Sovrana, Rivale, Esiliata . Морган Райс

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Sovrana, Rivale, Esiliata  - Морган Райс Di Corone e di Gloria

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(Libro #4)

      DESIDERATA (Libro #5)

      PROMESSA (Libro #6)

      SPOSA (Libro #7)

      TROVATA (Libro #8)

      RISORTA (Libro #9)

      BRAMATA (Libro #10)

      PRESCELTA (Libro #11)

      OSSESSIONATA (Libro #12)

      

      Copyright © 2017 by Morgan Rice. All rights reserved. Except as permitted under the U.S. Copyright Act of 1976, no part of this publication may be reproduced, distributed or transmitted in any form or by any means, or stored in a database or retrieval system, without the prior permission of the author. This ebookis licensed for your personal enjoyment only. This ebookmaynotbe re-sold or given away to other people. If you would like to share this book with another person, please purchase an additional copy for each recipient. If you’re reading this book and did not purchase it, or it was not purchased for your use only, then please return it and purchase your own copy. Thank you for respecting the hard work of this author. This is a work of fiction. Names, characters, businesses, organizations, places, events, and incidents either are the product of the author’s imagination or are used fictionally. Any resemblance to actual persons, living or dead, is entirely coincidental.

      Jacket image Copyright Leafsomen, used under license from istock.com.

      INDICE

       CAPITOLO UNO

       CAPITOLO DUE

       CAPITOLO TRE

       CAPITOLO QUATTRO

       CAPITOLO CINQUE

       CAPITOLO SEI

       CAPITOLO SETTE

       CAPITOLO OTTO

       CAPITOLO NOVE

       CAPITOLO DIECI

       CAPITOLO UNDICI

       CAPITOLO DODICI

       CAPITOLO TREDICI

       CAPITOLO QUATTORDICI

       CAPITOLO QUINDICI

       CAPITOLO SEDICI

       CAPITOLO DICIASSETTE

       CAPITOLO DICIOTTO

       CAPITOLO DICIANNOVE

       CAPITOLO VENTI

       CAPITOLO VENTUNO

       CAPITOLO VENTIDUE

       CAPITOLO VENTITRÉ

       CAPITOLO VENTIQUATTRO

       CAPITOLO VENTICINQUE

      Dedicato al ricordo di Rebekah Barrett.

      Un’anima meravigliosa e adorabile la cui vita su questa terra è stata troppo breve, e a pieno titolo una vera guerriera. Che il Signore possa assicurare pace a lei come anche all’anima di Shania ea quella della tua splendida madre, Rhonda.

      CAPITOLO UNO

      Irrien amava la gioia della battaglia, l’emozione data dalla consapevolezza che lui era più forte del suo avversario. Ma vedere ciò che restava dopo la sua conquista era ancora meglio.

      Avanzava tra le rovine di Delo osservando i saccheggi, udendo le grida dei deboli mentre i suoi uomini uccidevano e rubavano, stupravano e picchiavano. File di nuovi schiavi camminavano incatenati verso il porto, mentre in una delle piazze era già sorto un mercato di beni trafugati e paesani catturati. Si sforzò di ignorare il dolore alla spalla mentre camminava. I suoi uomini non potevano vederlo debole.

      Così tanta parte della città era distrutta ormai, ma ad Irrien non importava. Ciò che era rotto poteva essere ricostruito con tutti gli schiavi al lavoro sotto i colpi di frusta. Poteva essere ricostruito nella forma che lui voleva.

      Ovviamente c’erano altri che avevano le loro richieste. Al momento lo seguivano come squali dietro una scia di sangue: guerrieri, sacerdoti e altri ancora. C’erano i rappresentanti delle altre Pietre di Cadipolvere che discutevano sui ruoli che i loro capi avrebbero potuto ricoprire nel saccheggio. C’erano mercanti intenzionati ad offrire le tariffe più vantaggiose per trasportare i beni rubati da Irrien nella terra della polvere eterna.

      Per lo più Irrien li ignorava, ma loro continuavano a presentarsi.

      “Prima Pietra,” disse una figura. Indossava la tunica di un sacerdote, completa di una cintura di piccole ossa oltre a simboli sacri intrecciati alla sua barba con un filo d’argento. Un amuleto fatto con pietre insanguinate indicava che si trattava di uno dei pezzi grossi del suo ordine.

      “Cos’è che vuoi, santità?” chiese Irrien. Si strofinò con noncuranza la spalla mentre parlava, sperando che nessuno ne intuisse il motivo.

      Il sacerdote allargò le braccia: aveva le mani ricoperte di tatuaggi rappresentanti rune che danzavano a ogni movimento delle sue dita.

      “Non si tratta di quello che voglio, ma di ciò che gli dei richiedono. Ci hanno dato la vittoria. È il momento

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