Il Bene E Il Male, Memorie. Gerardo D'Orrico

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Il Bene E Il Male, Memorie - Gerardo D'Orrico

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un vuoto bensì uno spazio capiente con delle qualità, delle scatole capaci di registrar gli eventi nel tempo, far reagire il resto del corpo per legge. Il futuro è non ripetere le negatività o, reati per il bene. Ecco cosa un male cerca di fare a noi, come da sempre farci sbagliare, ma normalmente la strada viene ripresa verso l’ascesa al bene. L’insufficienza che troverai, se questa in funzione non sarà risolta ancora ti dirà tanto, ad esempio come vengono parlate le persone, la presenza di beni, l’altro mondo collegato a questo, anche come si cambia. In poche ore in rete acquisirai qualsiasi nostra esperienza, per avere un esito. On, apri gli occhi, la vita è un sogno 31.07.05

      Vero: è vero ci hanno sparato, di noi nessuna notizia ma esiste un bene, i soldi, il tempo passa, le posizioni no. La nostra grande radica ferma, o di chi non può uscire dalla sua situazione, il resto gira attorno. Vorrei più libertà nel pensiero, nelle azioni, si accetti la situazione attuale non quest’accecante percorso, strade bagnate ma dal rinnovo della pioggia, non chi devo chiamare che deve sembrare una fossa infernale, e poi non si riconosce nessuno. Tutto il bene è possibile ma si vede che ancora non si hanno dei nomi al presente e siamo come licenziati da questo mondo in aspettativa di un altro. Nessun discorso, non si sa poi, invece è solo un male che non ci fa parlare, purtroppo un fenomeno di gruppo, riconoscere un bene viceversa è una prerogativa iniziale per la giornata. Fanno in modo che in un futuro così grande risulta quasi impossibile un nostro punto, l’uno è un male, un altro è solo un bene all’inizio di un’esperienza singola… effettivamente servirà superare un trauma psico intellettivo per arrivare a vedere un bene più intero.

      Rete: in bene ci sono tante differenze a cominciare dalle persone, sono costruzioni-ambienti non persone naturali, non esiste qualcuno che può farsi comandare dal male, non si deve entrare nel corpo. Nel nostro odierno non si parla di male in modo esatto del nome, come della sua guerra malata, nessuno può abolire cosa cominciato saremo travolti, tutti conosciamo personalmente l’esistenza passata e quelle tante altre cose che sembrano, quando imparerai? Il potere di un bene è tanto conveniente, non potrai più staccarti… ridi bisogna svegliare la principessa. Partiremo! Quello di prima era tutto il male realizzabile in questo universo, non si nasce sotto i cavoli, chi ci comanda pagherà caro. Un male non trova differenze nelle persone, ma durante una giornata dovremmo pur svegliarci un quarto d’ora, e nemmeno ci è garantito esplodere dalla piccolezza. Resta sempre acceso, tra qualche anno sarà meglio, o un recupero, G.

      Nessuno ci ha ancora chiamati: siamo orrendamente nascosti! Ho trovato che l’habitat “the male” è una manifestazione di gruppo, sembra quasi uguale, copiata dalla nostra. Il resto è visto che lo sai, ma qui nessuna vita è uguale a un’altra. In legge siamo dei singoli, perché dovremmo avere delle allucinazioni di gruppo, comprese altre visioni sonore, qualcuno giustifica, nessuna istituzione. Siamo tutti coinvolti invece nella serie d’insufficienze, per forza collaboriamo, cosa verrà sarà un mondo più in alto, in funzione di una seconda esplosione. Quando scompariranno queste vesti che celano l’io e la vita, vivremo distaccati da ogni esperienza di male, l’informazione sarà disponibile per tutti, qualcuno con forza libererà le terre del pianeta da questa oscurazione mentale. Chi ci fa vivere prigionieri ancora di questa falsa, è passato tanto tempo ma la pazienza non ha limiti umani? Sarà data la possibilità comune di aprire gli occhi davanti a un mondo diverso, colorato.

      In collegamento: in questo mondo se non ti capita una disgrazia resti come se dormissi, è mal amministrato il nostro pianeta, l’unica strada non ci è garantita, credo ci sveglieremo nella pubblicità. Qui non c’è rimasto nessuno, solo un incubo: se potessi raccontargli cosa non credono. È troppo, l’hanno negata la realtà, la rivoluzione, la fine del mondo un giorno. Guarda chi ti costringe a parlarmi, l’ha cancellato te stesso, ora è tutto un sogno, la vita non esiste più. Ancora dopo anni sempre è l’esperienza quotidiana avanti, tutti siamo come registratori di tutti, di circostanze così assicurando un ritorno anche senza dichiarazioni pubbliche, abbiamo una posizione di viaggio con delle cartelle cliniche, sempre ben nascoste. Un bene viene camuffato, si può solo rigenerarsi da questa rovina catastrofica, dal mondo alla fine putrefatto, dalle istituzioni non rinnovate assieme a noi. Niente può la psicologia affarista del male, qui tutti siamo costretti al percorso distinto dalla nascita, o da sei a dodici anni in poi, cosa vuoi riparare a questa età? Si può solo passare per sempre in modo completo a un’altra esistenza, già segnati “un giorno si rinasce” come chi male è già uscito dalla gara, non ti hanno detto niente? Non importa bastano gli occhi, la realtà è smisurata può sembrare utopia, per riconoscere chi, basta osservare in modo normale, quando ha un futuro normale. Avremo un progresso degno dell’aspetto, tutto è prestabilito, non mi scappa niente, anche il modo di comunicare o pensare alle persone è cambiato, occorre dichiarare le nostre malattie sempre, non si perdono le informazioni. Siamo noi e loro, non si può uscire da una situazione assunta dal tempo, nostra volontà forse andremo sempre meglio. Solo l’esperienza può cambiarci, non ci hanno cancellato del tutto, scusami ma cosa sanno fare è solo il suicidio. Vero è che siamo in un deserto e, non è vero che le cose vengono da sole, siamo noi o chi per noi a trovarle, poi chi cancella di certo non è un bene, infatti per ottenerlo bisogna ricostruire la scena, le strutture, la storia sono vecchi e piccoli poteri, ci vengono appresso per quel che hanno fatto o che faranno, il presente è il luogo rivelatore non dimenticartelo mai ma, attento sentirai di sicuro un gran fragore cupo e rimbombante quando saprai, noi siamo già qui pronti! C’è bisogno di rinnovamento, ciao.

      Lettera: un tuo saluto è sempre molto, sono sicuro dell’esistenza di quell’occulto. Ho superato i levati, ora è praticabile valutare la consistenza o una disfunzione, l’impossibilità di fare, l’indicatore degli umani. Un male c’è successo, non si può nulla, quando si avrà pubblica la strada, il sistema sarà strutturato per sottostare al primo ma, uno esiste sempre, per non offendere altrimenti non si vive. Il resto scivola mantenendoci legati all’esistenza e al sistema, chi ti detto che sei una piccola persona, sei un ambiente largo a differenza del tale. Verso il bene non c’è dubbio, un giorno l’istruzione se vuoi l’istituto, modificherà totalmente l’esistenza, come sempre. Belle le vacanze abbandonate ai ricordi più belli, lascia scivolare l’esperienza come una pallina in libertà, il risultato sarà bene.

      Dimmi la verità: tu non credi molto, anzi non credi per niente alle potenzialità non pubblicate dell’odierno mondo… già, sembra passa tutto inosservato, il passato recente scompare, tutto viene celato come se si potesse fare, niente è invece un altro bene ch’abita proprio dove stiamo. Un giorno arriva in qualsiasi modo, nessuno ancora parla eppure è successo. Ho certezze di rapporti modificati artificialmente tra due o più persone, come tutto per te o noi, svolti dai genitori, dagli amici, dalle amiche, dai cittadini della tua città in coerenza con il ragazzo “adatto” più altre cose indicibili e non prospettabili, costruiti sulla disposizione di una società esplosa poi, subappaltata o rubata anche ma, adesso è estate nessuno sembra interessato, come del resto per tutto l’anno, ancora non si è presentato un modo pubblico o partecipe alla grande avventura del bene, per quanto grande sia spesso fa paura, fa indietreggiare, anche colpa di un potere oscuro mafioso che ha influito sulle persone, il potere dell’impotenza, farò tutto io se non si presenta qualcuno. Una costruzione ci porta in un mondo superiore, più accessoriato, la sorpresa sarà così grande, non so chi reggerà l’urto. Oggi siamo in un punto di partenza, significa anche senza supporti precedenti. Questa vita è varia, colorata, non si può vivere per sempre sospesi, a volte si cade anche tutti assieme, se vuoi è come in un incidente, si scopre che non si continua in modo lineare ma comune a due, nel bene tutto ti è concesso, nel male sembra tutt’oscurato.

      Ho visto migliaia di persone: spente come pesci morti nel mare, dormire da svegli. La nascita avviene quando il malsano muore, si scopre la vera natura. Un male inteso da persona che ha l’anima levata in cielo, chi sta zitto non sono io, in felicità da dentro vivo la vita sempre, osservo la natura delle cose per gioirne e creare. Credo nell’eterno ritorno delle cose, mi capita di uscire di casa e trovare realtà in modo molto diverso da quello descritto, nei telegiornali soprattutto conferma della decomposta società che fonda al culmine un male come forza bruta maggiore, forse non ancora abbastanza evoluta per comprendere o interpretare un bene? Aspetto gli avvenimenti. Tu non sei un

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