Un Gregario Solo Al Comando!. E. T. Palwin
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«Finalmente, caro» sussurra sarcastico. «Il nostro numero 40 si è svegliato? Ma sia chiaro, dev'essere pronto alla battaglia.»
Ancora frastornato, si scusa per il contrattempo e lo rassicura che sarà giù in breve. Rimasto solo inizia a prepararsi, ma quel numero lo inquieta, così dalla valigia grande tira fuori un libretto dal titolo “Numerologia onirica”. Contestualizzati i particolari del sogno ne determina il significato: morte in strada!
Alza gli occhi al cielo ripensando agli avvenimenti delle ultime settimane. In particolare alle ultime 24 ore. Sotto sotto è sempre stato consapevole della verità intorno a sé, distogliendo semmai lo sguardo. Ora che non ha più niente, che non ha più nessuno, ed è soltanto pieno di rimorsi e di rimpianti, non può fingere. Gli resta di sperare un'unica cosa nella vita, ma per assurdo è la speranza di morire! Userà questa volontà distruttiva, che già gli avviluppa il cuore e l'anima, per raggiungerla. Anche se il solo pensiero è pazzesco, sente che Marilisa realmente lo aspetta. È deciso: s'ucciderà com'è nato e cresciuto, in sella alla bicicletta, durante la corsa, in strada. Sì 40, morte in strada! Hanno parlato fin troppo chiaro sogno, numero e cabala.
9. Morte in strada!
8:03 am.
Albergo Great Bull, Torino.
Sala Ristorante "La Smeralda".
«Ragazzi è previsto tempo pessimo» afferma Max, facendo spallucce a chi lo fissa perplesso. «Si era parlato d'anticipare la partenza, ma sponsor e diretta TV...»
«Figuriamoci. Hanno voluto farti un favore Marcelo!» affonda il colpo Gianni, alzando la voce, affinché possano sentirlo anche i dirigenti, seduti in fondo. «Altrimenti ti saresti svegliato con noi in Francia!»
Ridono tutti, ma non se ne cura. Accenna un sorriso artefatto e manda giù il primo nutrimento di giornata. Non vuole attirare l'attenzione. Nottetempo si è trasformato in un kamikaze che porta dentro al cuore un germoglio di morte, in forma di fiore di ciliegio selvatico del Giappone, proprio della tokubetsu kōgeki tai, unità di attacco speciale che, durante la seconda guerra mondiale, ha fatto conoscere al mondo lo spirito eroico dei piloti suicida nipponici.
9:57 am.
Diretta TV, Regia Sportiva Europea.
Programma: GiroInGiro.
Conduttore in studio, Gennaro Rossato: «Signore e signori rieccoci. Manca poco al via. Dal centro meteo c'è un importante aggiornamento: il grosso del fronte fortemente instabile, dopo essere transitato sull'Austria, dove si sono registrati gravi danni, e aver lambito la Svizzera, sembra possa abbattersi sui corridori fin dai primi chilometri. Se così fosse, visto che la perturbazione è destinata ad attraversare Piemonte e Liguria, in direzione della Costa Azzurra, potrebbe accompagnarli fino al traguardo in terra francese. Sigla, poi i commenti al via imminente.»
Sigla del Gran Giro d'Europa. Durata: 30 secondi.
«Siamo tornati! Sono tutti sulla linea di partenza ed ecco che inizia la tappa inaugurale. Un fiume di biciclette in questa prima fase, per fortuna asciutta, aspettando che il gruppo si allunghi. Possiamo distinguere, già in testa, gli uomini della Wè Wènt Wèll con la loro divisa giallo evidenziatore; affiancati dai rossi della spagnola Ojos Lindos, capitanati dall'intramontabile Mario Grezzana con i suoi 30 anni; i biancocelesti del Team Astrale, con l'amatissimo e due volte campione Thomas Evilthoon; i greci in giallorosso della Geia Sas, che quest'anno puntano al titolo con il super favorito Tommy Croisette; e via via tutti gli altri. Prevedendo un inizio tranquillo, almeno fino a Cuneo, nelle due ore successive parleremo dei 350 concorrenti, 10 per team. Vi ricordo che il percorso odierno prevede l'insidioso Colle della Lombardia, e allora già oggi potremo conoscere lo stato di forma e le reali ambizioni dei vari capitani. Data la presenza di questa prima importante salita, la velocità media prevista al traguardo è di 37 kmh, ovviamente meteo permettendo. Ebbene carissimi telespettatori, come ripetiamo da un ventennio a questa parte: il battesimo di fuoco del Gran Giro d'Europa è iniziato! Linea alla regia per una breve pausa pubblicitaria. Grazie.»
10:49 am.
Ad altezza Racconigi (Cuneo).
37 km dal via, gruppo allungato.
Radiofrequenza Team Astrale.
Comunicazione: "da" e "verso" i 10 componenti della squadra.
«Ottimo ragazzi, siamo in testa mentre il gruppo continua ad allungarsi. Occhi aperti, la pioggia è imminente. Gianni dai pure il cambio a Marcelo, in pratica sta tirando dalla partenza. A turno gli altri faranno lo stesso con te. Thomas tu no. Fatti portare e come stabilito farai la tua parte nel finale. Andrea, Eric e Mirko dalle vostre telecamere vedo che non state tenendo la ruota di Davide. Restate più vicini per ottimizzare la scia.»
«Max forse l'ARV del mio casco ha un guasto. Qui la velocità continua a salire! Segna 51 kmh con la media a 45,3. Adesso la massima è 51,6!»
«Leon dammi un attimo, controllo su ADSS.»
«Mentre verifichi ti dico che gli altri dati sono in ordine. Vedo i parametri vitali, la mappa percorso e l'altimetrica, la pressione dei tubolari, lo stato freni, rapporti di cambio, insomma tutto. O il sensore del tachimetro è rotto o siamo vicini al traguardo e tra poco facciamo la volata per vedere chi vince!»
Dall'ammiraglia: 90 secondi di silenzio. Frattanto, arrancando dietro a Toro Kamikaze, anche gli altri notano lo stesso dato sul loro ARV (Visore Realtà Aumentata). Nella ePrixus del Team Astrale, proprio come per le altre vetture di supporto, in coda all'esile serpentone di biciclette che si estende per circa 500 metri, sul sedile posteriore, il direttore interroga febbrilmente lo schermo touch di ADSS (Sistema di Acquisizione, Diagnosi e Strategia).
«Leon il tuo ARV non ha problemi. Idem per il sensore della velocità» lo avvisa Procopio a controlli ultimati. «La telemetria dei tuoi compagni registra gli stessi valori.»
«Ma allora perché stiamo correndo così?» si chiedono tutti, più o meno simultaneamente, eccezion fatta per il capitano e il vecchio gregario.
«Co sto ritmo no reggere fino a fine!» esclama Evilthoon.
«Marcelo, ADSS descrive un aumento progressivo della tua andatura. Tra l'altro il vento è girato a favore. La perturbazione che si avvicina spinge l'aria alle vostre spalle.»
Nessuna risposta.
«Non tagli più l'aria di chi ti segue. Puoi rallentare?»
Niente, non risponde.
«Stanchi inutilmente gli altri, devi ridurre l'andatura! Mi senti?»
Il silenzio radio persiste.
«Gianni affiancalo. Avrà la radio spenta.»
Quest'ultimo esegue l'ordine. L'osserva, poi riporta: «Max, sul casco la spia della trasmittente è accesa.»
«Ma non risponde. Avrà un guasto agli auricolari o a qualcosa d'altro. Avvisalo del problema. Digli di accodarsi. Intanto preparo un casco funzionante, così lo sostituiamo al volo.»
Secondo copione lo affianca e grida: «Marcelo, Max chiede di aspettare!»
Per