Non resta che uccidere. Блейк Пирс
Чтение книги онлайн.
Читать онлайн книгу Non resta che uccidere - Блейк Пирс страница 7
John picchiettò un dito sul proprio naso e poi la indicò. Infine si alzò in piedi, le prese la tazza dalle mani e la riempì di nuovo dal distillatore. Adele lo osservò, godendosi la scena.
Prima che potesse crogiolarsi troppo nella visione, il suo telefono iniziò a vibrare di nuovo.
Ancora la padrona di casa?
Prima che quel pensiero prendesse del tutto forma, un altro telefono iniziò a suonare. John si accigliò, prendendo il suo cellulare da dove l’aveva appoggiato, accanto al distillatore.
All’unisono, i due portarono i rispettivi telefoni all’orecchio e in tandem risposero. “Sì?”
La stanza rimase silenziosa per un secondo, mentre loro ascoltavano.
Dalla sua parte, Adele sentì: “Agente Sharp, deve fare rapporto nell’ufficio del direttore Foucault.”
“Adesso?”
“Sappiamo che è tardi,” disse la voce. “Ma è urgente. Il direttore sta arrivando. La aggiornerà lui sui dettagli.”
Adele riagganciò, e pochi secondi dopo anche John fece lo stesso.
“Sono stata convocata,” disse. “Tu?”
“L’assistente di Foucault,” le rispose.
Adele si accigliò. Devi andare di sopra da lui anche tu?”
John sospirò, andò a prendere la maglietta e se la infilò, quasi con aria riluttante. Poi, senza aggiungere una parola di più, passò accanto ad Adele e sottovoce mormorò: “La prossima volta tocca a te fornire il panorama.”
Uscì dalla porta del suo appartamentino e imboccò il corridoio.
Confusa per più di un motivo, Adele lo seguì rapidamente.
CAPITOLO QUATTRO
Il direttore Foucault stava accanto alla finestra del suo ufficio all’ultimo piano quando John e Adele entrarono. La porta di vetro opaco si richiuse alle loro spalle, frusciando sulla moquette, e Adele si schiarì la gola, guardando il direttore del DGSI.
Foucault si voltò. Aveva un volto da falco con folte sopracciglia scure e zigomi solidi. Normalmente teneva i capelli leccati indietro con l’olio, ma ora erano spettinati, con dei ricci che gli scendevano sulla fronte e quasi arrivavano a toccargli le sopracciglia. Si passò una mano tra i capelli, domando i ciuffi ribelli, la sua figura contornata dalla luce della luna che filtrava attraverso il vetro.
Indossava un paio di scarpe da ginnastica e una maglietta con pantaloncini da corsa. Adele non aveva mai visto il direttore senza un completo di giacca e pantaloni, e in qualche modo ora le sembrava un papà che aspettava di andare a prendere i figli all’allenamento di calcio.
“Signore,” disse Adele. “Voleva vederci?”
Foucault aveva una foto in mano e la stava osservando, le rughe sulla sua fronte profonde come solchi sulla creta. Agitò la foto in direzione di Adele, usandola quasi come a volersi fare aria.
John si mosse per primo avvicinandosi a lunghi passi alla scrivania. “È morta?” chiese, prendendo l’immagine.
Il direttore scosse la testa. “No,” rispose. Aveva una voce profonda e roca, segnata dall’effetto di qualche sigaretta di troppo. L’ufficio stesso sapeva di nicotina e fumo. Per fortuna una delle finestre nell’angolo era sempre aperta. Forse un’infrazione al protocollo di sicurezza, ma Adele stessa avrebbe corso il rischio, pur di preservare i propri polmoni.
Foucault agitò un dito in direzione della foto. “Americana,” disse. “Trovata ieri notte. Da un camionista.”
Adele si avvicinò a John, sentendosi in qualche modo più strana del solito a stargli così vicina. Non era realmente disagio, ma più che altro le dava un effetto di distrazione. Tossì leggermente e riportò l’attenzione sulla foto.
L’immagine lucida mostrava un volto sorridente, guance con le fossette e vibranti occhi azzurri. La donna nella foto non poteva avere più di vent’anni.
“Viva ha detto?” chiese John.
In risposta, Foucault porse loro una seconda foto.
La stessa donna, anche se Adele ci mise un po’ a capirlo. Era a malapena riconoscibile. La seconda immagine mostrava una ragazza dal volto pallido e scavato. Le guance erano scarne, malnutrite; i capelli sporchi e unti. Teneva gli occhi chiusi, e se Foucault non avesse appena affermato il contrario, Adele avrebbe dato per scontato che fosse morta.
La giovane vittima aveva lividi sulle guance e piccoli tagli visibili sulle braccia, proprio alla base dell’inquadratura.
“Cos’è successo?” chiese Adele.
“È quello che hanno bisogno di scoprire.”
“Lei non sa cosa sia successo?” gli domandò.
Il direttore Foucault sospirò. “Tutto quello che so, è ciò che è stata in grado di raccontare ai tedeschi. Le guardie forestali della Foresta Nera l’hanno portata dentro solo poche ore fa.”
“I tedeschi?” chiese John, ora accigliato.
Foucault serrò le labbra. “Sono qui per assicurarmi che non venga creato ulteriore danno.” Annuì guardando John. “Tu andrai con lei. Ma dopo gli intrallazzi che hai organizzato la volta scorsa in Germania, ti metto in guardia: un piede fuori posto, solo uno,” lo ammonì alzando un dito e agitandolo sotto al naso di John, “e metto fine alla tua carriera più veloce di quanto sei capace di fare centro in un bersaglio.”
John spostò il peso da un piede all’altro. Adele intanto pregava che il collega non dicesse niente di aggressivo. Se non altro per evitarlo, prese lei rapidamente la parola. “Aspetti. Germania? Non è stata trovata qui?”
Foucault scosse la testa. “No. Se ne sta occupando l’Interpol, ma vogliono te sul caso. Non li posso biasimare: sei l’unica agente che ho con tre cittadinanze. Dato che ora tecnicamente sei una mia dipendente, ho avuto l’ultima voce in capitolo. John verrà con te come rinforzo. Per quello che mi riguarda, siamo a posto così.” Gli occhi scuri del direttore si abbassarono. “Meno lo tengo sotto al mio tetto, e meno guai combina in Francia.”
John sorrise come se avesse ricevuto un complimento.
“E la signora Jayne?” insistette Adele. “È al corrente di questa storia?”
Foucault abbassò la testa. “È stata lei a suggerirlo. È impegnata con altro e ha voluto che fossi io a comunicarti i dettagli. Ad ogni modo, non ne ho molti. Dettagli, intendo. I fondi sono già stati versati per il viaggio. Abbiamo già organizzato un appuntamento. Volate stanotte.”
“E la ragazza,” disse Adele. “Ha detto che è viva.”
Parte della frustrazione e dell’arroganza scomparvero dall’espressione di Foucault, sostituite da autentica e tacita tristezza. Adele non era abituata a questo lato del direttore, ma restò in attesa, guardandolo.
“La povera malcapitata è stata trovata in mezzo alla statale, mezza nuda, i piedi sanguinanti. Era ricoperta di graffi