La zampa del gatto. Giacosa Giuseppe
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Solenne, non è vero? Ti dirò, è un bravissimo ragazzo, ma va così orgoglioso di servire un diplomatico che si tiene per poco meno di un ministro.
Ciò non mi spiega…
Ti spiego subito. È inteso per oggi.
Per oggi?
Sì, dalle tre alle sei, sei e mezza, mettiamo alle sette; anzi, tu hai un pendolo qui?
Eccolo.
Ebbene se non te ne fa nulla lo metto in ritardo (eseguisce), è un'idea che mi è venuta per strada; caso mai essa gettasse gli occhi sul quadrante, che non affrettasse la partenza col pretesto che è tardi. Tu vai al Club?
Io no.
Passeggi, fai delle visite?
No.
Bene, farai quel che ti piace, questo non mi riguarda. Ora do un'occhiata in giro per orientarmi. Dove hai messo i fiori?
Che fiori?
Non li hanno portati?
Senti. È uno scherzo o una scommessa che hai fatto di venir qui a prenderti gioco di me?
Io no.
Allora impazzisci.
Non credo.
O impazzisco io, perchè non intendo nulla nè di quello che dici, nè della venuta del tuo domestico, nè della tua, nè de' tuoi modi, ed è un'ora che mi tieni sulla gruccia.
Se ti ho detto che è fissato per oggi!
Che cosa?
Il giorno che mi fai padrone posticcio della tua casa, e tu sgomberi come hai promesso.
Io ho promesso!?
Ieri l'altro.
Ho promesso!?
Oh bada, non fai più in tempo a disdirti. C'è di mezzo una terza persona, una donna, la quale sarà qui alle tre e non deve trovarci nè te nè il tuo domestico.
Una donna in casa mia!
Non sarà la prima.
Sarebbe la prima di certo se ci venisse, ma non ce la voglio a nessun costo. Ora mi rammento il tuo discorso dell'altro ieri; mi hai detto che poteva nascere occasione ti occorresse il mio quartiere, e io ti ho risposto un: no, grosso tanto.
In principio, ma poi…
Ma poi seccato, scusa, dai tuoi discorsi che non finivano più e dovendo uscire, ho conchiuso con un: basta vedremo. Parole testuali.
Ebbene è bell'e visto.
Ah no, mio caro. Io ho sempre rispettato la mia casa, come il mio luogo di studio, di raccoglimento, e non c'è treccia nè finta nè vera di cocotte che possa vantarsi di averla appestata di muschio.
Prima di tutto il muschio non usa più, in secondo luogo le cocotte non si profumano le treccie, ma la biancheria, e finalmente quella che aspetto non è una cocotte.
Sì, conosco le tue duchesse!
Non tutte le donne possono essere nell'almanacco di Gotha, ma se sei disposto a fare un'eccezione per le duchesse…
Pare impossibile che alla tua età…!
All'età mia, bisogna affrettarsi a godere. D'altronde la mia età par grave a te che sai i miei anni, ma per le donne sono un giovinetto. Porto la barba intera perchè le si possano attribuire e sembrare apparenti i guasti reali che devo alla imminente quarantina. E sai tu quanto mi costi questa barba che vedi? Il mio ministro, che è un pedante, non mi vuol proporre a segretario d'ambasciata perchè pretende che un diplomatico non deve portar peli sul viso. Vedi bene che se le donne fanno qualche cosa per me, non è senza grave mio sacrificio. E difatti, il giorno che una donna mi farà accorgere dell'età mia, non me lo dovrà dire una seconda volta; uscendo da lei andrò diritto dal barbiere; mi vedrai raso come una zucca; lascierò le bugie d'amore per quelle della politica e le ambascie per le ambasciate. Ridi? Sei vinto.
No no, non posso, ho da fare.
Sì dei versi.
Che ne sai tu?
Li ho visti l'altro giorno sul tuo scrittoio e ne ho anche letti, discorrendo. Aspetta, mi ricordavo il primo… come dice?..
Non sei discretissimo.
Oh dei versi non sono una lettera; nessuno mette i suoi secreti in rima. Erano versi d'amore; bella cosa! ne ho ordinati tanti a pagamento quando credevo che le donne si conquistassero con un sonetto.
Insomma sono fermamente deciso a non uscir di casa.
E allora come faccio io?
Aggiustati.
Non posso condurla ad un albergo! Una donna per bene!
Se accetta di venirti a trovare…
In casa mia.
Ah le hai detto…?
Che questa casa mi appartiene naturalmente.
E tu ne sballi di queste?
Colle donne soltanto. La bugia è il pane quotidiano dell'amore.
E se scoprisse?
Prima di venire è difficile che parli di me con nessuno, dopo non me ne importa.
Ma perchè avendo in città tanti amici gaudenti come te e padroni di case più acconcie che non la mia a questa sorta d'improvvisate, vieni precisamente a cercar me che un'avventura simile imbarazza e disgusta in modo che non puoi concepire?
Perchè