lui la sera prima, mentre la sua amica era al bar ad aspettare Ian. Avevano parlato del suo soggiorno e del suo lavoro in inglese. Chiaramente, il contesto della loro chiamata non era per nulla professionale. Finché non si fosse spinto oltre avrebbe continuato a conversare con lui.
“Hai intenzione di dimenticare completamente Ian?” chiese, tornando al tema iniziale.
“Ha detto che mi scriverà. Voglio proprio vedere se manterrà la parola”, rispose Emma.
“Ad ogni modo quel tipo mi puzza. Mi sembra piuttosto improbabile che si sia innamorato di te così in fretta. A me la cosa spaventerebbe tanto che scapperei a gambe levate.”
“Non è innamorato, ma ha riconosciuto qualcosa in me. Beh, cambiamo discorso. È pazzesca la piega che ha preso questo viaggio di lavoro… la mia vita non scorre più come un fiume lungo e tranquillo. Sono successe più cose in due giorni che in tre mesi!”
CAPITOLO 6 – BRUTTO RICORDO
Charlotte aprì la porta della sala ricevimenti dell’hotel. Vide rapidamente la sua amica Emma, che fissava il suo flute di champagne con l’aria completamente persa. Era arrivata pochi minuti prima di lei. Charlotte prediligeva sempre un’entrata appariscente. L’esuberanza di voler attirare l’attenzione su di lei faceva parte del suo temperamento. Capiva che la sua amica avrebbe preferito essere altrove piuttosto che a quel ricevimento mondano dove tutti erano lì per mettersi in mostra e farsi conoscere.
“Dieci centesimi per i suoi pensieri, signora”, rise Charlotte quando le fu vicina, imitando un vecchio accento francese.
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