Conquista Di Mezzanotte. Arial Burnz

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Conquista Di Mezzanotte - Arial Burnz

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non hai mandato qualcun altro?”

      Broderick si alzò e le si avvicinò, mentre la rabbia gli offuscava i sensi. La pena che si diffuse nel suo cuore minacciò di travolgerlo come le onde di un torrente e lui cercò di combattere le lacrime che gli pungevano gli occhi. Avrebbe guardato la luce abbandonarla, come aveva visto spegnersi le vite di Maxwell e Donnell.

      Evangeline sobbalzò e sollevò i palmi delle mani, pronunciando una sfilza di parole sconclusionate.

      Broderick andò a sbattere contro una parete invisibile e cadde a terra. Mentre si contorceva in agonia, la rabbia fu scacciata dai suoi sensi. Vacillò attraverso una nube fioca di consapevolezza, quando le due guardie Vamsyriane lo aiutarono a sedersi di nuovo, prima di ritirarsi negli angoli. Evangeline abbassò le mani e restò in ginocchio sul pavimento di pietra dalla parte opposta. Dopo aver ripreso il controllo, Broderick si schiarì la gola. “Cosa è questa magia, strega?”

      Lei aggrottò la fronte. “Non sono una strega, Broderick. Sono un membro della Tzava Ha'or- l'Armata della Luce. Dio ci ha concesso alcune misure di protezione contro...” Serrò le labbra ed abbassò lo sguardo. Un sospiro tremulo le scosse le spalle, poi sollevò il mento, affrontandolo con occhi colmi di lacrime. “Contro il sangue dei dannati.”

      Broderick afferrò i braccioli della sedia per alzarsi, ma poi ricordò il suo ultimo incontro con quella protezione divina e ci ripensò. “Come puoi essere viva e trovarti tra quelli che sono considerati i figli speciali di Dio?” L'odio permeava ogni sillaba che riuscì a pronunciare a denti stretti. Lei lo implorò con gli occhi, riuscendo solo a fare fremere ancora di più dalla rabbia e dal dolore il suo corpo. “Perché vivi ancora?”

      “Sono scappata,” sussurrò lei tra le lacrime, fissando il passato. “Sono scappata dalla battaglia, correndo per ore nella foresta. Quando sono crollata dalla stanchezza, sono stata assalita dai ladri che...” Chiuse gli occhi e deglutì. “Mi hanno presa con la forza... poi mi hanno data per morta.”

      “Eppure sei in ginocchio davanti a me.” Broderick cercò di reprimere la compassione. “Vai avanti.”

      “Non so per quanto tempo sono rimasta lì a terra, ma mi sono svegliata e ho barcollato lungo la strada, dove un gruppo di monaci mi ha quasi calpestata con il cavallo e il carro. Mi hanno portata in un convento, dove le sorelle mi hanno curata fino alla guarigione e dove sono diventata un membro dell'Armata della Luce.” Evangeline guardò Broderick con una scintilla di speranza negli occhi vitrei. “Mi hanno insegnato che Dio è un Dio che perdona e ama, Broderick. Per favore, non Gli voltare le spalle scegliendo questa via dell'oscurità. Lui ti può guarire e perdona qualsiasi cosa. Ha perdonato persino me.”

      “Io non l'ho fatto!” La rabbia scosse le membra di Broderick e gli diede la forza di contrastare l'agonia che gli dilaniava il corpo. Il tremore spezzò le sue parole. “Pensi che tutte le vite che hai preso con il tuo tradimento possano essere buttate da parte così facilmente? Tu sei la ragione per la quale mi trovo qui, a cercare di rifarmi contro il mio nemico, del quale hai condiviso il letto. Tu rimani tra le braccia protettive di Dio, mentre il mio corpo muore da Schiavo di Sangue.”

      “Dio ti può curare, Broderick! Ha liberato quelli che erano Schiavi di Sangue come te. Unisciti all'Armata della Luce e Lui potrò curarti.”

      Le due guardie Vamsyriane si affiancarono a Broderick, quando fece un passo verso di lei. Lui cercò di liberarsi dalle loro braccia, dall'angoscia nella sua anima, dall'ingiustizia che continuava ad affliggere la sua vita. “Sei pazza se credi che accetterei qualcosa da te o da un Dio che protegge i traditori. Dovresti essere morta, invece sei seduta davanti a me e mi offri la salvezza. Pensavi che ti avrei perdonata perché puoi farmi questa offerta?”

      Evangeline si chinò e scosse la testa. “No,” sussurrò. “Sono anch'io sorpresa che tu sia vivo. In quanto tale, sono ancora tua moglie e tu mantieni il diritto di fare quello che vuoi con me.” Evangeline sollevò di nuovo i palmi, mormorando un'altra sfilza di strane frasi.

      Broderick respirò meglio, grazie al notevole cambiamento nell'atmosfera e alla minore pressione sul suo corpo. Anche i Vamsyriani ai suoi fianchi si guardarono intorno con occhi colmi di stupore. Il muro invisibile che lei aveva eretto doveva essere crollato. Broderick cercò di scagliarsi in avanti, ma i Vamsyriani lo trattennero. Non potendo lottare contro di loro, si arrese. “Ho scelto la strada dell'immortalità, perché tu mi credessi morto. Visto che Dio ha perdonato i tuoi peccati, sono sicuro che la Chiesa annullerà la scusa patetica del nostro matrimonio. Adesso Dio è tuo marito e che possiate soffrire entrambi per questo!”

      Evangeline cadde a terra in un mare di lacrime, mentre Broderick veniva scortato fuori dalla stanza.

      I due Vamsyriani lo lasciarono andare, dopo averlo portato di nuovo davanti al Consiglio e Broderick raccolse tutte la forza che riuscì a trovare per stare in piedi. “Ho scelto di diventare un Vamsyriano,” annunciò con voce roca. Rivolse uno sguardo furioso ad Angus, che mostrò sorprendentemente un sorriso di soddisfazione sulle labbra.

      Gli Anziani annuirono e rivolsero gli occhi verso Cordelia. Lei si fece avanti e guardò Angus. Aveva gli occhi colmi di lacrime e incrociò le braccia sull'ampio seno, rivolgendosi al Consiglio. “Annullo le mie pretese su Broderick MacDougal.”

      L'anziano Rasheed spalancò gli occhi, contemporaneamente ai suoi pari. “Stai affermando che non desideri trasformare Broderick MacDougal, cioè la ragione per la quale siamo stati convocati?”

      Cordelia fece un passo indietro e deglutì. “Sì,” rispose con voce tremante.

      L'Anziano Rasheed si alzò e Cordelia ebbe abbastanza buonsenso da indietreggiare. “Stai mettendo alla prova la mia pazienza, donna! Potrei ancora scorticarti!”

      “Anziano Rasheed, se posso...” Angus si fece avanti, disincrociando le braccia.

      Rasheed sospirò rassegnato. “Sì, Angus Campbell,” disse con un gesto sprezzante. “Come hai richiesto inizialmente quando ti sei presentato davanti a questo Consiglio, questa povera creatura è tua e puoi farne quello che vuoi. Poni fine alla sua sofferenza.” Rasheed si sedette e si prese la testa tra le mani.

      “No, Anziano Rasheed.” Angus guardò Broderick. “Quello che propongo è effettuare la trasformazione io stesso.”

      Gli occhi spalancati di Broderick non furono gli unici a fissare l'attenzione su Angus Campbell. “Perché faresti una cosa del genere? Finalmente hai l'opportunità di eliminarmi dalla tua esistenza. Coglila e fai come ha detto l'Anziano Rasheed... poni fine alle mie sofferenze.” Broderick fu scosso da un'ondata di dolore.

      “Anche se mi piace vederti soffrire,” lo schernì Angus, “non c'è alcuna soddisfazione nell'ucciderti mentre sei così indebolito. La mia anima non avrebbe mai pace.” Angus si avvicinò a Broderick, rivolgendo uno sguardo compiaciuto al suo corpo piegato e profanato. “Devi essere disposto a fare la trasformazione, Rick, o non potrò effettuarla. Cosa scegli?”

      Broderick osservò tutti gli altri, mentre lo sguardo di Cordelia era fisso su di lui. Ogni persona sembrava trattenere il fiato, nell'attesa che lui pronunciasse la parola.

      “Vivi per combattere un altro giorno,” lo provocò Angus. “Sii un valido rivale.”

      Broderick fissò furioso gli occhi beffardi del suo nemico. Un lungo istante di silenzio scese su di loro, colmo di contrasti. Gli spiriti dei suoi fratelli, delle loro mogli e dei loro bambini chiedevano vendetta dalle regioni più recondite della sua anima. “Fallo, allora,” ringhiò Broderick. “Ma rimpiangerai la tua decisione.”

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