Legami Che Incatenano. Amy Blankenship
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Читать онлайн книгу Legami Che Incatenano - Amy Blankenship страница 6
Era sempre stata leggera come una piuma, per lui. Lei si avvicinò ancora di più a lui e lo abbracciò stretto, mentre lui terminava quel gioco infantile. Inspirò profondamente il suo odore e rammentò tutti i motivi che l’avevano spinta a tornare.
Sapendo di essere osservati; Hunter la mise giù e guardò i gemelli. “Ehi, ragazzi, la festa in piscina è già cominciata e vi stanno aspettando!”
“Stacey! – esclamarono i gemelli all’unisono.– Beh, allora ci vediamo dopo!– dissero, e poi si misero a correre cercando di superarsi in velocità per arrivare primi dalla ragazza.
“Non hanno ancora smesso di condividere la stessa ragazza? – chiese Angel, con un risolino, mentre guardava i gemelli che si allontanavano di corsa.
“Amano la competizione – rispose Hunter – Questa Stacey sta sempre lì, e quindi combatteranno tra loro finché uno dei due non avrà partita vinta!”
Angel sorrise con dolcezza, guardando che una ciocca di capelli color ebano di Hunter gli pendeva ribelle sulla fronte, da quando l’aveva presa in braccio. Teneramente si avvicinò a lui e con le dita afferrò la ciocca e gliela sistemò dietro l’orecchio. “Mi sento come se finalmente fossi libera di respirare. – gli disse.
“E cosa ti tratteneva dal farlo? – le chiese il ragazzo, con la stessa voce morbida di Angel. Ma Hunter sapeva cosa lei intendesse, perché erano le stesse emozioni che provava anche lui. Le provava così violentemente che gli bruciavano gli occhi!
Si chinò sulla ragazza, con la stessa voglia di baciarla di quando lei se n’era andata. Era stato lui a insegnarle a baciare, anche se sapeva bene che per Angel era stato più un gioco che altro. La ragazza aveva vissuto quei momenti come un’esperienza adolescenziale… ma lui si era sentito legato a lei, per sempre.
“Una persona non dovrebbe mai essere separata a forza dal suo migliore amico, mai! Fa troppo male! – sospirò Angel. E lo abbracciò di nuovo.
Alla parola “amico” Hunter si bloccò. Benché la ragazza avesse pronunciato quella frase con affetto, per lui si era trattato di un pugno allo stomaco! L’abbracciò di rimando e le scioccò un bacio sulla fronte, mentre cercava di controllare le sue emozioni. “Lo so.” – disse.
Angel aveva iniziato a usare quel termine anni prima, quando gli aveva confidato tutti i suoi segreti… perfino il fatto che pensava di essere innamorata di suo fratello. Allora Hunter aveva cominciato a portarla nei boschi… solo loro due…e le aveva insegnato quelle cose e fatto provare quelle emozioni che suo fratello non avrebbe mai potuto darle.
Quello era stato il momento di svolta nei rapporti tra Hunter e Tristian… perché lui sapeva che anche Tristian amava sua sorella. Con suo grande sgomento si rese conto che l’unica cosa che era riuscito ad ottenere… era convincere Angel che amava contemporaneamente lui e il fratello.
Si staccò da lei e insieme si misero a passeggiare per il giardino, cingendole le spalle con un braccio. “Scommetto che non hai avuto neanche un attimo di relax per riprenderti dal tuo volo pauroso! – sorrise lui, conoscendo bene quanto lei e Tristian odiassero volare!
“Beh, – disse Angel, con un mezzo rimbrotto – Avresti potuto parlare con la nonna ed evitarmelo. Lo sai che, quando ti ci metti, ottieni da lei tutto quello che vuoi!”
“No, non è più così – rispose Hunter con un ghigno – Non dare la colpa a me per quel viaggio in elicottero! Ultimamente lascio tua nonna molto più libera di prendere le sue decisioni!”
Attraversarono il prato verde e arrivarono in un punto dove sapevano che dalla stanza di Ash potevano essere visti, quindi lui rallentò, ma solo per dispetto. Non era mica un santo!
“Sei il mio eroe, lo sai ? – gli disse Angel, dolcemente. Lui si bloccò e la guardò – Se non avessi soccorso mia nonna, quando ha avuto l’infarto… Le hai salvato la vita!”
Ash si avvolse l’asciugamano intorno alla vita, uscendo dal bagno. Una bella doccia calda era proprio quello che ci voleva, per iniziare una settimana di vacanza! Forse avrebbe dovuto impegnarsi per fare una buona impressione sulla famiglia di Angel, e scommettere su di lei! Non aveva mai lavorato così duramente su se stesso per affascinare una ragazza!
L’ultima che aveva avuto era una vera troia a due facce, e si era visto costretto a darle una bella lezione… ma Angel… Era poco più di una verginella di provincia che aveva quasi dovuto costringere con la forza per baciarla! Ma questo non gli dava fastidio… Se voleva sesso, c’erano abbastanza troie in giro. Poteva uscire con qualcuna e poi tornare da Angel!
Asciugandosi i capelli davanti allo specchio del comò, notò uno strano riflesso. Voltandosi di botto potè vedere, giù in fondo, Angel e Hunter tanto vicini da sembrare in atteggiamento… intimo!
Strinse i denti così forte che la mascella gli scricchiolò, alla vista della sua ragazza e di quel ragazzo Indiano che lei chiamava affettuosamente “ Il mio migliore amico!” Dentro di se sapeva che Hunter non si sarebbe mai sognato di usare lo stesso appellativo nei confronti di lei… nessun ragazzo sano di mente lo avrebbe mai fatto!
“Angel, tua nonna è sempre stata buona con me e mio fratello, anche quando non era necessario! Mi dispiace quello che le è successo! – stava dicendo Hunter con un sospiro, consapevole di mentire. Se Isabel Hart non avesse avuto … quell’attacco di cuore, ora Angel non sarebbe qui! Si sentì un verme, al pensiero di ciò che aveva fatto!
Lo sciamano della sua tribù gli aveva impartito tutte le conoscenze erboristiche necessarie per far guarire una persona… o anche per stimolare un malanno. In tal modo era stato in grado di mescolare le erbe giuste per procurare quel piccolo infarto a Isabel. Era l’unico modo che era riuscito a trovare per indurre Angel a tornare da lui.
“Non ringraziarmi per l’aiuto che le ho dato! – esclamò, sotto il peso della sua coscienza sporca.
Angel gli sorrise e gli posò un bacio leggero sulla bocca, fiera della modestia dell’amico. Si alzò in punta di piedi per baciarlo, perché voleva che lui sentisse quanto gli era grata! Mentre si staccava da lui, i loro sguardi si incrociarono e si mantennero fissi. Angel si sentì invadere le cosce e lo stomaco da una tempesta di emozioni simili a fuochi e fulmini. Non era la prima volta che Hunter le faceva quest’effetto… ma era la prima volta che sapeva che non doveva provare queste cose per lui! Era fidanzata, ora, e desiderare Hunter doveva rimanere un tabù. Deglutì e si staccò violentemente da lui.
“Comunque ti sono davvero grata! Se mia nonna fosse morta, non so cos’avrei fatto!”
Hunter chiuse gli occhi: aveva capito che lei stava cercando di mettere un freno al fuoco di passioni che le era divampato dentro. Non poteva impedirsi di provarle… ma mettere un freno, sì. Tuttavia Hunter non poteva permetterle di lasciarlo di nuovo. Non era tipo, lui, da essere gettato nel dimenticatoio così facilmente!
La prese per mano e, con lei al fianco, si avviò verso la porta della hall. “Dai, avviamoci – disse.
Ashton si aggrappò così forte al davanzale di legno della finestra, da farlo scricchiolare. Angel non gli aveva mai dato motivo di essere geloso, prima, ma il modo in cui guardava Hunter … la tenerezza con cui gli aveva dato quel bacio casto, gli faceva salire il sangue al cervello! No, la cosa non gli piaceva nemmeno un po’! Non l’aveva mica accompagnata a casa per vederla flirtare con altri!
Angel entrò nell’ascensore, cercando di scrollarsi di dosso l’ultima