Fiamme Oscure. Amy Blankenship

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Fiamme Oscure - Amy Blankenship Legami Di Sangue

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era perché stava parlando con un altro dio, che non avrebbe rivelato i suoi segreti.

      â€œAlcuni demoni usciti da quella frattura tra le dimensioni quasi distrussero questo mondo durante i secoli bui... avevamo quasi perso.” Storm lasciò che il peso di tale affermazione aleggiasse tra di loro.

      â€œRicordo.” disse Syn.

      â€œAllora ricordi anche quelli che sono scesi sottoterra di loro spontanea volontà, per proteggere la barriera ed impedire ai demoni di tornare.” gli ricordò Storm.

      Syn annuì “I fratelli... come dimenticarli.”

      â€œAdesso sono tornati in questo mondo, dando la caccia ai demoni in fuga. Ancora una volta i fratelli hanno fatto voto di aiutare a liberare questo mondo dalla minaccia dei demoni. Io e te siamo forse le uniche creature rimaste in questo mondo a poter dire onestamente che il nostro potere è quasi uguale al loro. Negheresti di aver messo da parte il tuo potere per ragioni egoistiche?”

      â€œPotrei prendere la mia famiglia e lasciare questo posto alla tua guerra.” lo ammonì Syn.

      â€œE io posso darti un motivo per restare.” ribatté Storm. “Hai tre figli con te... ma ne hai persi molti nella linea temporale. Io posso ritrovare i tuoi figli scomparsi.”.

      Syn girò la testa per guardare il viaggiatore del tempo, ma vedendo il sangue provocatogli da questa conversazione, distolse lo sguardo. “Riprendi le tue forze... poi ritroveremo i miei figli.”

      Storm sorrise mentre lui scomparve dal tetto.

      *****

      Ren entrò nel suo ufficio e si sedette di peso alla scrivania. Era stata una notte lunga e, solo perché il sole sarebbe sorto tra pochi minuti, non significava che fosse finita. Adesso c’era un altro tipo di oscurità.

      Si era ripromesso di lavorare da solo... di non badare agli altri membri del PIT. Ma, nel guardare gli altri combattere proprio accanto a lui, era riuscito a percepire chi era stanco e chi aveva la forza di restare e combattere ancora.

      Nessuno fece domande quando lui iniziò a rimandare alcuni di loro al castello... qualcuno gliene sembrò addirittura grato. Aveva mandato Hunter a riposare un po’ quando era stato ferito. L’indiano era testardo e non aveva detto a nessuno della sua ferita, ma Ren sentiva l’odore del sangue. Trevor era stanco morto. Gli spettri tendono a prosciugare la forza vitale per un po’.

      Fortunatamente erano arrivati i rinforzi all’ultimo minuto e Ren si congedò, sentendo il bisogno di liberare la mente dalla furia della battaglia... poteva sentire le emozioni di tutti, compresa la sete di sangue dei demoni. Adesso che era tra le mura del castello, si concentrò sui poteri che lo circondavano e sorrise. Qualcuno di loro aveva il potere di bloccare le emozioni. Se fosse riuscito a capire chi era, gli avrebbe stretto la mano.

      Ciò lo portò anche ad un’altra conclusione... non tutti al castello erano registrati nel PIT. Ma non lo era neanche lui, quindi nessun problema.

      Guardando verso l’alto soffitto, sentì cinque diverse forze vitali al terzo piano. Si chiese chi potesse esserci lì, visto che Storm gli aveva detto che quel piano era chiuso a chiave e off limits. Ren aveva addirittura guardato la piantina del castello per vedere se ci fosse una porta nascosta, ma non trovò nulla.

      Non avrebbe perso tempo ad aprire ogni singolo libro dalla libreria o a bussare su ogni parete per trovarla. Le porte nascoste restavano nascoste per una ragione. Se chiunque fosse lì voleva essere lasciato solo, Ren avrebbe rispettato quel desiderio.

      L’aria nella stanza si mosse e Ren vide Storm ora seduto all’estremità della scrivania. Fissò il viaggiatore del tempo quando vide il sangue dal naso che Storm stava cercando di fermare.

      â€œRiveli ancora segreti, eh?” gli chiese Ren con un leggero ringhio nella voce.

      Storm ignorò lo sguardo e la domanda, restando semplicemente seduto lì finché il sangue finalmente si fermò. Gettando il fazzoletto nel cestino, fissò Ren con un’espressione consapevole sul viso, poi alzò lo sguardo pensieroso verso il soffitto.

      â€œTi stai chiedendo come sono saliti lì, vero?” sogghignò. “Loro non usano la porta d’ingresso per entrare e uscire... trovano le finestre più adatte a loro.”.

      â€œChiunque essi siano, sembri felice di averli qui.” Ren alzò un sopracciglio con curiosità.

      L’espressione di Storm tornò seria. “Non sottovalutarli... hanno le loro ragioni per essere quello che sono. Se vorranno interagire con le squadre del PIT, lo faranno.”.

      â€œMa non fanno parte di nessuna squadra.” Ren voleva una spiegazione.

      Storm scosse la testa “No, infatti.”.

      â€œD’accordo, allora.” Ren scrollò le spalle. “Chi sono?”

      â€œLa leggenda vuole che siano i primi guardiani dei sigilli tra i mondi. Fino alla scorsa notte erano nel regno dei demoni, per evitare che il sigillo dal loro lato fosse infranto.”.

      Ren annuì e si appoggiò alla sua poltrona decidendo di fermarsi con le domande, visto che di recente Storm aveva già spezzato il suo voto di silenzio. Gli occhi iniziavano a bruciargli per la mancanza di sonno, ma sapeva che non sarebbe riuscito a riposare per un po’.

      Zachary si appoggiò alla balaustra in cima alle scale, guardando giù al piano terra. Rimase immobile quando notò uno dei più giovani e recenti membri del PIT... Tiara. Era sempre stata un membro non ufficiale del PIT, anche se da bambina non aveva alcun potere e non aveva mai ricevuto un incarico.

      A causa delle abilità di negromante di sua madre, Tiara era andata in giro con il PIT per tutta la sua vita.

      Qualcuno gli aveva detto che lei era un po’ come con una figlia di militari... ma più protetta. Mentre i genitori erano in guerra, il bambino veniva portato in un luogo sicuro... di solito era una camera d’albergo sorvegliata dalla CIA. C’era qualcosa di particolare nell’essere diversi... a volte è l’ultimo della tua razza a renderti la vita più difficile che mai. Ciò influiva sui loro istinti più forti... ... cioè sopravvivere e proteggere i loro figli.

      Tutti i membri del PIT avevano dei nemici... era uno dei lati negativi dell’essere un assassino di demoni addestrato. Quegli stessi nemici avevano imparato molto tempo prima che il modo più veloce per ottenere l’attenzione di un rivale era quello di rapire suo figlio. In questo caso, sarebbe un demone a rapire il figlio di un membro del PIT che li ha sfidati. Le lezioni erano difficili da imparare ed i bambini tenuti in isolamento ne erano il prezzo.

      Da quello che Zachary notò, Tiara era stata una dei bambini più sorvegliati di tutti. Persino lui, che era un membro autorizzato, l’aveva vista soltanto un paio di volte.

      Beh, l’assenza di contatto poteva essere ricondotta al fatto che negli ultimi dieci anni lui era sparito per evitare sua madre... Myra. Ma Tiara aveva sempre qualcuno alle calcagna che seguiva ogni sua mossa, soprattutto se si avventurava tra gli altri

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