Il Rancher Si Prende La Sua Sposa Di Convenienza. Shanae Johnson
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Copyright © 2020, Ines Johnson. All rights reserved.
This novel is a work of fiction. All characters, places, and incidents described in this publication are used fictitiously, or are entirely fictional. No part of this publication may be reproduced or transmitted, in any form or by any means, except by an authorized retailer, or with written permission of the author.
Translated by Giulia Geppert
Edited by CHV Translations
Manufactured in the United States of America
First Edition 2020
Indice
Capitolo Uno
Keaton sentiva il battito del suo cuore rimbombare nelle orecchie. Proprio come succedeva sempre sul campo di battaglia, i battiti si sincronizzavano con il ticchettio della lancetta dei secondi di un orologio. La calma lo assalì di fronte al pericolo che lo attendeva. Inspirò, l’ossigeno faceva da carburante alla sua naturale spavalderia. Era un soldato ben addestrato, un guerriero superbamente addestrato. Uno dei migliori del 75° Reggimento Ranger.
Uscendo dal nascondiglio in cui si era riparato dopo i primi spari, Keaton si guardò intorno. La sua visuale era libera, il che non era di buon auspicio. I suoi sensi da ragno fremettero per la calma e la tranquillità. La guerra era qualcosa di rumoroso e frenetico.
C’era qualcosa che non andava.
Mantenendosi basso sul terreno, mise fuori la testa per capire cosa stesse succedendo. Il colore dei suoi vestiti lo mimetizzava con l’ambiente. Anche la sua pistola era dipinta di verde e marrone per confondersi con gli elementi.
E poi li udì. Un grido. Uno sparo.
Suonarono uno dopo l’altro. Le orecchie di Keaton si drizzarono come quelle di un cane in allerta. Prima di entrare in azione, cercò di razionalizzare la situazione.
Il grido era arrivato dal lato sinistro. Lo sparo era arrivato da dietro di lui. L’esplosione della pistola gli era passata sopra la testa. Il grido era arrivato prima dello sparo. Non c’era stato alcun tonfo di un corpo.
Un formicolio gli salì lungo alla spina dorsale. Keaton si girò sulla schiena appena in tempo. Un grizzly gli era sopra, con l’arma alzata.
È lì che l’orso aveva sbagliato. Un’arma sollevata era completamente inefficace. Quella di Keaton era pronta. Il suo dito era già sul grilletto, che premette.
Il corpo del grizzly sussultò per il colpo diretto. Schizzi di vernice rosa si trovavano esattamente dove il suo cuore sarebbe stato se il traditore ne avesse avuto uno. Keaton sparò un altro colpo e poi un altro ancora.
“Ehi,” ringhiò il grizzly. “Sono a terra.”
“Sai che siamo nella stessa squadra, vero?” disse Keaton.
Griffin “Grizz” Hayes sorrise. I suoi incisivi brillavano al sole di mezzogiorno come un predatore che sa di aver messo all’angolo la sua preda. Keaton conosceva quello sguardo. Era lo stesso sguardo che Grizz gli aveva lanciato durante l’addestramento di base quando aveva deciso di fare uno scherzo al loro sergente addestratore.
Il sergente Cook non se lo sarebbe mai aspettato. Il sadico sergente non era mai riuscito a capire chi avesse messo la Gorilla Colla all’interno del suo cappello. L’intera squadra aveva pagato per mesi quello scherzo con esercitazioni extra nel cuore della notte. Ma ne era valsa la pena per farla pagare a quel sergente addestratore figlio del demonio. I segni rossi della colla avevano impiegato altrettanto tempo ad andarsene, ricordando ai soldati la loro vendetta ogni giorno in cui avevano mangiato fango e mancato il sonno.
Allora, perché Grizz si era rivoltato contro il suo migliore amico in quel momento? E perché stava sorridendo dopo essere stato catturato? I sensi da ragno si fecero di nuovo sentire.
Keaton non rimase immobile. Toccò terra proprio