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la categoria degli psichici, individui intelligenti che, se si elevavano in vita con la meditazione e varie pratiche, potevano, quanto meno, salire dopo la morte a una vita eterna in un'apposita zona celeste serena posta ai confini del Pleroma. I larkuani non avevano eretto alcun luogo di culto sui pianeti châerano stati dellâuomo. Si bisbigliava, ma non se ne aveva alcuna prova, che avessero i loro templi nelle astronavi in orbita. A turno, una volta ogni trenta rotazioni della Terra, pari a circa trentatré giorni larkuani, vi salivano coi loro teletrasporti, assai più potenti e sofisticati di quelli terrestri perché potevano condurre anche molti larkuani assieme, riorganizzandoli perfettamente all'arrivo senz'alcuna commistione di atomi dâindividui diversi. In quelle occasioni, essi indossavano vistosi paramenti sacri. Glâinvasi avevano inoltre constatato, dapprima sulla loro stessa pelle prima di rendersi accorti, che, come fra gli esseri umani, pure tra gli invasori si trovavano i âcattiviâ, come li definivano i terrestri, egoisti e prepotenti, e i âbuoniâ, di solito altruisti e abbastanza pietosi anche verso il genere umano. Dopo qualche settimana era stato risaputo dappertutto che i dirigenti politici e militari larkuani erano senz'altro tutti fra i cattivi; anzi, fra gli spietati: questa notizia era stata diffusa molte volte da tutti i media, verosimilmente su incarico diretto degli stessi capi larkuani affinché la consapevolezza della loro cattiveria servisse a meglio mantenere l'ordine. Era inoltre stato reso noto ufficialmente che gli occupanti, senza dubbio per interessate ragioni dâordine pubblico, avevano concesso agli occupati una limitata autonomia, tanto religiosa quanto istituzionale: un po' com'era stato per il popolo romano antico in varie regioni del suo impero, ad esempio in Giudea. Naturalmente, questa autorizzazione era stato pubblicizzata quale gesto dâinfinita magnanimità . Le Chiese terrestri, dunque, non erano state disciolte, ma solo assoggettate a un tributo in denaro, col più assoluto divieto per i capi religiosi, pena la morte, dâesprimere opinioni politiche. Per quanto riguardava i centri urbani, gli amministratori fino al livello di sindaco, figura questâultima resa soggetta a un prefetto larkuano, erano rimasti terrestri, ma scelti fra coloro che i capi larkuani consideravano, secondo lâeccentrico criterio dellâimmediata sottomissione, intelligenti. Invece erano state applicate agli occupati le leggi deglâinvasori e i giudici umani erano stati congedati e sostituiti da magistrati del pianeta Larku.