La zampa del gatto. Giacosa Giuseppe

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La zampa del gatto - Giacosa Giuseppe

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tuo domestico parla in un modo tanto…

FABRIZIO

      Solenne, non è vero? Ti dirò, è un bravissimo ragazzo, ma va così orgoglioso di servire un diplomatico che si tiene per poco meno di un ministro.

MARCELLO

      Ciò non mi spiega…

FABRIZIO

      Ti spiego subito. È inteso per oggi.

MARCELLO (non capisce)

      Per oggi?

FABRIZIO

      Sì, dalle tre alle sei, sei e mezza, mettiamo alle sette; anzi, tu hai un pendolo qui?

MARCELLO

      Eccolo.

FABRIZIO

      Ebbene se non te ne fa nulla lo metto in ritardo (eseguisce), è un'idea che mi è venuta per strada; caso mai essa gettasse gli occhi sul quadrante, che non affrettasse la partenza col pretesto che è tardi. Tu vai al Club?

MARCELLO

      Io no.

FABRIZIO

      Passeggi, fai delle visite?

MARCELLO

      No.

FABRIZIO

      Bene, farai quel che ti piace, questo non mi riguarda. Ora do un'occhiata in giro per orientarmi. Dove hai messo i fiori?

MARCELLO

      Che fiori?

FABRIZIO

      Non li hanno portati?

MARCELLO

      Senti. È uno scherzo o una scommessa che hai fatto di venir qui a prenderti gioco di me?

FABRIZIO

      Io no.

MARCELLO

      Allora impazzisci.

FABRIZIO

      Non credo.

MARCELLO

      O impazzisco io, perchè non intendo nulla nè di quello che dici, nè della venuta del tuo domestico, nè della tua, nè de' tuoi modi, ed è un'ora che mi tieni sulla gruccia.

FABRIZIO

      Se ti ho detto che è fissato per oggi!

MARCELLO (impazientito)

      Che cosa?

FABRIZIO

      Il giorno che mi fai padrone posticcio della tua casa, e tu sgomberi come hai promesso.

MARCELLO

      Io ho promesso!?

FABRIZIO

      Ieri l'altro.

MARCELLO

      Ho promesso!?

FABRIZIO

      Oh bada, non fai più in tempo a disdirti. C'è di mezzo una terza persona, una donna, la quale sarà qui alle tre e non deve trovarci nè te nè il tuo domestico.

MARCELLO

      Una donna in casa mia!

FABRIZIO

      Non sarà la prima.

MARCELLO

      Sarebbe la prima di certo se ci venisse, ma non ce la voglio a nessun costo. Ora mi rammento il tuo discorso dell'altro ieri; mi hai detto che poteva nascere occasione ti occorresse il mio quartiere, e io ti ho risposto un: no, grosso tanto.

FABRIZIO

      In principio, ma poi…

MARCELLO

      Ma poi seccato, scusa, dai tuoi discorsi che non finivano più e dovendo uscire, ho conchiuso con un: basta vedremo. Parole testuali.

FABRIZIO

      Ebbene è bell'e visto.

MARCELLO

      Ah no, mio caro. Io ho sempre rispettato la mia casa, come il mio luogo di studio, di raccoglimento, e non c'è treccia nè finta nè vera di cocotte che possa vantarsi di averla appestata di muschio.

FABRIZIO

      Prima di tutto il muschio non usa più, in secondo luogo le cocotte non si profumano le treccie, ma la biancheria, e finalmente quella che aspetto non è una cocotte.

MARCELLO

      Sì, conosco le tue duchesse!

FABRIZIO

      Non tutte le donne possono essere nell'almanacco di Gotha, ma se sei disposto a fare un'eccezione per le duchesse…

MARCELLO

      Pare impossibile che alla tua età…!

FABRIZIO

      All'età mia, bisogna affrettarsi a godere. D'altronde la mia età par grave a te che sai i miei anni, ma per le donne sono un giovinetto. Porto la barba intera perchè le si possano attribuire e sembrare apparenti i guasti reali che devo alla imminente quarantina. E sai tu quanto mi costi questa barba che vedi? Il mio ministro, che è un pedante, non mi vuol proporre a segretario d'ambasciata perchè pretende che un diplomatico non deve portar peli sul viso. Vedi bene che se le donne fanno qualche cosa per me, non è senza grave mio sacrificio. E difatti, il giorno che una donna mi farà accorgere dell'età mia, non me lo dovrà dire una seconda volta; uscendo da lei andrò diritto dal barbiere; mi vedrai raso come una zucca; lascierò le bugie d'amore per quelle della politica e le ambascie per le ambasciate. Ridi? Sei vinto.

MARCELLO

      No no, non posso, ho da fare.

FABRIZIO

      Sì dei versi.

MARCELLO

      Che ne sai tu?

FABRIZIO

      Li ho visti l'altro giorno sul tuo scrittoio e ne ho anche letti, discorrendo. Aspetta, mi ricordavo il primo… come dice?..

MARCELLO

      Non sei discretissimo.

FABRIZIO

      Oh dei versi non sono una lettera; nessuno mette i suoi secreti in rima. Erano versi d'amore; bella cosa! ne ho ordinati tanti a pagamento quando credevo che le donne si conquistassero con un sonetto.

MARCELLO

      Insomma sono fermamente deciso a non uscir di casa.

FABRIZIO

      E allora come faccio io?

MARCELLO

      Aggiustati.

FABRIZIO

      Non posso condurla ad un albergo! Una donna per bene!

MARCELLO

      Se accetta di venirti a trovare…

FABRIZIO

      In casa mia.

MARCELLO

      Ah le hai detto…?

FABRIZIO

      Che questa casa mi appartiene naturalmente.

MARCELLO

      E tu ne sballi di queste?

FABRIZIO

      Colle donne soltanto. La bugia è il pane quotidiano dell'amore.

MARCELLO

      E se scoprisse?

FABRIZIO

      Prima di venire è difficile che parli di me con nessuno, dopo non me ne importa.

MARCELLO

      Ma perchè avendo in città tanti amici gaudenti come te e padroni di case più acconcie che non la mia a questa sorta d'improvvisate, vieni precisamente a cercar me che un'avventura simile imbarazza e disgusta in modo che non puoi concepire?

FABRIZIO

      Perchè

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