Cuori Maledetti. Amy Blankenship
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Читать онлайн книгу Cuori Maledetti - Amy Blankenship страница 4
Lo sguardo di Toya si spostò sulla bellissima donna dai capelli ramati rannicchiata accanto a lui. Teneva in braccio un bambino, mentre il padre aveva una bambina con i capelli ramati seduta in grembo. I bambini potevano avere un anno di differenza. Toya era venuto qui così tante volte ... per guardare quella foto. Era sicuro che anche gli altri guardiani lo facessero.
Gli occhi della bambina scintillavano come smeraldi anche nel colore tenue della foto. Aveva gli occhi di suo padre. Le sue labbra erano imbronciate, come se il fotografo le avesse appena detto di stare ferma, e un bel rossore le colorava le guance.
"Sono a casa, mamma ... papà." Kyoko allungò la mano e toccò l'elegante legno che incorniciava il quadro. Il suo sguardò indugiò sul fratellino, mentre cercava di ricordare il suo viso. "Tama." mormorò.
Gli occhi di Tama erano del suo stesso colore, anche se nella foto i colori risultavano leggermente sbiaditi. Sorrideva come se avesse appena fatto qualcosa di meraviglioso ... e sembrava così pieno di vita. Il signor Sennin aveva detto che Tama era scomparso quando i suoi genitori erano stati uccisi. Poteva essere ancora là fuori da qualche parte?
“Vorrei che tu fossi qui con me, Tama. Sarebbe bello conoscere almeno una persona, quando andrò a scuola domani. "
Toya si dimenticò di respirare, e le sue ginocchia si fecero così deboli che dovette aggrapparsi alla maniglia della porta per non cadere. Fece un rapido passo indietro, più in profondità nell'ombra, mentre la ragazza girava lo sguardo intorno, nella stanza. Quando i suoi occhi color smeraldo rifletterono la luce ... il respiro che Toya aveva trattenuto uscì dalla sua bocca come se fosse stato colpito allo stomaco.
Aveva lunghi capelli ramati e in quel momento le sue labbra erano di nuovo imbronciate. Gli occhi dorati del guardiano scivolarono sulla sua uniforme scolastica, simile a quelle che aveva visto solo nei film delle scuole superiori cattoliche. La gonna era corta e gli ricordava l'uniforme di una cheerleader da cui spuntavano due lunghe gambe tornite. Aveva due bottoncini della camicetta aperti, e Toya pensò subito che, se l’avessero notato, le suore non avrebbero certo approvato.
L'aveva già vista prima ... dall'altra parte del cuore del tempo. La statua della fanciulla che teneva il portale del tempo nelle sue mani ... questa ragazza era la copia della statua di pietra, ma in carne e ossa. Aveva trovato la sacerdotessa ed era mozzafiato! Chiuse gli occhi al ricordo di quando l’aveva baciata in un altro mondo e un altro tempo... ma non era un ricordo da mantenere.
Kyoko si morse il labbro inferiore sentendosi spaventata ora che era là fuori nel mondo senza la signora Merda e tutte le sue regole. Forse perché per la prima volta cominciava a vivere. "Andiamo Kyoko!" si disse ad alta voce per rompere quel silenzio assordante, mentre prendeva la valigia. "Se domani vuoi essere pronta per la scuola, è meglio che tu vada a cercare una camera da letto e disfi i bagagli."
Toya rimase lì ancora qualche istante ... prima di ricominciare a respirare.
*****
Ai piedi delle colline, miglia dietro la casa di Hogo, si poteva sentire un tremito, mentre il profumo della sacerdotessa veniva trasportato attraverso la terra dal vento di ottobre. Occhi rosso sangue si spalancarono e si udirono gli artigli dei demoni che raschiavano contro i muri di pietra mentre la raggiungevano.
Infinite caverne e tunnel erano stati scavati molto tempo prima da quegli stessi artigli. Tunnel che erano stati lentamente modellati in elaborati corridoi illuminati dalla luce delle torce appese sui muri di pietra. Incisioni di vittorie demoniache decoravano quasi ogni superficie, mentre la roccia di quarzo naturale nel terreno aggiungeva una lucentezza scintillante all'ambiente altrimenti buio e tetro.
Le grandi caverne erano state trasformate in stanze separate contenenti camere da letto, bagni e persino quella che poteva sembrare una sala del trono, con una sedia scolpita nella roccia nera liscia. Altre pietre di quarzo erano intarsiate nelle pareti delle stanze, riflettendo la luce fioca delle torce e amplificandola. C’erano anche pietre semipreziose intarsiate nelle pareti, mentre lunghe tende di seta e broccato pendevano dai soffitti… attaccate con mezzi sconosciuti.
Era un castello costruito sottoterra per proteggere una cosa molto preziosa, ancora più preziosa delle pietre nelle mura.
Nelle viscere delle caverne, in una delle camere da letto, gli occhi verde smeraldo erano pieni di curiosità mentre lanciavano rapidamente un'occhiata al soffitto rivestito di seta, chiedendosi cosa avesse agitato i demoni. Sentendo l'aria immobile muoversi accanto al suo letto, lanciò uno sguardo per cercare l'uomo che lo aveva allevato da quando era un bambino e gli aveva dato tutto ciò che aveva sempre desiderato ... anche il potere di controllare i demoni.
“Hyakuhei, i guardiani ci hanno trovato?” chiese Tama, quasi aspettando con impazienza il combattimento. Essere un adolescente era già abbastanza difficile per un ragazzo normale ... e Tama non era neanche lontanamente normale.
Gli angoli delle labbra di Hyakuhei si incurvarono leggermente in un accenno di sorriso. Fece un bel sospiro per rilassarsi. "È il profumo della sacerdotessa che ha scosso i demoni stasera ... Credo che sia tornata a casa."
Gli occhi di Tama si illuminarono di oscura eccitazione. “Mia sorella è finalmente tornata da noi?” Aguzzò i suoi sensi verso l'esterno, cercando di sentirla mediante il potere che Hyakuhei gli aveva donato. Inalò profondamente, assaporando la dolcezza nell'aria, ma poté anche sentire il potere dei guardiani vicini.
Se avessero lasciato che Hyakuhei andasse in pace da sua sorella, niente di tutto questo sarebbe successo. Sono creature malvagie ... pensano di essere migliori dei demoni. È stata colpa del guardiano, se i demoni avevano dato la caccia alla sua famiglia quando erano venuti per la prima volta in questo mondo.
Al loro arrivo, i demoni erano arrivati come furie ... sfuggendo al controllo di Hyakuhei, che era stato ferito da Toya dopo aver distrutto il Cuore del Tempo. Quella ferita era costata al signore dei demoni il controllo sui demoni per un bel po' di tempo.
Hyakuhei era ancora all'interno del portale temporale quando era stato distrutto ... e per non morire si era trovato costretto a trasformarsi in un’ombra incorporea. Se i guardiani non l'avessero fatto, Hyakuhei avrebbe avuto ancora il controllo sui demoni. Né Tama ... né sua madre e suo padre sarebbero stati uccisi.
Hyakuhei lo aveva trovato sdraiato nella culla. I demoni non avevano dilaniato il suo corpo come avevano fatto con i suoi genitori, ma era morto lo stesso. Ricordando quanto la sacerdotessa avesse amato il suo fratellino in passato ... Hyakuhei usò il potere rimastogli per soffiare in lui un po' della sua forza vitale, facendo rivivere l'anima che non aveva ancora lasciato il corpo.
Per tutto questo tempo, lui e il suo salvatore si erano celati ai guardiani, nell’attesa che Kyoko tornasse. Negli ultimi anni, Hyakuhei aveva lentamente riacquistato parte della sua forza, ma l’aveva consumata tutta per incarnarsi in un essere umano. Non appena quella riserva di potere si fosse esaurita, sarebbe tornato a essere un'ombra. L'unico vantaggio di essere un'ombra era che poteva spiare i guardiani ... persino entrare nella loro stanza, senza essere visto.
Molte volte Tama, quando era ancora un bambino, aveva silenziosamente chiesto a Hyakuhei perché non avevano mandato i demoni ad attaccare i guardiani. Lui si era limitato a rispondere: "E’ inutile combattere, quando manca il motivo per farlo.” Dato che Hyakuhei aveva usato la sua forza vitale per riportarlo in