La Fuga Dalla Morte. Andrzej Stanislaw Budzinski

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La Fuga Dalla Morte - Andrzej Stanislaw Budzinski

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sulla Terra, e in questo momento devo deludervi, non esiste. Se vuoi essere pienamente perfetto/a, mi dispiace, hai sbagliato il posto. Però non saprei dove potresti andare. Non c’è scelta. Devi rimanere sulla Terra per forza, ti piace o no. Ecco per forza devi anche accettare anche questo, la perfezione sulla Terra non esiste, e anche tu non sei perfetto ne fisicamente ne spiritualmente! Punto e basta! Credetemi, tra noi uomini non ce neanche uno perfetto. Da un lato questa notizia può essere triste. Ma?! Dall’altro lato, e questo è più importante, ci da un po’ di sollievo e ci toglie l’ansia! Che bello! Vivere senza l’ansia! Però, con la determinazione, verso la perfezione! Non devo essere perfetto. Basta che sono capace di vivere con le mie mancanze, sapendo come gestirle. Loro possono diventare per me una buona occasione sulla strada del miglioramento. Chissà? Sicuramente possono! Vero! Possono! Ma, diventano? Da possono a diventano c’è una lunghissima strada. Dipende da me, dal mio impegno e la mia collaborazione con la grazia di Dio. Ma soltanto dall’impegno? Con tutta la mia buona volontà e sforzi da parte mia, può sembrare che non faccio progressi! Prima! Scusate! Devo! Ma proprio devo chiarire una cosa. Se per caso tu ti senti così, credimi, io non ho niente contro di te. Neanche ti conosco. Questa cosa che adesso desidero toccare non è un mistero nascosto, ma piuttosto una cosa evidente, non si può nasconderla. C’è e basta. Non si può fare niente o poco! Siete pronti? Allora comincio!

      Sono le persone, mica colpa loro! Sono così e basta. La madre natura le ha create così. Non si può far niente. Possono applicare tutte le meraviglie che oggi la cosmetica ci offre e niente. Non si può far niente, purtroppo. Sono brutte! Brutte! Fisicamente brutte. Proprio brutte. Forse? Boh! Interventi plastici, ma rischiano di perdere la faccia e l’identità. Chi vuole può provarci, siamo liberi, ma attenti al nuovo gruppo sociale Mussovip del quale ho parlato nel capitolo precedente. Tornando al discorso. Sono le persone brutte e basta e non si deve girare con le parole! La realtà è così! Sono brutte! Oppure meglio dire che sono belle, però, in modo diverso! Vero? Così ci si sente meglio! Il significato, però, rimane lo stesso. Puoi girare come vuoi, non si cambiano. Sono brutte e basta!

      Prima cosa che dovrebbero fare è accettare loro stessi! Sono così! Difficile da accettare, ma niente avviene per caso. Tutto ha un senso. Anche la loro esistenza!? Ecco, che senso ha? Non servono le domande senza le risposte, tipo:

      Perché proprio a me?

      Che cosa ha quell’altro meglio di me?

      Perché io e non lui o lei?

       Credetemi, non serve per niente. Allora smettetela di piangervi a dosso. Quello che potete e dovete fare per salvarvi è: Accettare voi stessi! Punto e basta! Non c’è scampo! Unica soluzione per la salvezza. Se non Vi accette come siete, non potrete vivere serenamente con voi stessi e questo purtroppo è difficile. Non potete permettervi a questo . Perché non si può scappare da se stesso. Dove andrete sarete sempre con voi stessi. Allora! Pensateci bene! Dai! Potete farcela. Avete due possibilità:

      Prima - o accettate voi stessi!

      Seconda - o accettate voi stessi!

      Quale di queste due possibilità scegliete? Prima - bingo! Seconda - bingo! Avete vinto! Bravi/e. Vediamo che non avete tanta scelta. Purtroppo siete limitati. Sono sicuro che potete farcela. Ormai per tutti questi anni vi siete abituati a vedervi. Per forza! Ogni tanto dovete specchiarvi e spero che non vi spaventate più. Forse neanche ci fate caso! Vi do un buon consiglio, da u buon amico. Non domandare mai, e dico mai, allo specchio chi è più il bello/a del reame:

       Specchio, specchio delle mie brame. Chi è più il bello del reame? [38]

      Questa sfida potrebbe essere per voi un shock irrecuperabile! Trauma, e non lo so cosa potrebbe succedervi. Sicuramente niente di buono vedendovi nell’ultimo posto della lista. Non preoccupatevi della vostra brutta bellezza! Non preoccupatevi della vostra bella bruttezza!

       Queste persone a me, personalmente, piace osservarle quando sono in vacanza sulla spiaggia. Passano come fosse niente, sembra tutto normale. Con un corpo così? Non hanno vergogna? Si vede che già si sono abituati e accettati. Sembra impossibile! Da un altro lato sembra giusto, la spiaggia è per tutti! Non soltanto per i belli come noi. Guardando li mi sento abbastanza soddisfatto. Dio ti ringrazio che non sono come loro! L’altra cosa che mi sorprende ancora di più è che tanti di loro sono sposati. Hanno figli. Com’è possibile? Come mai? Strano!? Ma è così! Sembra impossibile. Ma no! Sembrano felici. Ridono. Incredibile! In questa situazione ridere?! I corpi come balene e ridono? Le gambe storte e ridono? Cosa c’è da ridere? Spiegatemelo?! Loro sono contenti. Perché?

       Quante persone non sopportano un piccolissimo brufolo sul naso, un po’ di pancia o cellulite. Qua invece cosa vedo? I cosiddetti « brutti » sono contenti. Questa situazione mi fa pensare! Fanno finta o stanno bene? Come si può spiegare questa cosa?

      Primo, è questione di gusti.

      Secondo - il modo di vedere si cambia dal punto di sedere.

      Io guardo dal mio, e loro guardano dal loro e così via, tutti guardiamo dai nostri punti di vista. Niente è uguale. Brutto e bello è una cosa relativa. Questo che per me è bello, non deve per forza essere bello per gli altri e viceversa. Bello e brutto è un gusto personale!

       Tutti noi conosciamo la fiaba di Andersen, « Brutto anatroccolo » in cui il brutto anatroccolo, diverso dagli altri, è fermamente convinto di essere, per l’appunto, brutto, e comprende solo alla fine della storia di non essere un’anatra malriuscita bensì un cigno. Qualcuno potrebbe dire: Meglio tardi che mai! Un meccanismo non molto differente da quello che si attiva in molte persone che, per le motivazioni più varie, hanno imparato a vedersi brutte e come tali si comportano, sminuendo i propri pregi e rinforzando sempre di più l’immagine svalutante che hanno di loro stesse [39] . Spesso, quasi sempre succede che la società aiuta loro nella perdita di autostima. Questo atteggiamento si chiama: Sindrome del brutto anatroccolo! Sappiamo che in realtà lui non era anatroccolo ma cigno. Sappiamo anche che in realtà non era brutto, anzi era bello. Allora perché era considerato brutto?

      Era diverso da loro e la sua diversità era considerata come bruttezza. Però come sappiamo non era brutto anzi era più bello degli altri, ammirato dagli altri. Da loro però era considerato brutto.

      Spesso nella società dove viviamo incontriamo atteggiamento simile. Funziona più o meno così. Sono le persone che si considerano brutte perché sono rifiutate ed etichettate dagli altri come tale. Noi, non posso dire tutti, abbiamo la tendenza di trovare qualcuno più debole e più brutto di noi. In questo modo ci sentiamo migliori.

      Appello caldissimo! A tutti così detti brutti! Non dovete preoccuparvi se gli altri vi considerano brutti perché la vostra bellezza o bruttezza non dipende da loro. Vi garantisco che anche loro non piacciono a tutti. Dovete sapere, e questo è sicuro 100%, che per essere amati e felici non serve tutto il mondo intero. Non a tutti dovete piacere. Questo non è il vostro problema ma degli altri.

       Adesso ascoltate bene! Per essere amato e felice basta soltanto, ripeto, basta soltanto una persona alla quale vi piacete. Sapete quanti abitanti ci sono nel mondo? Più o meno 7,3 miliardi. 3,64 miliardi di donne. 3,7 miliardi di uomini. Pensate che tra tutti questi uomini e donne non si trova uno o una alla quale voi piacete? Sembra impossibile! Scelta è grandissima. Avete capito? Se vi troverete una persona giusta, garantisco, siete a posto! Per questa persona siete belli/e. Potete essere il più felici del mondo. Basta una persona che vi ama!

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