Il Libro di Urantia. Urantia Foundation

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Il Libro di Urantia - Urantia Foundation

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Quindi, nella vostra esperienza religiosa pratica, è irrilevante se nel rivolgere le vostre suppliche voi visualizzate il Figlio Creatore del vostro universo locale o il Figlio Eterno al centro di tutte le cose.

      7:3.4 (84.4) L’azione selettiva del circuito di gravità spirituale potrebbe essere paragonata alle funzioni dei circuiti nervosi del corpo umano materiale. Le sensazioni viaggiano verso l’interno lungo la rete nervosa. Alcune sono trattenute dai centri spinali automatici inferiori, che reagiscono; altre giungono ai centri meno automatici, ma educati dall’abitudine, del cervello inferiore; mentre i messaggi vitali più importanti in arrivo sono proiettati come un lampo da questi centri subordinati e sono immediatamente registrati nei livelli superiori della coscienza umana.

      7:3.5 (84.5) Ma quanto è più perfetta la splendida tecnica del mondo spirituale! Se nella vostra coscienza ha origine qualcosa che è ricco di valore spirituale supremo, una volta che voi l’avete espresso, nessun potere nell’universo può impedire che sia proiettato come un lampo direttamente alla Personalità Spirituale Assoluta di tutta la creazione.

      7:3.6 (84.6) Al contrario, se le vostre suppliche sono puramente materiali e totalmente egocentriche, non esiste alcun piano che consenta a queste preghiere indegne d’inserirsi nel circuito spirituale del Figlio Eterno. Il contenuto di ogni domanda non “dettata dallo spirito” non può trovare posto nel circuito spirituale universale. Le richieste puramente egoiste e materiali cadono nel nulla, non ascendono ai circuiti dei veri valori spirituali. Queste parole sono come “ottoni che risuonano e cembali che tintinnano”.

      7:3.7 (85.1) È il pensiero motivante, il contenuto spirituale, che convalida la supplica umana. Le parole sono prive di valore.

      7:4.1 (85.2) Il Figlio Eterno è in collegamento perenne con il Padre nella riuscita della prosecuzione del piano divino di progresso, il piano universale per la creazione, l’evoluzione, l’ascensione e la perfezione delle creature dotate di volontà. E, quanto a fedeltà divina, il Figlio è l’eterno uguale del Padre.

      7:4.2 (85.3) Il Padre ed il Figlio sono come uno nella formulazione e nella prosecuzione di questo gigantesco piano di compimento destinato a far progredire gli esseri materiali del tempo sino alla perfezione dell’eternità. Questo progetto di elevazione spirituale delle anime ascendenti dello spazio è una creazione congiunta del Padre e del Figlio, i quali sono impegnati, con la collaborazione dello Spirito Infinito, a portare a compimento insieme il loro proposito divino.

      7:4.3 (85.4) Questo piano divino di raggiungimento della perfezione comprende tre iniziative distinte, benché meravigliosamente correlate, di avventure universali:

      7:4.4 (85.5) 1. Il piano di compimento progressivo. Questo è il piano del Padre Universale di ascensione per evoluzione, un programma che il Figlio Eterno accettò senza riserve quando convenne con la proposta del Padre: “Facciamo le creature mortali a nostra propria immagine”. Questo provvedimento per l’elevazione delle creature del tempo comporta, da parte del Padre, il conferimento degli Aggiustatori di Pensiero e la donazione delle prerogative della personalità alle creature materiali.

      7:4.5 (85.6) 2. Il piano di conferimento. Il piano universale successivo è la grande impresa del Figlio Eterno e dei suoi Figli coordinati di rivelare il Padre. Questa è la proposta del Figlio Eterno che consiste nel conferimento dei Figli di Dio alle creazioni evoluzionarie affinché personalizzandosi ed attuandosi in esse incarnino e rendano reali l’amore del Padre e la misericordia del Figlio alle creature di tutti gli universi. Come parte del piano di conferimento e come aspetto temporaneo di questo ministero d’amore, i Figli del Paradiso agiscono per riabilitare ciò che la volontà fuorviata delle creature ha posto in pericolo spirituale. In ogni momento ed in ogni luogo in cui si verifichi un ritardo nell’esecuzione del piano di compimento, se per caso una ribellione viene a danneggiare od a complicare questa impresa, allora entrano immediatamente in azione i provvedimenti del piano di conferimento. I Figli del Paradiso sono impegnati e pronti ad operare come riparatori, recandosi nei regni stessi della ribellione per ristabilirvi lo status spirituale delle sfere. Ed un simile eroico servizio è stato compiuto da un Figlio Creatore coordinato su Urantia in connessione con la sua carriera di conferimento esperienziale per acquisire la sovranità.

      7:4.6 (85.7) 3. Il piano del ministero della misericordia. Quando il piano di conseguimento ed il piano di conferimento furono formulati e proclamati, lo Spirito Infinito, da solo e da se stesso, progettò e mise in esecuzione la straordinaria impresa universale del ministero della misericordia. Questo è il servizio tanto essenziale all’efficace funzionamento pratico di entrambe le imprese di conseguimento e conferimento, e tutte le personalità spirituali della Terza Sorgente e Centro condividono lo spirito del ministero misericordioso che fa tanto parte della natura della Terza Persona della Deità. Non soltanto nella creazione, ma anche nell’amministrazione lo Spirito Infinito opera veramente e letteralmente come esecutore congiunto del Padre e del Figlio.

      7:4.7 (86.1) Il Figlio Eterno è l’amministratore fiduciario personale, il divino custode, del piano universale del Padre per l’ascensione delle creature. Dopo aver promulgato il comandamento universale: “Siate perfetti, così come io sono perfetto”, il Padre affidò l’esecuzione di questa grandiosa impresa al Figlio Eterno. Ed il Figlio Eterno condivide la progressione di questa iniziativa superna col suo coordinato divino, lo Spirito Infinito. In tal modo le Deità collaborano efficacemente nell’opera di creazione, di controllo, di evoluzione, di rivelazione e di ministero — e, se necessario, di restaurazione e di riabilitazione.

      7:5.1 (86.2) Il Figlio Eterno si è unito senza riserve al Padre Universale nel diffondere a tutta la creazione la straordinaria ingiunzione: “Siate perfetti come vostro Padre in Havona è perfetto.” E sempre, da allora, questo invito-comando ha motivato tutti i piani di sopravvivenza ed i progetti di conferimento del Figlio Eterno e della sua vasta famiglia di Figli coordinati ed associati. Ed in questi stessi conferimenti i Figli di Dio sono diventati per tutte le creature evoluzionarie “la via, la verità e la vita”.

      7:5.2 (86.3) Il Figlio Eterno non può stabilire un contatto diretto con gli esseri umani come fa il Padre per mezzo del dono degli Aggiustatori di Pensiero prepersonali, ma il Figlio Eterno si avvicina alle personalità create mediante una serie di gradazioni discendenti di filiazione divina, fino a mettersi in condizione di stare in presenza degli uomini e, talvolta, come uomo egli stesso.

      7:5.3 (86.4) La natura puramente personale del Figlio Eterno non può frammentarsi. Il Figlio Eterno esercita il suo ministero come influenza spirituale o come persona, mai in altro modo. Per il Figlio è impossibile divenire una parte dell’esperienza di una creatura nel senso in cui vi partecipa il Padre-Aggiustatore, ma il Figlio Eterno compensa questa limitazione con la tecnica del conferimento. Ciò che l’esperienza delle entità frammentate significa per il Padre Universale, le esperienze d’incarnazione dei Figli del Paradiso significano per il Figlio Eterno.

      7:5.4 (86.5) Il Figlio Eterno non giunge all’uomo mortale come la volontà divina, l’Aggiustatore di Pensiero che dimora nella mente umana, ma il Figlio Eterno è venuto all’uomo mortale su Urantia quando la personalità divina di suo Figlio, Micael di Nebadon, si è incarnata nella natura umana di Gesù di Nazaret. Per condividere l’esperienza delle personalità create, i Figli Paradisiaci di Dio devono assumere la stessa natura di tali creature ed incarnare la loro divina personalità come effettive creature essi stessi. L’incarnazione, il segreto di Sonarington, è la tecnica del Figlio per sfuggire ai legami dell’assolutismo della personalità, che altrimenti lo vincolerebbero totalmente.

      7:5.5 (86.6) Molto, moltissimo tempo fa, il Figlio Eterno conferì se stesso a ciascuno dei circuiti della creazione centrale per illuminare

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