Svolte Nel Tempo. Guido Pagliarino

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Svolte Nel Tempo - Guido Pagliarino

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della Terra, un altro cosmo dove sussisteva un’Alter Terra nazista invece del nostro mondo; e in questo caso, in certo modo, sarebbe stato vero quanto aveva temuto Margherita: la causa sarebbe stata la nave stessa.

      Se ne era discusso.

      Valerio aveva detto a un certo punto: “Supponiamo una pluralità incommensurabile d’universi ciascuno avente a base della sua nascita una singola decisione; ad esempio, un cosmo deriva dalla mia risoluzione d’andare in un certo luogo dove m’aspetta un incidente che m’uccide, mentre se non ci vado, io resto vivo e quell’universo non sorge; ebbene, come storico e come filosofo mi domando se la molteplicità di cosmi resti solo ipotetica e sia reale sempre e solo un unico universo originato, via, via, dalle decisioni veramente prese e dai fatti realmente accaduti, oppure se gli universi paralleli ci siano realmente tutti e, in particolare, se ogni persona si trovi a vivere in molti di essi, cioè a essere un io per ogni possibile scelta di vita sua o di altri e per ogni avvenimento influente, e dunque ella esista su ogni Terra e Alter Terra e Altra Terra ancora e così via. Ciascuno di questi fatti o decisioni crea un nuovo, reale universo oppure no? Per quanto riguarda noi, in questo mondo nazista, ci sono pure i nostri alter ego?”

      Era intervenuto l’antropologo Jan Kubrich: “Vediamo se ho capito bene, Valerio: ad esempio, in un caso cade sulla testa d’un passante da un davanzale un vaso di fiori e lo uccide, quella persona muore e basta e non c’è un altro universo in cui ella invece non sia colpita e resti viva e questa seconda possibilità resta dunque meramente ipotetica; nell’altro caso invece, ci sono due paralleli cosmi concreti, dove rispettivamente il vaso cade e non cade, e la persona realmente muore in uno e resta viva nell’altro. È così?”

      â€œSì. Adesso traccio due semplici grafici, Jan”. Valerio s’era approssimato al computer più vicino e aveva elettronicamente disegnato un paio di schemi nell'aria, poi aveva detto a tutti: “Rappresentando con la linea continua le situazioni realmente in essere e con quella tratteggiata quelle solo ipotetiche e non realizzatesi, e semplificando al massimo, ci si può chiedere se sarebbe così, come in questo schema A

      oppure così, come nel seguente schema B

      e andando, a titolo d’esempio, al mio caso personale, ci si può domandare se ci sia solo il Valerio Faro che vi sta parlando, lungo la linea continua dello schema A, cioè un me stesso esistente sopra questa reale e unica Alter Terra nazista, oppure se ce ne sia anche un altro sulla nostra Terra non nazista, vale a dire, andando al grafico B, se ci sia un Valerio Faro vivente contemporaneamente lungo due linee continue parallele: un me stesso sulla Terra e un altro su Alter Terra. Nel caso che io esista soltanto su Alter Terra, cioè se è vero il grafico A, la Terra che noi conosciamo non esiste più, essa cioè è solo idealmente collocabile su di una linea tratteggiata del medesimo grafico A, una linea ormai ipotetica, divenuta inesistente”.

      Gli era arrivato dalla comandante: “I due Valerio Faro, o le due Margherita Ferraris, e così via per ognuno di noi, potrebbero però non essere, in questo momento, su due linee continue secondo lo schema B, ma sopra una linea continua secondo il grafico A, cioè su quella linea che nello stesso grafico rappresenta la Terra nazista; in altre parole, tu e io qui sul sigaro e Valerio e Margherita numero 2 giù nel mondo: entrambi sulla stessa Alter Terra, e così pure potrebbe esserci un doppio su Alter Terra per ciascuno degli altri”.

      Aveva considerato lui: “…e io ti complico ulteriormente le cose: potrebbe essersi verificato uno sdoppiamento del sigaro con tutti i suoi passeggeri, per cui potrebbe essere tornata una nave 22 sulla nostra Terra parallelamente all’arrivo su Alter Terra di questa nave 22 su cui siamo noi ora, anzi di questa alter nave 22; e in tale caso, i Valerio Faro, per restare a me solo, potrebbero essere non due, uno sulla Terra e uno su Alter Terra, ma addirittura tre, due qui e uno sulla nostra Terra. Se invece non ci sono universi paralleli, cioè se si esclude del tutto lo schema B e s'accetta per vero solo quello A, c’è la possibilità che io sia il solo Valerio Faro, Margherita Ferraris la sola Margherita Ferraris eccetera: la possibilità, si badi, non la certezza, restando pur sempre viva l’altra ipotesi che quegl’inopportuni di Valerio Faro numero 2, di Margherita Ferraris numero 2 e di un alter ego per ciascuno di noi ci siano anch’essi, da qualche parte là sotto”.

      â€œC'è da perderci la testa, Valerio”.

      â€œSì, Margherita, ma resta il fatto che è logico scommettere sul caso a noi meno sfavorevole, quello delle strade storiche immaginarie ai lati di un’unica via reale come nello schema A, stando al quale hanno senso il ragionare sull’essere e il predisporre azioni per mutare le cose; nell’altro caso no, perché tutto il possibile vi è realizzato, procede realmente nel tempo lungo un numero incalcolabile di strade per innumerevoli bivi”.

      â€œTrascuriamo l’idea che, eventualmente, su questa Alter Terra ci siano un Alter Valerio, una Alter Margherita e così via”, aveva detto la comandante, “e concentriamoci su qualcosa di positivo: se noi siamo ora sulla linea continua del grafico A, dove la Terra è divenuta per un incidente nel passato l'Alter Terra nazista, e se dunque non ci sono universi paralleli, noi possiamo riportare le cose in pristino!”

      Silenzio.

      â€œSissignori, andando nell’unico passato e operando per far divenire tratteggiato, cioè solo più ipotetico, il tratto continuo nazista, e facendo tornare invece continuo, cioè reale, quello che, dopo la svolta nel tempo, è divenuto tratteggiato, cioè quel mondo democratico che noi conosciamo e che al momento non c’è più ma bisogna ripristinare”.

      Aveva interloquito per prima la ricercatrice Anna Mancuso, rivolta al proprio direttore e amico professor Faro: “Purtroppo, Valerio, io temo che non sarà mai possibile stabilire con certezza se sia vero lo schema A oppure quello B. Se ci fossero, per malaugurata ipotesi, reali universi paralleli come nello schema B, pur andando noi nel passato ed eliminando la causa della svolta nel tempo, sarebbe possibile che questa Alter Terra nazista non venisse affatto meno, ma semplicemente che noi, a quel punto, si saltasse in un universo dove il nazismo non ha vinto e dove noi ritroveremmo, nell’anno 2133, la nostra società lasciata partendo per 2A Centauri; noi non ci accorgeremmo della sussistenza di Alter Terra e del fatto d’esser semplicemente tornati lungo il parallelo binario dove c’è la nostra Terra”.

      Valerio: “Sì, sono d’accordo, Anna; tutto sommato è una questione di mera fede, un po' come per la scelta che fanno tutti più o meno inconsapevolmente, noi scienziati compresi, d'essere nel mondo e non di essere un mondo. Non è infatti possibile dimostrare che il solipsismo sia vero o falso”.

      â€œIl solips...che?” aveva chiesto l’ittiologo Elio Pratt, più preparato in discipline scientifiche che in materie umanistiche.

      Gli aveva risposto: “Il solipsismo, parola che deriva dai termini latini 'solus', cioè solo, e 'ipse' cioè stesso, e che significa 'solo sé stesso' è in sostanza l'idea metafisica che tutto ciò che esiste sia creato dalla coscienza della persona e non sia oggettivo. Per esempio, se fosse vera la tesi solipsista, io mi troverei, soltanto, nella mente del singolo che adesso mi sta ascoltando, non sarei un Valerio Faro effettivo; e ovviamente, per me sareste voi i prodotti della mia mente, voi non sareste oggettivi, solo io esisterei realmente e, per così dire, vi creerei nella mia interiorità. Fatto è che è impossibile dimostrare sperimentalmente vero o falso il solipsismo, o al contrario dimostrare vera o falsa la realtà del

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