Il Libro di Urantia. Urantia Foundation
Чтение книги онлайн.
Читать онлайн книгу Il Libro di Urantia - Urantia Foundation страница 39
![Il Libro di Urantia - Urantia Foundation Il Libro di Urantia - Urantia Foundation](/cover_pre942140.jpg)
0:0.6 (1.6) Noi chiamiamo generalmente grande universo l’insieme dei sette superuniversi in evoluzione e dell’universo centrale e divino. Queste sono le creazioni attualmente organizzate ed abitate. Esse fanno tutte parte dell’universo maestro, che comprende anche gli universi dello spazio esterno, non abitati ma in corso di mobilitazione.
I. Deità e divinità
0:1.1 (2.1) L’universo degli universi presenta fenomeni di attività della deità su diversi livelli di realtà cosmiche, di significati mentali e di valori spirituali, ma tutte queste azioni di ministero — personali od altro — sono divinamente coordinate.
0:1.2 (2.2) La DEITÀ è personalizzabile come Dio, è prepersonale e superpersonale in modi non interamente comprensibili dall’uomo. La Deità è caratterizzata dalla qualità dell’unità — attuale o potenziale — su tutti i livelli supermateriali della realtà; e questa qualità unificante è meglio compresa dalle creature come divinità.
0:1.3 (2.3) La Deità agisce sui livelli personale, prepersonale e superpersonale. La Deità totale è funzionale sui seguenti sette livelli:
0:1.4 (2.4) 1. Statico — Deità autocontenuta ed esistente in se stessa.
0:1.5 (2.5) 2. Potenziale — Deità autovoluta e con autoproposito.
0:1.6 (2.6) 3. Associativo — Deità autopersonalizzata e divinamente fraterna.
0:1.7 (2.7) 4. Creativo — Deità autodistributiva e divinamente rivelata.
0:1.8 (2.8) 5. Evolutivo — Deità autoespansiva e identificata con la creatura.
0:1.9 (2.9) 6. Supremo — Deità autoesperienziale e che unifica la creatura col Creatore. Deità funzionante sul primo livello d’identificazione con la creatura come i supercontrollori nel tempo-spazio del grande universo, talvolta denominata Supremazia della Deità.
0:1.10 (2.10) 7. Ultimo — Deità autoprogettata e trascendente del tempo-spazio. Deità onnipotente, onnisciente ed onnipresente. Deità funzionante sul secondo livello di espressione della divinità unificante come supercontrollori efficaci e sostenitori absoniti dell’universo maestro. Comparata al ministero delle Deità a favore del grande universo, questa funzione absonita nell’universo maestro equivale ad un supercontrollo e ad un supersostegno universale ed è talvolta denominata Ultimità della Deità.
0:1.11 (2.11) Il livello finito della realtà è caratterizzato dalla vita della creatura e dalle limitazioni del tempo-spazio. Le realtà finite possono non avere una fine, ma hanno sempre un inizio — esse sono create. Il livello di Deità della Supremazia può essere concepito come una funzione relativa alle esistenze finite.
0:1.12 (2.12) Il livello absonito della realtà è caratterizzato da cose e da esseri senza inizio né fine e dalla trascendenza del tempo e dello spazio. Gli absoniti non sono creati; si eventuano — semplicemente esistono. Il livello di Deità dell’Ultimità implica una funzione relativa alle realtà absonite. In qualsiasi parte dell’universo maestro, ogniqualvolta il tempo e lo spazio sono trascesi, un tale fenomeno absonito è un atto dell’Ultimità della Deità.
0:1.13 (2.13) Il livello assoluto è senza inizio, senza fine, senza tempo e senza spazio. Ad esempio: nel Paradiso il tempo e lo spazio non esistono; lo status tempo-spazio del Paradiso è assoluto. Questo livello è quello della Trinità raggiunta, esistenzialmente, dalle Deità del Paradiso; ma questo terzo livello di espressione della Deità unificatrice non è completamente unificato esperienzialmente. In qualunque momento, luogo e modo funzioni il livello assoluto della Deità, i valori ed i significati del Paradiso-assoluto sono manifesti.
0:1.14 (3.1) La Deità può essere esistenziale come nel Figlio Eterno, esperienziale come nell’Essere Supremo, associativa come in Dio il Settuplo, non divisa come nella Trinità del Paradiso.
0:1.15 (3.2) La Deità è la sorgente di tutto ciò che è divino. La Deità è caratteristicamente ed invariabilmente divina, ma tutto ciò che è divino non è necessariamente Deità, benché sarà coordinato con la Deità e tenderà verso una qualche fase di unità con la Deità — spirituale, mentale o personale.
0:1.16 (3.3) La DIVINITÀ è la qualità caratteristica, unificatrice e coordinatrice della Deità.
0:1.17 (3.4) Alle creature, la divinità è comprensibile come verità, bellezza e bontà; è in correlazione con la personalità come amore, misericordia e ministero; è rivelata ai livelli impersonali come giustizia, potere e sovranità.
0:1.18 (3.5) La divinità può essere perfetta — completa — come ai livelli esistenziali e creativi della perfezione paradisiaca; può essere imperfetta, come ai livelli di evoluzione esperienziale nel tempo-spazio delle creature; o può essere relativa, né perfetta né imperfetta, come a certi livelli di relazioni esistenziali-esperienziali di Havona.
0:1.19 (3.6) Quando noi tentiamo di concepire la perfezione in tutte le fasi e forme della relatività, incontriamo sette tipi concepibili:
0:1.20 (3.7) 1. Perfezione assoluta in tutti gli aspetti.
0:1.21 (3.8) 2. Perfezione assoluta in alcune fasi e perfezione relativa in tutti gli altri aspetti.
0:1.22 (3.9) 3. Aspetti assoluto, relativo ed imperfetto in varie associazioni.
0:1.23 (3.10) 4. Perfezione assoluta in certi aspetti, imperfezione in tutti gli altri.
0:1.24 (3.11) 5. Perfezione assoluta in nessuna direzione, perfezione relativa in tutte le manifestazioni.
0:1.25 (3.12) 6. Perfezione assoluta in nessuna fase, relativa in alcune, imperfetta in altre.
0:1.26 (3.13) 7. Perfezione assoluta in nessun attributo, imperfezione in tutto.
II. Dio
0:2.1 (3.14) Le creature mortali in evoluzione provano un bisogno irresistibile di simbolizzare i loro concetti finiti di Dio. La coscienza che ha l’uomo del dovere morale ed il suo idealismo spirituale rappresentano un livello di valori — una realtà esperienziale — che è difficile da simbolizzare.
0:2.2 (3.15) La coscienza cosmica implica il riconoscimento di una Causa Prima, la sola ed unica realtà non causata. Dio, il Padre Universale, opera su tre livelli di Deità-personalità di valore subinfinito e d’espressione di relativa divinità:
0:2.3 (3.16) 1. Prepersonale — come nel ministero dei frammenti del Padre, quali gli Aggiustatori di Pensiero.
0:2.4 (3.17) 2. Personale — come nell’esperienza evoluzionaria degli esseri creati e procreati.
0:2.5 (3.18) 3. Superpersonale — come nell’esistenza eventuata di certi esseri absoniti ed associati.
0:2.6 (3.19) DIO è un simbolo verbale designante tutte le personalizzazioni della Deità. Il termine richiede una differente definizione per ogni livello personale di funzione della Deità e deve essere ulteriormente ridefinito all’interno di ciascuno di questi livelli, poiché questo termine può essere impiegato per designare le diverse personalizzazioni coordinate e subordinate della Deità;