Il frutto acerbo: Commedia in tre atti. Bracco Roberto

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Il frutto acerbo: Commedia in tre atti - Bracco Roberto

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style="font-size:15px;">      (entra, quasi continuando ad annusare ed estasiandosi.)

Tilde

      Ingordo!

Nino

      Invece, io… mi accontento di quello che trovo.

Tilde

      Ma questo non è trovare: questo è saccheggiare. Starete fresco in avvenire!..

Nino

      Perchè? Mi spaventate.

Tilde

      Quando non sarò più sola, non potrete essere invadente come siete adesso, non potrete dar la scalata alle mie stanze, non potrete cacciare il naso… dove vi pare e piace…

Nino

      Io mi auguro, intanto, che vostro marito non ci venga in campagna.

Tilde

      E in città, non vivo forse con mio marito e con la mia sorellina? Senza contare la zia marchesa che abita nel medesimo palazzo. Addio follie! Addio libertà!

Nino

      No, no, vi prego: non ci voglio pensare!

Tilde

      Saremo obbligati ad amarci con prudenza, con parsimonia…

Nino

      Mi fate venire i nervi, signora Tilde. Tacete!

Tilde

      E poi pretendereste che non vi si chiamasse bébé?

Nino

      (nervosissimo) Sono più uomo di tanti altri e non merito questa offesa! Voi volete tormentarmi… Addio, addio!.. (Si avvia per uscire.)

Tilde

      Ma non siate davvero così bambino quando io tocco un argomento su cui è più che necessario intenderci.

Nino(si ferma.)Tilde

      (rifacendolo) «Sono più uomo di tanti altri»! Se lo siete, mettete i capriccetti da parte e guardate con serietà la situazione in cui ci troviamo. Noi non potremo aver pace che a condizione di rassegnarci a qualche sagrifizio. Io adoro la vostra gioventù. E giacchè ho spezzati i freni, piacerebbe anche a me un po' di spensieratezza. Ma come si fa? Non ci sarà permesso. Bisognerà essere accorti, bisognerà, disgraziatamente, ricorrere alle piccole viltà, alle finzioni, all'astuzia. Voi non siete astuto? Imparerete. Prima di tutto, per esempio, avrete cura di affiatarvi con mio marito.

Nino

      (col broncio) In che modo?

Tilde

      Fingerete… d'aver le sue idee, i suoi gusti, le sue opinioni, le sue abitudini…

Nino

      E così…?

Tilde

      Così, a poco a poco, conquisterete la sua amicizia.

Nino

      Io non ci tengo.

Tilde

      Sarà increscioso. Sarà increscioso per voi come per me, sarà perfino disgustevole, ma dovete diventare amico suo. È il metodo migliore. È quello adottato da tutte le persone per bene. E poi, nel caso nostro, che cosa ci sarebbe di più pratico? Voi vorrete vedermi il più spesso possibile. Voi vorrete essere sempre sulle mie tracce. E dunque? Se riuscirete ad appiccicarvi al soprabito di mio marito, il problema sarà risoluto.

Nino

      (tuttora imbronciato) Mi ci appiccicherò.

Tilde

      E avrete raggiunta la perfezione del metodo quando sarete la sua ombra, quando sarete la sua eco, senza esitazioni, senza paure…

Nino

      Sarò tutto quello che volete, ma, dentro di me, io l'odierò! Già, me lo immagino. Deve essere un uomo insopportabile.

Tilde

      È un uomo piuttosto simpatico, invece.

Nino

      (astioso) Anche simpatico?

Tilde

      Il suo torto è di avere cinquantadue anni.

Nino

      (seccato) Ah, non è mica un vecchio.

Tilde

      A vederlo, no.

Nino

      «A vederlo, no». E poi?..

Tilde

      E poi… lo è.

Nino

      Me lo dite per non addolorarmi.

Tilde

      Ve lo dico perchè è la verità. E credete che io sarei sdrucciolata così se fossi stata ancora veramente la moglie di mio marito?

Nino

      (sorpreso, rianimandosi) Come, come?.. Fra voi e lui…?

Tilde

      Fra me e lui il matrimonio non è oramai che… una conversazione.

Nino

      (con subitanea gaiezza) Una conversazione!?

Tilde

      Vi mettete in allegria, adesso?..

Nino

      Ne gioisco! Io non speravo tanto. È bellissimo, parola d'onore!

Tilde

      Voi gioite delle sventure altrui; ma non si sa mai!..

Nino

      Cioè, un momento… Spiegatevi.

Tilde

      L'uomo, Ninetto mio, è una boîte à surprises. Ogni volta che si apre questa boîte, si ha una sorpresa. Viene poi un giorno in cui la si apre e non vi si trova… più niente. E quella è la sorpresa finale.

Nino

      (protestando) No, no! Non facciamo confusioni…

(Si ode picchiare alla porta.)

      SCENA II

TILDE, NINO, UN CAMERIERE, poi ERNESTOTilde

      (levandosi) Zitto! Hanno bussato. (A voce alta) Chi è?

Il Cameriere

      (di fuori) Nella sala di lettura c'è un signore che cerca di lei.

Tilde

      (sottovoce, quasi tra sè) Una visita! A quest'ora? (Al cameriere, attraverso l'uscio) Il nome di questo signore?

Il Cameriere

      Non ne ha.

Tilde

      Ma che dite?

Il Cameriere

      Gliel'ho domandato. Non mi ha risposto.

Tilde

      Sarà stata una distrazione. Fatevi dare la sua carta.

Il Cameriere

      Proverò.

Tilde

      (a Nino) Se è un amico, devo riceverlo qui. E voi? Per la porta non potete uscire perchè vi s'incontrerebbe certamente, e, nella mia stanza da letto, non potete nascondervi perchè rimarreste in trappola chi sa per quanto tempo.

Nino

      Ma io me ne vado comodamente per dove sono entrato.

Tilde

      E sì: per questa volta non c'è che la finestra.

Nino

      (con solennità comica) La finestra!!

Tilde

      Bébé, tu sei un eroe!

Nino

      (correndo

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