Riflessioni In Versi. Juan Moisés De La Serna

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Riflessioni In Versi - Juan Moisés De La Serna

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segue il suo corso

      ciò non lo ha alterato.

      Un vento invidioso soffiò

      con forza trascinò

      fuori dall’acqua le foglie

      e il loro viaggio finì.

      In un campo ammucchiate

      le piccole foglie rimasero

      il fiume seguì il suo corso

      e non lo udirono mai più.

      Il viaggio delle foglie

      era arrivato alla fine

      lì accanto a molte altre

      sono rimaste a vivere.

      Ora non vedono il fiume

      né conosceranno il mare

      così accade nella vita

      quando un piano non riesce.

      AMORE

      8. UNA SPIAGGIA DESERTA

      Una mattina d’inverno

      la spiaggia era vuota

      non c’era niente

      solo la sabbia.

      Improvvisamente qualcosa in lontananza

      si vedeva avvicinarsi

      due bambini arrivano di corsa

      con il loro papà e la loro mamma.

      Arrivano ben coperti

      e iniziano a togliersi

      la sciarpa, il cappotto

      e anche le scarpe.

      La mamma che li ha visti

      allarmata ha detto loro

      «Piccoli fa freddo

      e l’acqua è molto fredda.»

      Ma loro non la ascoltano nemmeno

      vogliono solo bagnarsi

      in quell’acqua serena

      e giocare con la sabbia.

      La giornata è deliziosa

      un po’ di sole

      i più piccoli si divertono

      e lì hanno corso molto.

      Il tempo è passato

      e devono andarsene

      la spiaggia resta deserta

      nessuno passeggerà.

      Quella sabbia vuota

      quella vicino al mare

      quella che bacia quell’onda

      sola non vuole restare.

      Le piace che i piccoli

      corrano lì

      sentire le loro risate, le loro urla

      e che si sentano felici.

      La spiaggia è vuota

      ma presto finirà

      il tempo di questo freddo

      in cui nessuno ci andrà.

      Forse qualche tempesta

      ancora arriverà

      e il freddo e la pioggia

      renderanno il posto diverso.

      Poi il tempo cambierà

      o almeno questo si spera

      quando di nuovo il sole

      tutta la sabbia riscalderà.

      E si calmi l’ampio mare

      e tornino i gabbiani

      sulla sabbia per giocare

      con quelle conchiglie che sono rotte.

      Quelle che la tempesta ha portato

      e nella sabbia rimasero

      lo stesso di quei tronchi

      che le onde trascinarono.

      In inverno quella spiaggia

      molto si è trasformata

      non ci sembra più la stessa

      quando abbiamo passeggiato.

      Ma presto finirà

      arriveranno le persone

      a quella spiaggia e piena

      di bagnanti sarà.

      Di asciugamani e ombrelloni

      di piccoli che corrono in giro

      di risate e qualche grido

      di molti bambini che giocano.

      La spiaggia non è vuota

      il bel tempo è arrivato

      oggi tutti ci sono andati

      la spiaggia si è già riempita.

      AMORE

      9. PER UNA VIA PERDUTA

      Per una strada perduta

      un giorno mi trovai

      guardando dappertutto

      in un angolo lo trovai.

      C’erano molti fiori

      e per questo mi avvicinai

      i colori che avevano

      quel giorno ammirai.

      Un angolo molto gradevole

      su una panchina mi sedetti

      contemplandolo in silenzio

      un bel po’ di tempo trascorsi lì.

      Il giardino era carino

      mai visto niente di simile

      con le sue piccole siepi verdi

      e fiorito senza eguali.

      Chi se ne sarebbe occupato?

      Non ebbi mai modo di saperlo

      ma era un artista

      si vedeva.

      Con le sue mani ha seminato

      quelle siepi fiorite

      con il suo lavoro ottenne

      alcuni colori carini.

      Un paesaggio da sogno

      che davanti a me si mostrava

      con una visione senza proprietario

      chiunque la contemplava.

      Era uno di quei posti

      dove ti devi fermare

      guardali molto lentamente

      invitano a meditare.

      Il silenzio che c’era

      poteva farti sognare

      con un mondo diverso

      da quello che c’è in città.

      Il traffico non si udiva

      nulla rompeva la pace

      anche gli uccelli lì

      si fermavano per riposare.

      Colombe in un angolo

      all’ombra si spostavano

      ma in silenzio restavano

      e nessun rumore facevano.

      Sembrava

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