L'Allenatore Di Calcio. Marco Bruno

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L'Allenatore Di Calcio - Marco Bruno

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invece di dire "hai sbagliato a fare questo".

      La comunicazione in cifre

      Il 70% della nostra vita lo passiamo a comunicare verbalmente. Questo tempo è così ripartito:

      per ascoltare          45%

      per parlare             30%

      per leggere            15%

      per scrivere           10%

      

      di ciò che leggiamo il 10%

      di ciò che ascoltiamo il 20%

      di ciò che osserviamo il 30%

      di ciò che ascoltiamo e osserviamo il 50%

      di ciò che diciamo il 80%

      di ciò che spieghiamo il 90%

      

      a  sentire il 50% di ciò che si dice;

      ad ascoltare il 50% di ciò che si sente (solo il 25%);

      a comprendere il 50% di ciò che ascoltiamo (solo il 12,5%);

      a credere il 50% di ciò che comprendiamo (solo il 6,25%);

      a ricordare il 50% di ciò che crediamo (solo il 3,125%).

Quante volte abbiamo parlato a lungo con i nostri atleti?Cosa è rimasto delle nostre parole?il 3,125% !!!!!!!!!!Tutto il resto viene dimenticato

      Allenare significa comunicare. Alcuni parlano ma comunicano poco e stentano ad entrare in relazione, altri invece, parlano troppo e lasciano poco tempo all’ascolto.

      Ogni insegnante deve tener sempre presente l’importanza della sequenza:

ASCOLTO = DIMENTICOVEDO = RICORDOESEGUO = IMPARO

      

      L'allenatore deve essere molto abile ed attento nelle partite d’allenamento. La partita d’allenamento rappresenta il culmine della seduta, lo sviluppo finale di una buona azione di gioco di squadra. Le tecniche e gli esercizi a piccoli gruppi sono come pezzi di un mosaico ed insegnare a metterli in pratica durante la partita è come cercare di completare il mosaico. Aspettarsi che quei pezzi vadano da soli al loro posto, è eccessivo ottimismo. Per ottenere soddisfacenti e utili risultati, conviene stabilire:

      – cosa insegnare;

      – dove insegnare;

      – come insegnare.

      1) :

      bisogna dedicarsi principalmente ad obiettivi rivolti al miglioramento del gioco di squadra.

      Difesa: ridurre tempo e spazio; contrastare e coprire; difesa in massa.

      Attacco: creazione e sfruttamento di spazi; passaggi e movimenti; attacco in massa.

      Questo indipendentemente da una strategia di gioco. Ogni giocatore deve apprendere a comportarsi efficacemente in ogni situazione

      Abituare i giocatori ad effettuare il giusto calcolo:

      – tra sicurezza e rischio;

      – delle possibilità; saper scegliere ed eseguire ciò che riesce meglio in una particolare situazione. (scelta migliore)

      2) :

      i giocatori devono esercitarsi a realizzare azioni di gioco in ogni parte del campo. I miglioramenti del gioco di squadra in attacco dovrebbero ottenersi a partire dalla tre quarti difensiva del campo, allo stesso modo il miglioramento del sistema difensivo dovrebbe ottenersi partendo dalla tre quarti d’attacco. Ritengo che sia opportuno effettuare esercitazioni situazionali nelle diverse zone del campo ossia nelle zone dove vogliamo che questi comportamenti vengano eseguiti realmente in partita.

      3) : i metodi che stanno alla base dell'insegnamento, sono:

      – controllo del gioco (es. se una squadra deve allenarsi a creare spazi sulla fascia centrale del campo allora l'allenamento deve limitarsi a quella zona);

      – condizioni di gioco (es. se ci si deve concentrare sul passaggio veloce bisogna imporre il gioco di prima, ove possibile, e comunque un continuo movimento senza palla in anticipo sulla decisione del compagno per potergli dare la soluzione di passaggio ancora prima che riceva palla. Se si richiede uno scatto sull'appoggio bisogna imporre che il giocatore debba superare di corsa il compagno al quale ha passato la palla);

      – bloccare il gioco. E' un metodo per dimostrare ai giocatori i vantaggi e gli svantaggi delle loro posizioni.

      A questo proposito è necessario che:

      a) sia fissato un segnale noto a tutti per bloccare il gioco (es. due colpi di fischietto, ma su questo punto sono convinto che il segnale debba essere necessariamente visivo in quanto in partita l’allenatore non può utilizzare il fischietto e quindi I giocatori devono riconoscere visivamente una situazione commune a tutti in modo che nel riconoscerla, tutti si comportino come stabilito in allenamento);

      b) i giocatori si fermino per non alterare la situazione di gioco che si vuole correggere (conviene fermare il gioco per porre l’accento il tema trattato, ma non per trattare temi diversi).

      – correggere e riprovare: dopo avere fermato il gioco è importante fare riprovare nel modo corretto quello che è stato fatto nel modo sbagliato.

      – pensare ad alta voce: si tratta di un metodo mediante il quale l'allenatore pensa ad alta voce al posto del giocatore, anticipando le sue azioni. Questo metodo si usa spesso per rendere più efficace la ripetizione correttiva.

      L’ALLENAMENTO E LA CRESCITA

      Mediante l’allenamento si persegue il miglioramento delle capacità motorie. Alcune capacità possono essere allenate e migliorate altre possono essere educate e trasformate. Abbiamo già detto che non è possibile intervenire su una sola di esse senza influenzare positivamente o negativamente le altre. Nei giochi sportivi è significativa l'influenza delle varie capacità sull'efficacia del gesto sportivo, questo fatto ha prodotto la nozione di "regime di manifestazione". Il regime di manifestazione rappresenta il modo di manifestarsi di una capacità motoria (es. la resistenza in regime di velocità; la velocità in regime di forza), rappresenta anche il modo di manifestarsi nella mescolanza dei fattori dell'allenamento (es. la preparazione fisica nel regime tecnico, la preparazione tecnica nel regime tattico).

      Le componenti della preparazione fisico-motoria sono:

      – la preparazione fisica generale

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