Svolte Nel Tempo. Guido Pagliarino
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Il telefono bianco del Duce aveva trillato. Nonostante fossero ormai le 19 passate, Mussolini era ancora nel suo studio presidenziale.
Era Bocchini: âDuce, vi saluto!â
âNovità ?â
âConosciamo la probabile nazionalità dei tre cadaveriâ.
âBravo! Come sâè saputa?â
âFacilmente, grazie alle scritte di servizio allâinterno del disco, tutte in inglese, e inoltre ad altre, nella stessa lingua, sulle etichette interne della biancheria intima dei tre morti. Purtroppo, su magliette e mutande non risultano indirizzi aziendali di Gran Bretagna o dâaltro Paese anglofono, ma la prima nazione, vista la sua potenza e la situazione politica attuale, sembra la più probabâ¦â
â...certamente! La Gran Bretagna è probabilissima! Quelli là sono maestri nel ficcare il naso a casa altrui; e se è vero che sigarone mi ha in gran simpatia, è pur sempre un patriota inglese. Bene, Bocchini, tu sai cosa devi fare coi servizi dellâOVRA, mentre a quelli militari faccio mandare disposizioni ioâ.
âSempre ai vostri ordini, Duce, ma ho un altro paio di cose da dirviâ.
âDilleâ.
âAnzitutto, sâè rivelata del tutto precisa la vostra idea che si trattasse non di collaudatori ma di spie: lo si è capito quando in un comparto interno del disco si sono trovati altri abiti borghesi, questi di foggia cittadina e non, diciamo così, vacanziera come quelli indossati dai morti, e soprattutto, si sono scoperte divise fascisteâ.
âAh! Volevano atterrare, travestirsi e spiare, quei boia! Sull'aeromobile ci sono rullini e pellicole cinematografiche già impressionati?â
âNo, Duce, non se ne sono trovati, e nemmeno pellicole vergini, né macchine fotografiche o cinematografiche; ed ecco lâaltra cosa: si sono rilevati diversi piccoli obiettivi esterni, sopra e sotto il disco e lungo la sua circonferenza, che presentano la particolarità di non immettersi in camere ma dâessere collegati, pare attraverso onde radio, ad apparecchi interni che sembrano essere radiotrasmittenti ma che, stranamente, non hanno valvoleâ.
âRadio senza valvole?! Cos'altro hanno inventato quegl'inglesi del malanno?â
âPotrebbe trattarsi di camere di ripresa e di radiotrasmissione dâimmagini, sul tipo di quelle della televisione sperimentale inglese, il che suffragherebbe lâipotesi di spionaggio da parte di quella nazione; però, Duce, sono radiocamere18 piccole, anzi piccolissime, non mastodontiche come quelle che avevamo fotografato segretamente alla BBC19â.
âQui ci vuole Marconi, eh?â
âSì Duceâ.
Guglielmo Marconi era l'inventore del telegrafo senza fili e uno dei padri del sistema radio. Era tra le più importanti figure del regime, presidente dal settembre 1930 dellâAccademia dâItalia, premio Nobel per la fisica e inoltre, fra il molto altro, ammiraglio della Regia Marina Militare nella quale, dopo una breve parentesi nel Genio, aveva militato durante la Grande Guerra.
âTu, Bocchini, pensi che volessero trasmettere foto e filmati fin là in Inghilterra?â
âIl sospetto mi sembra lecito, Duceâ.
â...e purtroppo adesso Marconi è per mare a far esperimenti. Che area sta incrociando il suo panfilo?â
âLâammiraglio è sulla rotta di ritorno, nell'Oceano Indiano presso il Mar Rosso, ma sappiamo da lui stesso, via radio, che affonderà lâà ncora alcune volte ancora, per altri esperimenti che ha in programmaâ.
âNon posso sollecitarne il ritorno, le sue sono sempre sperimentazioni basilari per lâItalia; ma non appena sarà in Patria, l'interpellerò. Intanto tienimi informato costantemente su tutti gli sviluppi relativi a quellâaeromobile straniero, telefonami anche a Villa Torlonia20 se lo ritieni utile, anzi senz'altro fallo in caso d'altri avvistamenti dâaeromobili strani. Ciao, Bocchini e⦠bravo!â
Subito Mussolini aveva ordinato ai servizi segreti militari di mettersi in particolare allerta in Gran Bretagna, pur senza trascurare le altre nazioni industriali anglofone, e d'indagare in particolare su aerei a forma di disco, macchine cinefotografiche senza pellicola e apparecchi radio senza valvole capaci d'inviare immagini.
Quella stessa sera, poco prima di lasciare lâufficio e rientrare a Villa Torlonia, il Duce aveva ancora disposto, dâimpulso come gli accadeva sovente, di richiamare dalla Cina il genero Gian Galeazzo Ciano conte di Cortellazzo e Buccari che, quale Console plenipotenziario, risiedeva a Shanghai con la moglie contessa Edda nata Mussolini: era balzata improvvisamente in mente al Duce l'idea di metterlo a capo dellâUfficio Stampa, lâorgano romano incaricato del controllo e della guida dei media con lâausilio del Bocchini e della Stefani, portandosi così âdirettamente in casaâ, aveva detto alla moglie Rachele quandâera rientrato per cena, la direzione della sorveglianza sullâinformazione21. La consorte aveva solo borbottato, e non era stata la prima volta, che quellâazidèint dâà nder in cà ,22 ambizioso e oltretutto con quella vocetta non tanto maschia, ve', mica le piaceva poi tanto, ve'!
Nella seconda mattinata del 14 giugno Annibale Moretti, giunto a casa, aveva avuto lâinfausta idea di rivelare ai famigliari la verità sul disco; e la sera stessa il suo unico figlio, un diciannovenne prossimo a partire militare di leva, aveva avuto la pessima iniziativa, dopo cena, di parlarne alla combriccola dei propri amici a 'Il Rebecchino', il trani del paese dove si riunivano, fra gli altri, i braccianti di suo padre, un tempo vigorosi comunisti odiatori del padrone, poi assoggettati di forza al regime, infine sedotti da Mussolini, come tantissimi altri proletari rurali e operai, con certi vantaggi loro concessi come i circoli d'intrattenimento e le gite dell'Istituto Nazionale del Dopolavoro, o come gli asili e le colonie marine e montane per i figlioletti. I braccianti del Moretti, a causa della loro linguaccia lunga e dellâincontenibile invidia per il padrone, la quale nonostante l'ormai consolidata sudditanza al fascismo restava desiderosa d'un po' di sfogo, avevano raccontato la mattina seguente, dappertutto e alle guardie civiche per prime, che il loro padrone aveva detto bugie grosse come una casa, perché non aveva visto un sasso piatto, ma un aeroplano nemico a forma di disco châera precipitato vicino a un suo campo. Insomma: patatrà c! Annibale Moretti era stato prelevato a casa sua e internato in manicomio: sâera fatto in modo che tutti sapessero che il poveretto era pazzo ed era per il suo bene che lâAutoritÃ