Tornanti. Pamela Fagan Hutchins

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Tornanti - Pamela Fagan Hutchins

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cintura. «Cosa?»

      «Solo chiacchiere e niente fatti», minimizzò Trish.

      Patrick prese le redini di Duke.

      Perry saltò a terra. «Hanno spaventato Duke.» Non disse quanto avessero spaventato lui.

      «Avete parlato con loro?» Gli occhi di Patrick fissarono quelli di Perry, sapendo bene quale dei suoi figli aveva più probabilità di rivelare informazioni.

      «No. Ma volevano sapere dove stavamo andando.»

      «Glielo avete detto?»

      «No.»

      «Bene.»

      Si diressero verso il retro del trailer. I tre rimasero in silenzio mentre appendevano i finimenti e le selle, e facevano salire i cavalli. La paura di Perry iniziò a calare. Il solo fatto di stare con suo padre lo faceva sentire al sicuro. Si guardò intorno. Non aveva mai visto le montagne da quel lato. La vista ravvicinata di Cloud Peak lo fece sentire vuoto. Dal lato di Buffalo, quella era la vetta più alta. Dalla nuova prospettiva, sembravano denti neri arrabbiati.

      Salirono sul pick-up e Patrick iniziò a guidare lentamente lungo la strada Red Grade.

      Trish disse: «Mi sembrano le Alpi svizzere di Heidi.»

      «Eh?» chiese Perry.

      «Tu conosci il libro di Heidi

      Guardò fuori dal finestrino. Trish amava leggere. Lui lo odiava. La conversazione finì, ma non gli dispiacque. Per mezz’ora la sua mente vagò pensando al calcio, alla pesca, alla caccia al cervo e poi più a niente, mentre passavano davanti ad acquitrini, alci che brucavano piante acquatiche, torrenti, ampi prati dall’erba marrone e qualche casetta di legno qua e là.

      Doveva essersi addormentato, poiché quando aprì gli occhi, Patrick stava svoltando a destra in una strada forestale oltre un torrente.

      Patrick abbassò il finestrino dalla proprio parte. «Parcheggeremo qui vicino e proseguiremo a cavallo.»

      Trish lasciò su il proprio, mentre Perry tirò giù entrambi quelli posteriori. Passarono davanti a un pick-up con un trailer e delle Harley Davidson parcheggiate fuori. I finestrini e gli sportelli del trailer erano oscurati con qualcosa attaccato dall’interno.

      «Sono le stesse motociclette.» Perry arricciò il naso. «C’è uno strano odore.»

      Patrick inclinò la testa verso il finestrino aperto. «Sembra ammoniaca.»

      Trish rabbrividì. «Sono lì dentro. Accampiamoci lontano da loro.»

      Patrick annuì. «Il posto consigliato da Henry è bello lontano.»

      Un miglio più in là, Patrick parcheggiò il pick-up. Cindy, come sempre, stava scalciando nel trailer.

      Patrick dette una botta sul fianco. «Smettila o ti faccio diventare cibo per cani.»

      Perry allungò la mano e accarezzò il collo di Cindy. «Papà, non può farci niente. È nervosa.»

      «Io direi che è impaziente.» Patrick sorrise a suo figlio.

      «Non la venderai davvero per farne cibo per cani, vero?»

      «Probabilmente no.»

      «Papà! Prometti che non lo farai.»

      Patrick strofinò i capelli a spazzola di Perry. «Lo prometto. Anche se è fastidiosa, non la venderò come cibo per cani.»

      Cindy continuò a scalciare finché lo sportello posteriore non venne aperto. Preparare i cavalli richiese più tempo di quanto ce n’era voluto sulla Red Grade. A Cindy fu montata una sella da carico con attaccato l’arco con le frecce; oltre a quello, lei e gli altri cavalli portavano bisacce piene di attrezzature, viveri e indumenti. Ma non tutti gli indumenti. Patrick aveva fatto lasciare a Trish metà dei suoi sul fondo posteriore del pick-up.

      Perry osservò il padre mentre controllava la sua 357 magnum e il suo coltello, poi li infilava rispettivamente nella fondina e nel fodero attorno ai fianchi. «Se andiamo a caccia con l’arco, come mai stai portando tutte quelle armi?»

      «La pistola è per autodifesa. Mentre il coltello è per eviscerare il cervo che prenderemo.» Patrick tirò fuori dalla tasca il suo coltello tascabile con la scritta segaossa. «E questo è il mio coltello multiuso.»

      Perry prese il coltello e lo esaminò mentre suo padre metteva le munizioni in una delle bisacce di Cindy. Quelle calibro 38 special, perché erano più economiche delle calibro 357. Suo padre preferiva le cose a buon mercato. «Posso portarlo io?»

      Patrick scompigliò di nuovo i capelli di Perry. «Questo è per un uomo adulto. Forse Babbo Natale te ne porterà uno per Natale.»

      «Papà, Babbo Natale non esiste.»

      «Io non lo direi tanto forte. Potrebbe sentirti.» Patrick gli fece l’occhiolino. Si diresse verso il pick-up e lo chiuse a chiave, poi andò dal suo cavallo e infilò le chiavi in una tasca esterna della sua bisaccia con la cerniera.

      Reno sembrava cattivo, ma in realtà era molto carino. Suo padre adorava quel cavallo. Il suo amico Henry lo tormentava perché cavalcava un cavallo da tiro nel paese dei veloci cavalli da mandria, allora aveva portato Reno a lezioni di cutting. Ora si vantava di avere il cavallo da cutting più lento del West.

      «Tutti pronti?» chiese Patrick con un tono allegro.

      «Per andare a casa», rispose Trish. «Anche Goldie. L’hai caricata troppo.» Ma salì ugualmente.

      «Mai quanto se ti avessi permesso di portarti tutta quella roba inutile.»

      Perry rispose: «Sono pronto, papà.»

      Patrick si mise di fianco a Duke e allungò una mano. Perry la usò come appoggio per salire in groppa al cavallo. Poi Patrick montò su Reno e prese la lunghina di Cindy. Si mise in cammino, Perry dietro di lui e Trish per ultima. Passarono davanti ad altri pick-up e roulotte parcheggiati lungo la strada, e anche qualche tenda. La gente caricava e scaricava, incordava gli archi e cucinava. Tutti salutavano.

      Con i loro carichi ingombranti, i cavalli ondeggiavano più che camminare. Passò quasi un’ora prima che Patrick dicesse a Perry di iniziare a cercare il posto adatto per accampare. Perry era stanco di cavalcare, ma cercò con attenzione.

      Dopo aver scartato alcuni posti - troppo rocciosi, troppo piccoli, senza un bidone per il fuoco - fermò Duke in una bella radura tra gli alberi, arretrata rispetto al sentiero, con buona erba e un contenitore per il fuoco ben sistemato. «Che ne dici di questo, papà?»

      Trish guidò Goldie al bidone del fuoco. «Sta ancora bruciando. Sembra che qualcuno stesse bruciando della spazzatura.»

      Patrick scosse la testa. Il suo viso era serio e disgustato. «Un buon modo per appiccare un incendio nella foresta, e questo è esattamente il periodo sbagliato dell’anno per farlo. L’intera montagna è secca e a rischio di incendio.»

      «L’erba

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