At First Glance. Gino Salvi
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ISABELLE WILCOX
(voce fuori campo)
Sono già le sette del mattino.
LA MUSICA CESSA
Matthew, irritato, infila il telefonino nella tasca interna del cappotto.
Le porte a vetri si aprono e Raphael, sollevato, sospira.
spingendo un carrello portabagagli mentre Isabelle gli rivolge dei grandi gesti con le mani.
AUTOSTRADA - EST. - GIORNO
La vecchia Renault lascia la statale per imboccare l’uscita.
Il vecchio macinino procede come una lumaca, tanto che pare andare al rallentatore.
MACCHINA MARCUS - INT. - GIORNO
Per quanto il riscaldamento sia al massimo, i vetri sono appannati dal vapore. Matthew è seduto accanto a Marcus.
MATTHEW ROSE
(in tono lamentoso)
Ci farai uscire di strada con questo mucchio di ferraglie.
MARCUS
Ma no, fila che è un piacere, la mia macchinina. Sapessi come me la curo!
Marcus è un uomo tra i trentacinque e i quarant’anni, con i capelli castani lunghi e arruffati e un velo di barba. Gli occhi, chiari sono cerchiati e scavati dalla stanchezza.
Indossa dei jeans scuri ed una camicia azzurra spiegazzata aperta fino all’ombelico. Calza un vecchio paio di scarpe da ginnastica verdi e guida con un solo piede: tiene il calcagno poggiato sulla frizione e con le dita dei piedi schiaccia ora l’acceleratore ora il pedale del freno.
Charly si dimena sul sedile di dietro.
CHARLY ROSE
A me piace, la macchina di zio Marcus.
Marcus risponde con una strizzatina d’occhi.
MARCUS
Grazie, piccolo.
MATTHEW ROSE
Allacciati la cintura e smetti di agitarti in quel modo, Charly.
Matthew si volta verso Marcus.
MATTHEW ROSE
Sei passato dal ristorante, ieri pomeriggio?
MARCUS
Ehm, non eravamo chiusi, ieri?
MATTHEW ROSE
Ma hai almeno preso in consegna le anatre?
MARCUS
Quali anatre?
MATTHEW ROSE
Le cosce d’anatra e la rucola che ci porta Bob Woodmark tutti i venerdì.
MARCUS
Ah, mi pareva di avere dimenticato qualcosa ...
MATTHEW ROSE
(sbottando)
Razza di idiota, come puoi dimenticarti l’unica cosa alla quale ti avevo pregato di pensare?
MARCUS
(borbottando)
Ma non è poi un dramma.
MATTHEW ROSE
No, figurati. Anche se Woodmark è insopportabile, la sua fattoria ci fornisce i prodotti migliori che
abbiamo. Se manchiamo a un appuntamento con lui, ci prenderà in antipatia e non ci vorrà più come clienti. Fa’ una deviazione e passa dal ristorante; scommetto che ha lasciato il carico nel cortile sul retro.
MARCUS
Posso occuparmene io. Vi accompagno prima a cas...
MATTHEW ROSE
No. Non sei altro che un cialtrone su cui non si può contare. Prendo io in mano la situazione.
MARCUS
Ma il bambino è stanco morto.
CHARLY ROSE
(in tono euforico)
No, no. Voglio andare al ristorante anch’io.
MATTHEW ROSE
Bene, allora è deciso.
Matthew asciuga con la manica il vapore che si è condensato sul parabrezza.
MATTHEW ROSE
Prendi il raccordo all’altezza della Terza Strada.
AUTOSTRADA - EST. - GIORNO
La vecchia Renault non ama essere allontanata all’improvviso dal suo itinerario. Gli pneumatici stretti non aderiscono bene all’asfalto e il brusco cambiamento di direzione per poco non provoca un incidente.
MACCHINA MARCUS - INT. - GIORNO
MATTHEW ROSE
(gridando)
Lo vedi che non controlli questo ammasso di ferraglia? Per la miseria, ci farai crepare tutti!
Marcus raddrizza il volante mentre intorno a loro gli altri automobilisti suonano esasperati il clacson. Percorrendo il boulevard Saint-Germain, la bagnarola ritrova un minimo di stabilità. Concentrandosi sulla guida, Marcus raggiunge rue Princesse ...
STRADA - PARIGI - EST. - GIORNO
... e parcheggia la sua «macchinina» davanti al ristorante Le Temps des cerises.
CORTILE - RISTORANTE - EST. - GIORNO
Come ha immaginato Matthew, Bob Woodmark ha lasciato il carico nel cortile sul retro del ristorante.
RISTORANTE - INT./EST. - GIORNO
Matthew e Marcus afferrano le cassette e le depositano nella cella frigorifera.
RISTORANTE - INT. - GIORNO
Matthew e Marcus controllano che tutto sia in ordine nella sala principale del ristorante. Il Le Temps des cerises si trova al centro di Saint-Germain-des-Prés. Piccolo ma intimo, è strutturato come un bistrot francese degli anni Trenta: boiseries, modanature, pavimento a mosaico, immensi specchi in stile Belle Epoque, manifesti di Josephine Baker, Maurice Chevalier e Mistinguett. Il locale propone una cucina francese tradizionale. Sul menu appeso al muro, e sui cui è stampigliato il