La sua compagna vergine. Grace Goodwin

Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу La sua compagna vergine - Grace Goodwin страница 5

La sua compagna vergine - Grace Goodwin Programma Spose Interstellari

Скачать книгу

      “Signorina Lopez, io non sono un dottore.”

      “Lexi, ti prego.”

      “Lexi, ti è mai passato per la mente che forse eri frigida con gli altri uomini solo perché loro non erano il compagno perfetto per te? Perché non erano degli Everian?”

      Riflettei. A lungo. Era la verità? Poteva essere la verità? Il mio corpo stava aspettando un alieno? Quel diciassette percento del mio DNA mi impediva di provare attrazione per gli umani?

      Sentii una fitta di dolore nel petto. Ah, eccola di nuovo. La speranza. Forse, dopotutto, non ero difettosa. Forse ero una ragazza aliena a cui semplicemente i maschi della Terra non piacevano. Quel pensiero mi fece rabbrividire. Era peggio? Essere frigida? O non essere un'umana? E i miei genitori?

      Se uno di loro era come meglio, non c’era da meravigliarsi che fossi figlia unica. Non erano mai stati i tipi che fanno di tutto per ficcarsi in camera. Erano sempre stati più che gentili l’uno con l’altra. Ma la passione? No. Più che altro, erano come migliori amici.

      D’improvviso vidi tutta la mia vita che si contorceva nella mia mente. Mia madre. Aveva un marchio come il mio, sulla schiena. Quando io ero nata, era già avanti con l’età, aveva quasi quarant’anni quando si era sposata con papà. Era come me? Aveva rinunciato a trovare la passione?

      Porca puttana. Anche mia madre era in parte aliena?

      Prima che potessi elaborare una cosa del genere, la custode aveva ricominciato a parlare.

      “Il tuo test è stato uno dei più brevi di sempre. Questo perché sei stata immediatamente abbinata a Everis e, a causa del tuo livello di esperienza sessuale, non vogliono che tu abbia nessun preconcetto riguardo quanto accadrà con il tuo compagno sessualmente parlando. Non c’è niente che non va in te. Il tuo abbinamento è perfetto al novantanove percento.”

      Mi guardò attentamente e io le sorrisi. Preconcetti? Del tipo? Dovevo far finta di non avere idea di cosa sarebbe successo? Che non avevo mai visto un porno? Che non avevo mai provato a sentire qualcosa?

      Ma, lo stesso, un abbinamento perfetto al novantanove percento sembrava veramente, veramente buono.

      “Va bene.” Non sapevo cos’altro dire. Ero stata abbinata, da qualche parte c’era un uomo per me. Un abbinamento quasi perfetto. Non avevo nient’altro da dirle. Il mio compagno avrebbe scoperto presto se ero difettosa o no

      “Va bene?” ripeté lei. Annuii. “Ottimo. Per il verbale, dì il tuo nome.”

      Mi schiarii la gola. “Alexis Lopez.”

      “Sei legalmente sposata?”

      “No.”

      “Figli?” Quando la guardai, lei disse: “Lo so. Una vergine con dei figli… ma devo chiedertelo. È per il verbale. Tu sei un caso speciale.”

      “No. Non sono la Vergine Maria. Non ho figli.”

      “Accetti l’abbinamento fatto per te dal Programma Spose Interstellari?”

      Volevo lasciare la Terra e andare su Everis? Da un uomo che mi voleva pura e candida come la neve? Che mi avrebbe adorata?

      “Sì. Lo accetto.”

      “Eccellente.” La custode passò il dito sul tablet.

      “Grazie, Lexi. Accettando l’abbinamento, ora non sei più una cittadina della Terra. Or sei una sposa di Everis. Siccome Everis ha dei protocolli particolari, non verrai trasferita immediatamente. Verrai trasferita insieme ad altre due donne, anche loro abbinate. Credo che una si stia sottoponendo ai test proprio in questo momento. Quando avrete finito, allora vi incontrerete. Una volta che Everis ci ha avrà inviato le coordinate della Pietra Miliare, ritornerai qui per essere trasferita.”

      Si alzò e si infilò il tablet sotto il braccio.

      “Seguimi, andiamo a controllare le altre.”

      Seguii la custode lungo un corridoio fortemente illuminato. Il pavimento freddo mi fece venir voglia di chiederle un paio di ciabatte. Sentii delle voci femminili attutite da una porta chiusa che la custode aprì senza bussare.

      “Anche tu hai la voglia?”

      Sentii questa domanda, mentre seguivo la Custode Egara dentro la stanza, allungando una mano dietro la schiena per chiudermi la vestaglia ed evitare di andare in giro mezza nuda. La stanza era una sala riunioni con tanto di tavolo e sedie. C’erano due donne. Indossavano una vestaglia identica alla mia. Mi guardarono.

      “Sei qui!”

      Balzarono in piedi e mi si fecero incontro sorridendo. Le loro personalità affabili e i loro occhi luminosi mi aiutarono a calmarmi. La loro eccitazione era sorprendente, ma mi faceva piacere sapere che non avevano la minima paura.

      “Io sono Katie, e lei e Dani.”

      “Lexi”

      “Anche a te hanno chiesto della voglia?” mi chiese Katie. Era alta e magra, con il seno perfetto e i fianchi formosi. I capelli castani le arrivavano a metà della schiena. Il trucco le contornava perfettamente un paio di occhi blu che sembravano troppo grandi per il suo visino. Assomigliava a quelle ragazze che alle superiori mi prendevano in giro per le mie curve, ma il suo sorriso era amichevole, per niente maligno.

      Espira. Non mi ero nemmeno accorta di star trattenendo il respiro. “Allora non sono solo io? E chi lo sapeva che eravamo tutte aliene?”

      Si mise tutte e due a ridere.

      “Siamo state abbinate tutte a Everis.” Dani tornò a sedersi, trascinandomi per il posto per farmi sedere di fianco a lei. Era completamente diversa da Katie, sembrava una gazzella. Dani aveva i capelli biondissimi e raccolti in una coda di cavallo. C’era qualcosa di grazioso in lei, come se fosse una ballerina. Era snella - fianchi stretti e seno piccolo. Era piccola e sembrava fragile, ma il suo sguardo non conosceva paura. Katie andò a sedersi alla mia sinistra e io mi sedetti in mezzo allo loro, io, con la mia pelle più scura, i capelli neri e le mie curve. Ed eravamo in parte aliene? Tutte e tre?

      “Anche voi siete vergini?” chiesi. Volevo sapere che se la mancanza di libido fosse una cosa solo mio o se quanto suggerito dalla custode fosse vera. E se veramente la mancanza di interesse negli uomini ce l’avevo scritta nel DNA? Quando anche le altre due annuirono, qualcosa di orribile cominciò a disfarsi nel mio petto. “Quindi nessuno vi ha mai sconvolte? Non vi siete mai sentite attratte da un uomo?”

      “Non io.” Dani distolse lo sguardo e Katie arrossì.

      “Uhm, no. Vergini, vergini dappertutto.” Katie si scostò una lunga ciocca di capelli dietro l’orecchio. “Non pensate sia strano? Tre vergini con una strana voglia che vengono spedite su un pianeta alieno? Mi sembra di essere una vergine sacrificale. Mi sento come se ci metteranno in fila e ci faranno marciare dentro a un vulcano.” La sua risate era fragile, non completamente divertita.

      “Il mio abbinamento è del novantanove percento,” ammisi, stranamente orgogliosa di questo fatto. “Sarò anche un agnello sacrificale, ma almeno ho trovato l’uomo perfetto per

Скачать книгу