Cuori Infuriati. Amy Blankenship
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Читать онлайн книгу Cuori Infuriati - Amy Blankenship страница 11
In quel momento stava accadendo di tutto e Kyoko guardava il gruppo combattere contro un grande sciame di demoni. Creature volanti attaccarono Toya con movimenti troppo veloci da seguire, fornendo al demone mammut un varco per attaccare. Toya fu gettato a terra solo per rialzarsi e finirci di nuovo.
Kyoko puntò la balestra, con l’intenzione di aiutarli più che poteva, quando qualcosa attirò la sua attenzione, bloccando i suoi movimenti. Un’aura luminosa la circondò, respingendo Kamui come se fosse stato lanciato da qualcuno. Era così lucente che Kyoko chiuse gli occhi e si riparò con il braccio per non essere accecata.
Toya vide la sfera di luce scendere su Kyoko. Il cuore gli batteva nel petto… la sua attenzione era puntata su di lei invece che sulla lotta con il demone quando si alzò da terra ancora una volta.
Aprendo gli occhi, Kyoko rimase a bocca aperta quando vide un uomo proprio davanti a sé. Era bello… con le ali lucenti… proprio come nei libri di letteratura a scuola. Chiunque avrebbe detto che era un angelo. Ma quell’uomo non era affatto un angelo… lei lo sentiva. Tese la corda della sua balestra e una freccia eterea si formò mentre ricordava la storia del bellissimo angelo cacciato dal cielo perché era cattivo.
Kyoko inquadrò il proprio obiettivo mentre lo guardava negli occhi, ma non riuscì a colpirlo. Come poteva danneggiare qualcosa di così prezioso? Aveva lunghi capelli bianchi che gli svolazzavano intorno, non aveva mai visto niente di così bello in vita sua. La creatura le si avvicinò lentamente, sussurrando parole che lei non riusciva a capire.
Suki e Shinbe avevano spazzato via quasi tutti gli spiriti volanti e corsero ad aiutare Toya con il demone infuriato che lo stava sbattendo a terra perché si era distratto dalla lotta. Era impegnato a cercare di vedere cosa stesse succedendo a Kyoko.
Suki estrasse la sua arma e squarciò la guancia del demone, ottenendo la sua attenzione. Shinbe la prese proprio mentre il demone attaccava, sollevando detriti quando i suoi artigli mancarono il colpo e graffiarono il terreno. Urlò a Toya: «Tu va’ ad aiutare Kyoko! Ci occuperemo noi di questo essere!».
Toya corse verso la luce, vedendo l’immagine di un uomo con le ali fluttuanti davanti a Kyoko all’interno della barriera. Corse verso di loro ma la barriera lo respinse come aveva fatto con Kamui. Piccoli fulmini di colore nero gli sfrigolavano sulla pelle. Volando all’indietro, atterrò con un rumore di ossa rotte. Rimase lì per un momento, stordito, e cercò di riprendere fiato.
Kamui si trovava dall’altra parte della sfera, lanciando freneticamente ogni incantesimo che potesse destabilizzare la barriera, ma non funzionava. Ringhiò per la frustrazione, mentre cercava ancora di violare lo scudo e raggiungere Kyoko. Congiungendo le mani davanti a sé, lanciò il suo incantesimo più potente, ma lo vide riflettere contro la barriera e tornare indietro, facendolo slittare sull’erba in preda alla rabbia.
Kyoko stava cercando di colpire la figura di fronte a lei. Lo sentiva sussurrare incantesimi e provava una strana sensazione nel petto. Non era doloroso… ma… sembrava che stesse per scoppiare. Non era dolore… era un sentimento d’amore. Era ancora abbastanza lucida da provare paura allo stesso tempo.
Cercò di fare un passo indietro mentre lui si avvicinava ancora di più e, in quel momento, capì esattamente cosa le stesse facendo. Quel demone malizioso la stava ammaliando… e adesso era troppo tardi. Kyoko sbatté le palpebre lentamente. Sentiva la schiacciante sensazione di essere innamorata. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per quella persona, ma non sapeva chi fosse quella persona. Chi amava così tanto da provare dolore?
Sentì la terra tremarle sotto i piedi e cominciò a sprofondare in un vuoto proprio mentre il demone attraente giungeva ad un soffio da lei. Le labbra setose sfiorarono le sue e il mondo divenne buio.
Hyakuhei guardò attraverso lo specchio e osservò l’incantesimo che veniva lanciato su Kyoko. Sapeva che, quando si sarebbe svegliata, avrebbe amato la persona che si sarebbe trovata davanti. I suoi occhi brillavano di una debole luce color cremisi mentre apriva un portale sotto la sfera protettiva in cui l’aveva intrappolata ed iniziò ad attirarla verso di sé.
«Sì, vieni da me. Sono io colui che ami veramente.». I suoi pensieri divennero distorti e sentiva che lei stava finalmente tornando a casa. «Com’è giusto che sia.» sussurrò.
Yuuhi osservava Hyakuhei senza che un acenno di emozione attraversasse il suo pallido, giovane volto. «Non verrà perché Toya la fermerà.».
Gli occhi di Hyakuhei si strinsero sul ragazzo prima di voltarsi di nuovo verso lo specchio.
Toya si fermò sopra la sfera protettiva che teneva Kyoko lontana da lui. Con il corpo tremante per la paura e la rabbia, raccolse i propri poteri di guardiano e li inviò ai pugnali gemelli.
«Non la porterai via da me!». I suoi occhi divennero immediatamente argento fuso appena i suoi poteri affiorarono, emanando un’onda d’urto che gli fece svolazzare selvaggiamente i capelli e vestiti per l’esplosione. Tenendo insieme i pugnali gemelli, le lame incrociate divennero di un blu elettrico quando il Tenshi baciò Kyoko.
Il demone alzò lo sguardo proprio mentre Toya scendeva. In un lampo, lo scudo protettivo scomparve e le lame entrarono in contatto con il Tenshi, uccidendolo all’istante.
Toya raggiunse Kyoko e la afferrò per la vita, tirandola fuori dal vuoto che si era creato sotto di lei. Saltò proprio quando il grosso demone contro cui stavano combattendo Suki e Shinbe cercò di attaccarlo di nuovo.
Vedendo che Kyoko era incosciente, e non sapendo che cosa le avesse fatto il demone alato, Toya era furioso. Alzando il pugnale di fuoco con un ringhio, sentì aumentare il calore nel proprio sangue guardiano e lo lanciò contro i demoni che avanzavano, riducendoli in mille pezzi.
Yuuhi allontanò lo specchio delle anime da Hyakuhei, che aveva distolto lo sguardo per la delusione.
La voce di Hyakuhei rimase calma, «Non importa, l’incantesimo durerà solo un paio d’ore, dal momento che il Tenshi è stato ucciso.». Non aveva alcun rimpianto perché avrebbe avuto altre possibilità per catturare la sacerdotessa. Aprì il palmo della mano, rivelando i piccoli frammenti di cristallo che l’avrebbero condotta da lui. «Lei verrà da me.» disse con voce seducente mentre Yuuhi guardava di nuovo nello specchio.
Toya era così sconvolto da non accorgersi nemmeno che le nuvole nere erano scomparse e il sole splendeva di nuovo. Avvicinò Kyoko in modo che la sua testa gli poggiasse sulla coscia mentre s’inginocchiava. Non vedeva nessuna ferita, ma l’idea che potesse morire lo spaventava terribilmente. Non si curò degli altri che si strinsero intorno a lui.
Kamui gli s’inginocchiò accanto, «Sta bene?» gli chiese, guardando Kyoko con un nodo in gola. «Avrei dovuto proteggerla.» sussurrò, allungando una mano e sfiorandole la guancia con la punta delle dita. «Kyoko, ti prego svegliati… fallo per me. Avanti, perché non ti svegli?». Il tremito nella voce di Kamui spazzò via il senso di colpa che provava per non averla salvata.
Fu Shinbe a rispondere: «Ho riconosciuto il demone che era con lei. Avevo studiato i suoi segreti, un po’ di tempo fa. È un Tenshi. È molto debole negli attacchi fisici e può essere distrutto facilmente. Il suo vero potere è un ingannevole incantesimo d’amore.». Rivolse a Toya la domanda successiva: «Non l’ha baciata, vero?».
Toya annuì, ricordando il lampo di gelosia che lo aveva attraversato quando la bella creatura aveva osato baciare Kyoko.
Shinbe