loro affidabilità è fuori discussione e la loro fedeltà è certa. Essi hanno origine nella capitale di un superuniverso e alla fine vi ritornano, dopo aver progredito attraverso i seguenti livelli di servizio universale:

      25:3.3 (276.8) 1. Conciliatori presso i Mondi. Ogniqualvolta le personalità che sovrintendono i singoli mondi si trovano molto perplesse od effettivamente ad un punto morto circa il modo di procedere appropriato in determinate circostanze, e se la questione non è abbastanza importante per essere portata davanti ai tribunali regolarmente costituiti del regno, allora, dopo aver ricevuto una petizione di due personalità, una per ciascuna delle parti in contesa, una commissione di conciliazione comincerà immediatamente a funzionare.

      25:3.4 (277.1) Quando questi problemi amministrativi e giurisdizionali sono stati posti nelle mani dei conciliatori perché li studino e li definiscano, essi hanno autorità suprema. Tuttavia essi non formuleranno una decisione prima che siano state rese tutte le deposizioni, e non c’è assolutamente alcun limite alla loro autorità di convocare testimoni ovunque e da qualsiasi luogo. E mentre le loro decisioni non possono essere appellate, a volte le questioni si ampliano in modo tale che la commissione ad un certo punto chiude il fascicolo, esprime i suoi pareri e trasferisce l’intera materia ai tribunali superiori del regno.

      25:3.5 (277.2) Le decisioni dei commissari vengono trascritte negli archivi planetari e, se necessario, sono messe in atto dall’esecutore divino. Il suo potere è molto grande e la sfera delle sue attività su un mondo abitato è vastissima. Gli esecutori divini sono maestri nel manovrare quello che è nell’interesse di ciò che dovrebbe essere. Il loro lavoro è talvolta compiuto per il benessere evidente del regno e talvolta le loro azioni sui mondi del tempo e dello spazio sono difficili da spiegare. Benché diano esecuzione a certi decreti senza violare né la legge naturale né le usanze invalse nel regno, essi compiono molto spesso le loro strane azioni ed applicano i mandati dei conciliatori in conformità alle leggi superiori dell’amministrazione del sistema.

      25:3.6 (277.3) 2. Conciliatori presso le Capitali dei Sistemi. Dopo aver servito sui mondi evoluzionari queste commissioni di quattro sono promosse a servire sulla capitale di un sistema. Qui esse hanno molto lavoro da compiere e danno prova di essere amiche comprensive di uomini, angeli ed altri esseri spirituali. Le terne arbitrali non s’interessano tanto alle divergenze tra persone quanto di contese di gruppo e di malintesi che insorgono tra differenti ordini di creature; e sulla capitale di un sistema vivono esseri sia spirituali che materiali, come pure tipi combinati quali i Figli Materiali.

      25:3.7 (277.4) Dal momento in cui i Creatori portano all’esistenza degli individui che si evolvono, dotati del potere di scelta, si produce una deviazione dal tranquillo operare della perfezione divina; insorgono certamente dei malintesi e diviene necessario provvedere ad un’equa composizione di queste oneste differenze di punti di vista. Dovremmo tutti tenere presente che i Creatori infinitamente saggi ed onnipotenti avrebbero potuto fare gli universi locali altrettanto perfetti quanto Havona. Nell’universo centrale non è necessario che funzioni alcuna commissione di conciliazione. Ma i Creatori, nella loro immensa saggezza, non hanno scelto di fare questo. E mentre hanno prodotto degli universi che abbondano di divergenze e che pullulano di difficoltà, hanno anche fornito i meccanismi ed i mezzi per comporre tutte queste divergenze e per armonizzare tutta questa apparente confusione.

      25:3.8 (277.5) 3. Conciliatori delle Costellazioni. Dal servizio nei sistemi i conciliatori sono promossi alla definizione dei problemi di una costellazione, interessandosi delle difficoltà minori che insorgono tra i suoi cento sistemi di mondi abitati. Non sono molti i problemi che si sviluppano sulle capitali delle costellazioni e che ricadono sotto la loro giurisdizione, ma essi sono molto occupati a recarsi di sistema in sistema per raccogliere testimonianze e preparare le relazioni preliminari. Se la disputa è leale, se le difficoltà provengono da sincere divergenze d’opinione e da un’onesta diversità di punti di vista, si può sempre ottenere che una commissione di conciliazione dia il proprio parere in merito alla controversia, per quanto piccolo sia il numero di persone implicato e per quanto insignificante sembri il malinteso.

      25:3.9 (277.6) 4. Conciliatori presso gli Universi Locali. In questo lavoro più esteso per un universo i commissari sono di grande aiuto sia ai Melchizedek ed ai Figli Magistrali che ai capi delle costellazioni ed alle moltitudini di personalità che si occupano del coordinamento e dell’amministrazione delle cento costellazioni. Anche i differenti ordini di serafini e di altri residenti delle sfere capitali di un universo locale si giovano dell’aiuto e delle decisioni delle terne arbitrali.

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