Conferenze tenute a Firenze nel 1896. Various

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Conferenze tenute a Firenze nel 1896 - Various

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della parola imaginazione si adopera adesso la parola suggestione, ma in fondo la cosa rimane la stessa. Anche oggi come allora sono le donne isteriche e gli uomini nervosi che presentano con maggiore facilità i fenomeni dell'ipnotismo, con effetti più intensi e più meravigliosi.

      Dopo Mesmer il magnetismo trovò qualche applicazione nella medicina, perchè fu provato che per mezzo della imaginazione l'uomo può cadere in uno stato di sonno morboso chiamato ipnotismo nel quale è meno sensibile al dolore. Ma in che modo diminuisca la sensibilità nell'ipnotismo e come si estrinsechi la suggestione non si è ancora venuti in chiaro. Nè dobbiamo maravigliarcene troppo perchè anche del sonno naturale si ignora il meccanismo, e stiamo raccogliendo le prime pietre che serviranno a gettare le fondamenta per una fisiologia del sonno che forse si scriverà nel secolo venturo.

      Oggi non vi è più chi cerchi la causa del sonno naturale fuori delle cause comuni alla vita: ma dei fenomeni più rari e più complessi che formano l'ipnotismo si cerca tuttora, e si cercherà sempre dai profani alla scienza, una causa fuori del naturale. Fino a che durerà l'ignoranza e il misticismo, dureranno pure le scienze occulte. Anche questo era già scritto nella relazione presentata al Re Luigi XXI:

      L'homme saisit, quitte, reprend l'erreur qui le flatte. Il est des erreurs qui seront éternellement chers à l'humanité.

      Questa relazione stampata in ventimila esemplari, fu mandata dal Governo in tutte le città della Francia.

      Ma il pubblico non aveva capito il fondo scientifico della quistione, quella parte della fisiologia e della patologia del sistema nervoso; essa manterrà immortale il nome di Mesmer.

      E nelle strade di Parigi si continuò a cantare la canzone sull'aria di Grégoire.[34]

      Que le charlatan Mesmer,

      Avec un autre frater,

      Guérisse mainte femelle;

      Qu'il en tourne la cervelle,

      En les tâtant ne sais où,

      C'est fou,

      Très-fou,

      Et je n'y crois pas du tout;

      Mais je pense qu'il magnétise

      Par la sottise.

      XIII

      Questo po' di schizzo non riproduce il vero se non vi do mio malgrado qualche pennellata un po' più scura.

      Il magnetismo è scienza e filosofia ed è pure danaro. Il lato suo per così dire industriale è stato anzi quello che ha prevalso, perchè fino dal principio il magnetismo animale fu inventato collo scopo pratico di curare e guarire le malattie. Due sono i segni caratteristici della lotta che Mesmer sostenne a Vienna e Parigi.

      Il primo è il disprezzo che egli affettatamente ostentava contro la scienza ufficiale.

      Il secondo, la tendenza sua a sostituire le esperienze con delle dichiarazioni fatte dagli ammalati e dai medici per provare l'esistenza del magnetismo animale.

      Non direi tutta la verità se tacessi che Mesmer era un po' ciarlatano.

      La paura che egli aveva degli uomini di scienza fu tale che Mesmer rifiutò un'offerta cospicua fattagli da Maurepas in nome del Re. Luigi XVI offrì a Mesmer nientemeno che una pensione vitalizia di 20.000 lire l'anno, e 10.000 lire per l'alloggio, purchè tre uomini di scienza scelti dal Re potessero assistere alle sue esperienze. Mesmer rifiutò.[35] Più tardi se ne pentì e chiese umilmente come ricompensa nazionale un grande castello nei dintorni di Parigi con tutto il territorio che vi era attorno. Avutone un rifiuto disse che abbandonava la Francia al flagello dei suoi mali e si recò ai bagni di Spa. Avendo saputo che il suo discepolo Deslon continuava le cure col magnetismo ritornò in fretta a Parigi. I suoi ammiratori festeggiarono con entusiasmo il ritorno del Maestro, e costituirono la Società dell'Armonia che aveva per scopo di sviluppare e diffondere la dottrina del magnetismo. Per far parte della Società dell'Armonia si dovevano pagare cento luigi. Ciò malgrado si trovarono subito trecento membri che regalarono a Mesmer 400.000 lire nette e lo proclamarono benefattore dell'umanità.[36]

      Gli ammiratori di Mesmer erano talmente entusiasti del magnetismo che passavano alle vie di fatto contro coloro che lo negavano. Il celebre chimico Berthollet raccontò che alcuni i quali sostenevano Mesmer tentarono di strangolarlo in un angolo sotto i portici del Palais Royal, perchè gli era scappato detto innocentemente di avere assistito alle scene del magnetismo e che a lui parevano poco dimostrative.[37]

      Mesmer faceva dei contratti coi suoi allievi per insegnare loro il magnetismo. Oltre i 300 membri della Società dell'Armonia, molti erano già andati prima a Parigi da molte città della Francia e anche dall'Italia.

      Il dottor Grand-Champ di Lione pubblicò il suo diploma di adepte o allievo di Mesmer.

      L'articolo 1.º di questa convenzione diceva:

      Il sottoscritto non potrà fare alcun allievo, nè trasmettere direttamente o indirettamente a chiunque possa essere, nè tutte, nè la minima parte delle cognizioni relative sotto qualunque siasi punto di vista alla scoperta del magnetismo animale, senza il permesso segnato da Mesmer.

      Art. 3.º – Non potrà senza il suo consenso espresso per iscritto fare delle cure in pubblico o raccogliere degli ammalati per curarli in comune col metodo del magnetismo, ma sarà a lui solo permesso di vedere e trattare privatamente dei malati in modo isolato.

      Nella Società dell'Armonia non tardò a manifestarsi il malumore contro Mesmer, perchè egli teneva a bada i Soci, e non insegnava loro il segreto. Un motto celebre di Doppet che corse in un baleno per la bocca di tutti i parigini gettò il ridicolo sulla Società dell'Armonia e questa in breve si sfasciò. Ecco il tratto di spirito che ferì Mesmer in modo irreparabile: Ceux qui savent le secret en doutent plus que ceux qui l'ignorent.

      XIV

      Il 14 luglio 1789 cadde la Bastiglia e con essa finì pure la moda del magnetismo animale. Bailly, il celebre relatore contro Mesmer, che era già deputato di Parigi, fu improvvisamente nominato Maire di questa città.

      Fu lui che andato a pregare il re Luigi XVI di farsi vedere a Parigi nel portargli le chiavi della città, pronunciò davanti al trono il motto celebre “che il popolo aveva riconquistato il suo re„.

      Dopo due anni di sindacato,[38] dopo che l'assemblea nazionale aveva deciso che il busto di Bailly fosse messo nella sala delle adunanze, chiamato a deporre come testimonio nel processo che si faceva alla regina Maria Antonietta, Bailly comprese subito che un uragano si addensava sopra il suo capo. Avrebbe potuto fuggire e scampar il grave pericolo, ma non volle.

      Quando gli domandarono se conosceva l'accusata: oh sì che la conosco, rispose umilmente; e salutò con rispetto la regina. Dopo, protestò contro le accuse e le imputazioni odiose fatte contro di lei. In quell'istante cessò di essere testimonio agli occhi del tribunale e lo si trattò come un accusato.

      La colpa che gli attribuivano era di aver aiutato la fuga della famiglia reale da Parigi.

      Bailly che fu prima l'idolo del popolo, abbandonato da tutti, fu con voto unanime condannato alla decapitazione.

      Era presente a questo processo come testimonio quel Coffinal tristamente famoso che un anno dopo condannava a morte Lavoisier, il creatore della chimica moderna, pronunciando contro di lui, che era innocente,

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<p>34</p>

Choix des Mémoires secrets pour servir à l'Histoire de la République des Lettres depuis l'année 1762 jusque 1785, pag. 265.

<p>35</p>

F. Arago, Notices biographiques. œuvres complètes. Tome II, Bailly, pag. 291.

<p>36</p>

Lettre de M. le Marquis de Puysegur, membre de la Société de l'Harmonie, à M. Bergasse, 24 juin 1784, Paris.

<p>37</p>

Arago, Opera citata, pag. 290.

<p>38</p>

Morand, Le magnétisme animal. Paris, 1889, pag. 40.