Il Mare Della Tranquillità 2.0. Charley Brindley
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Il grosso maschio era a solo un metro da lei quando un filo alzò una bola a molla con tre pesanti pietre attaccate, volando dalla sabbia e avvolgendo più volte i suoi zoccoli anteriori. Lui si impennò, inciampando all'indietro, ma per quanto ci provasse, non riuscì a staccarsi dal paletto conficcato in profondità nella terra.
La femmina legata brontolò di nuovo, come per dire ‘te l'avevo detto’. Masticò la sua caramella e si voltò a guardare i due uomini scendere dalla duna.
Non avevano fretta di reclamare il premio, il toro e le sue sei donne; le femmine non avrebbero lasciato il loro padrone, anche se ora era prigioniero.
Era già una buona giornata di lavoro per Sikandar e Tamir.
Capitolo Tre
"Qual è il problema più urgente da affrontare oggi?" Scrisse sulla lavagna Adora pronunciando le parole.
Questo fu il giorno successivo all’annuncio dei nomi dei dodici studenti che sarebbero sicuramente stati bocciati al suo corso.
"Non c'è lo zoom sulla fotocamera del mio telefono", rispose subito Billy Waboose.
"Prendi un iPhone, idiota", ribatté Albert Labatuti.
"Dammi mille dollari e lo faccio subito".
"Ei!" Gridò la signorina Valencia per attirare la loro attenzione. "Non stiamo parlando di telefoni. Dobbiamo guardare il quadro generale. Ora, facciamo le cose con ordine. Alzate la mano se avete qualcosa di significativo da dire".
Monica Dakowski e Princeton McFadden alzarono la mano.
“Si, Monica.”
"Abbiamo seriamente bisogno di lettini abbronzanti nell’aula studio".
Ci furono alcuni mormorii di consenso.
"Lettini abbronzanti?" Disse la signorina Valencia. "Davvero? Pensi che questo sia un enorme problema per la razza umana?"
"Ci pensi. Potrei abbronzarmi mentre cerco su Google i problemi colossali".
"E io potrei guardare Monica abbronzarsi mentre faccio ricerche su Google", disse Roc.
Questa osservazione suscitò qualche risata.
"No", disse l'insegnante. "Qualcun altro?"
"Hai un'abbronzatura totale?" Chiese McFadden.
Monica gli sorrise, abbassò il mento e scrollò le spalle – era il suo modo di dire "chissà”.
Faccini alzò la mano.
"Sì, Roc. Per favore, dicci qualcosa di concreto".
"Quanto costa un lettino abbronzante?".
Diversi studenti iniziarono a cercare su Google ‘Lettini abbronzanti’.
"Oh, mio Dio". La signorina Valencia si lasciò cadere sulla sedia.
"Ho una domanda significativa", disse Albert Labatuti.
La signorina Valencia lo guardò, con un sopracciglio alzato.
"Perché non possiamo avere un Wi-Fi più veloce qui alla SUCHS?".
"Sì", disse Monica, "perché non possiamo?" Fece l'occhiolino a Labatuti. "Questo è davvero rilevante".
Labatuti sorrise.
"Abbiamo il Wi-Fi?" Chiese Faccini.
"Non per i primitivi", rispose Monica.
"Beh, almeno non devo togliermi le scarpe per mandare messaggi".
"Silenzio!" La signorina Valencia si alzò e camminò su e giù dietro la sua scrivania. "Cosa devo fare con questa gente?" mormorò.
Le teste degli studenti si voltarono all'unisono a guardarla, tranne quella di Faccini, che cominciava ad appisolarsi.
Ci dovrà pur essere qualcosa per mettere in moto il loro cervello.
Arrivata alla finestra, si girò e tornò alla lavagna. "Va bene, vediamo chi riesce a cercare su Google nel minor tempo possibile". Prese il gesso. "Qual è il più grande problema dell'umanità?"
La stanza calò nel silenzio, si sentiva solo il leggero ticchettio dei pollici sui telefoni.
"Porca miseria!" disse McFadden.
"Siamo nella merda", disse Betty Contradiaz.
"Come si scrive 'Google'?” Chiese Faccini.
"È e-l-g-o-o-g, in primitivo". Billy Waboose fece l'occhiolino alla classe.
"Grazie".
Monica ridacchiò.
"Ei", disse Waboose, "ho trovato un lettino abbronzante per ventitré dollari e novantacinque su eBay".
"Non è male", disse Faccini. "Fammi vedere".
"Mi sa che devi aggiungerci due zeri", disse Monica.
"Oh."
"Problemi monumentali", disse la signorina Valencia, "non sogni adolescenziali".
"Credevo avesse detto i più grandi problemi dell’umanità". Disse Faccini.
Il telefono della signorina Valencia vibrò.
Gli diede un’occhiata. Cosa ti ci vuole per fartelo entrare in quella grassa testa, Jasper? Digitò qualcosa. Abbiamo chiuso, basta, è finita.
"Riscaldamento globale", disse Betty Contradiaz.
La signorina Valencia alzò lo sguardo dal suo telefono. "E quindi?".
"Ci sono più di sessantacinque milioni di rifugiati", disse Waboose.
"Sì", disse l'insegnante, "e perché sono rifugiati?".
"Ho una soluzione per il problema dei rifugiati", disse Faccini.
"Qual è?" Chiese la signorina Valencia.
"Mandare loro delle valige, così possono andarsene da lì".
Questo suscitò qualche risata.
Adora si batté la fronte, poi andò alla finestra. Cercò di aprirla, ma era bloccata. La colpì con il palmo della mano, ma ancora niente.
Waboose si alzò e andò alla finestra. Guardò la signorina Valencia, poi sollevò il chiavistello e spinse la finestra con un dito.
Adora si schiarì la gola. "Grazie." Fece un respiro profondo, poi tossì mentre Waboose tornava al suo banco tra gli applausi. Guardò fuori per vedere se fosse abbastanza alto da permetterle