Il Libro di Urantia. Urantia Foundation

Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Il Libro di Urantia - Urantia Foundation страница 63

Автор:
Серия:
Издательство:
Il Libro di Urantia - Urantia Foundation

Скачать книгу

(58.3) Il Padre Universale non fa mai nulla che causi successivamente dispiacere o rimpianto, ma le creature dotate di volontà progettate e fatte dalle sue personalità Creatrici negli universi esterni, con le loro scelte infelici provocano talvolta sentimenti di dispiacere divino nelle personalità dei loro genitori Creatori. Ma benché il Padre non commetta errori, non abbia rimpianti né provi dolore, è un essere che nutre un affetto paterno. Il suo cuore è senza dubbio rattristato quando i suoi figli non riescono a raggiungere i livelli spirituali che sarebbero capaci di conseguire con l’assistenza che è stata così generosamente fornita dai piani di realizzazione spirituale e dal programma d’ascensione dei mortali degli universi.

      4:3.6 (58.4) La bontà infinita del Padre oltrepassa la comprensione della mente finita del tempo. Per tale ragione deve sempre essere offerto un contrasto di raffronto con il male (non con il peccato) per l’efficace esposizione di tutti gli aspetti della bontà relativa. La perfezione della bontà divina può essere distinta dall’imperfetta capacità di percezione dei mortali solamente perché è in posizione antitetica all’imperfezione relativa delle relazioni del tempo e della materia nei movimenti dello spazio.

      4:3.7 (58.5) Il carattere di Dio è infinitamente superumano. Una tale natura di divinità deve quindi essere personalizzata, come nei Figli divini, prima che possa almeno essere compresa per fede dalla mente finita dell’uomo.

      4:4.1 (58.6) Dio è l’unico essere stazionario, contenuto in se stesso ed immutabile dell’intero universo degli universi, non avendo né esteriorità, né al di là, né passato, né futuro. Dio è energia intenzionale (spirito creatore) e volontà assoluta, e queste qualità sono autoesistenti ed universali.

      4:4.2 (58.7) Poiché Dio esiste da se stesso, è assolutamente indipendente. L’identità stessa di Dio è contraria al cambiamento. “Io, il Signore, non muto.” Dio è immutabile; ma solo dopo aver conseguito lo status del Paradiso voi potrete appena cominciare a capire in quale modo Dio possa passare dalla semplicità alla complessità, dall’identità alla variazione, dalla quiete al movimento, dall’infinito al finito, dal divino all’umano, e dall’unità alla dualità e alla triunità. E Dio può modificare in tal modo le manifestazioni della sua assolutezza perché l’immutabilità divina non implica immobilità. Dio ha volontà — egli è volontà.

      4:4.3 (58.8) Dio è l’essere di autodeterminazione assoluta. Non vi sono limiti alle sue reazioni nell’universo se non quelli che s’impone da se stesso, ed i suoi atti di libero arbitrio sono condizionati soltanto da quelle qualità divine e da quegli attributi perfetti che sono le caratteristiche proprie della sua natura eterna. Quindi Dio è collegato all’universo come essere di bontà finale con l’aggiunta di una libera volontà d’infinità creatrice.

      4:4.4 (58.9) Il Padre-Assoluto è il creatore del perfetto universo centrale ed è il Padre di tutti gli altri Creatori. Dio condivide con gli uomini e con altri esseri la personalità, la bontà e numerose altre caratteristiche, ma l’infinità della volontà appartiene soltanto a lui. Dio è limitato nei suoi atti creativi solo dai sentimenti della sua natura eterna e dai precetti della sua saggezza infinita. Dio sceglie personalmente soltanto ciò che è infinitamente perfetto; da qui la perfezione superna dell’universo centrale; e benché i Figli Creatori partecipino pienamente della sua divinità ed anche di certi aspetti della sua assolutezza, non sono completamente limitati da quella finalità di saggezza che dirige l’infinità di volontà del Padre. Di conseguenza, nei Figli dell’ordine dei Micael la libera volontà creatrice diviene ancora più attiva, totalmente divina e quasi ultima, se non assoluta. Il Padre è infinito ed eterno, ma negare la possibilità della sua volontaria autolimitazione equivarrebbe a negare il concetto stesso dell’assolutezza della sua volontà.

      4:4.5 (59.1) L’assolutezza di Dio pervade tutti e sette i livelli della realtà universale. E la totalità di questa natura assoluta è sottomessa alla relazione tra il Creatore e la sua famiglia universale di creature. La precisione può caratterizzare la giustizia trinitaria nell’universo degli universi, ma in tutte le sue vaste relazioni familiari con le creature del tempo il Dio degli universi è governato dal sentimento divino. In primo ed in ultimo luogo — eternamente — il Dio infinito è un Padre. Tra tutti i titoli possibili con cui potrebbe essere appropriatamente conosciuto, io ho ricevuto l’ordine di descrivere il Dio di tutta la creazione come il Padre Universale.

      4:4.6 (59.2) In Dio il Padre gli atti di libero arbitrio non sono governati dal potere né sono guidati dal solo intelletto. La personalità divina è definita come costituita da spirito e manifestante se stessa agli universi come amore. Di conseguenza, in tutte le sue relazioni personali con le personalità delle creature degli universi, la Prima Sorgente e Centro è sempre ed uniformemente un Padre amorevole. Dio è un Padre nel senso più elevato del termine. Egli è eternamente motivato dall’idealismo perfetto dell’amore divino, e tale affettuosa natura trova la sua più forte espressione e la sua più grande soddisfazione nell’amare e nell’essere amato.

      4:4.7 (59.3) Nella scienza Dio è la Causa Prima; nella religione è il Padre universale ed amorevole; nella filosofia è l’unico essere esistente da se stesso, non dipendente da nessun altro essere per la sua esistenza, ma che beneficamente conferisce realtà d’esistenza a tutte le cose e a tutti gli altri esseri. Ma ci vuole la rivelazione per mostrare che la Causa Prima della scienza e l’Unità autoesistente della filosofia sono il Dio della religione, pieno di misericordia e di bontà ed impegnato a determinare la sopravvivenza eterna dei suoi figli terreni.

      4:4.8 (59.4) Noi ricerchiamo insistentemente il concetto dell’Infinito, ma adoriamo l’idea-esperienza di Dio, la nostra capacità di afferrare in ogni luogo ed in ogni momento i fattori di personalità e di divinità del nostro concetto più elevato della Deità.

      4:4.9 (59.5) La coscienza di una vita umana vittoriosa sulla terra nasce da quella fede di una creatura che osa sfidare ogni ricorrente episodio dell’esistenza, quando si trova di fronte al terribile spettacolo delle limitazioni umane, con la ferma dichiarazione: anche se io non riesco a fare questo, vive in me uno che può farlo e lo farà, una frazione del Padre-Assoluto dell’universo degli universi. Ed è questa “la vittoria che trionfa sul mondo, la vostra fede stessa”.

      4:5.1 (59.6) La tradizione religiosa è la storia imperfettamente conservata delle esperienze degli uomini che conoscevano Dio nelle epoche passate. Ma tali testimonianze non sono degne di fede come guide per una vita religiosa o come fonte d’informazione veritiera sul Padre Universale. Queste antiche credenze sono state invariabilmente alterate dal fatto che gli uomini primitivi erano dei creatori di miti.

      4:5.2 (60.1) Una delle più grandi fonti di confusione su Urantia riguardo la natura di Dio proviene dal fatto che i vostri libri sacri non sono riusciti a distinguere chiaramente tra le personalità della Trinità del Paradiso né tra la Deità del Paradiso ed i creatori ed amministratori degli universi locali. Durante le passate dispensazioni di parziale comprensione, i vostri sacerdoti ed i vostri profeti non sono riusciti a distinguere chiaramente tra Principi Planetari, Sovrani di Sistemi, Padri di Costellazioni, Figli Creatori, Capi di Superuniversi, l’Essere Supremo ed il Padre Universale. Molti messaggi di personalità subordinate, come i Portatori di Vita e vari ordini di angeli, sono stati presentati nei vostri scritti come provenienti da Dio stesso. Il pensiero religioso urantiano confonde ancora le personalità associate della Deità con il Padre Universale stesso, cosicché sono tutti inclusi sotto un’unica denominazione.

      4:5.3 (60.2) Gli abitanti di Urantia continuano a subire l’influenza di concetti primitivi su Dio. Gli dei che s’infuriano nella tempesta, che scuotono la terra nella loro collera ed abbattono gli uomini nella loro ira, che infliggono i loro giudizi di malcontento con periodi di carestia e d’inondazione — questi

Скачать книгу