La guerra del Vespro Siciliano vol. 2. Amari Michele

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La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - Amari Michele

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non piacque ai commissari deputati dalle corti. Diplomi del 18 gennaio, 2 e 3 febbraio 1290, Rymer, loc, cit.

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Bart. de Neocastro, cap. 112.

Raynald, Ann. ecc., 1290, §§. 18 e 19, breve del 23 marzo 1290, e §. 20, diploma del 20 gennaio

69

Bart. de Neocastro, cap. 114.

La testimonianza di questo scrittore intorno al permesso dato a Giacomo di mandare ambasciadori, è confermata da un breve di Niccolò IV, indirizzato il 16 gennaio 1291, a Carlo di Valois richiedendolo di lasciar passare ne’ suoi domini questi oratori. Negli archivi del reame di Francia, J. 715, 26.

70

Diploma de’ cardinali di Sabina e di San–Niccolò in carcere Tulliano, convalidato co’ suggelli dei re di Francia e di Napoli, negli archivi del reame di Francia, J. 511, 8.

71

Diplomi del 19 febbraio e 12 aprile 1291, in Rymer, tom. II, pag. 501 e seg. Esiste ne gli archivi del reame di Francia J. 587, 16, l’originale trattato dei 13 febbraio.

72

Rymer, loc. cit., pag. 504, diploma del 20 febbraio 1291.

73

Bart. de Neocastro, cap. 114.

Montaner, cap. 173, il quale con molti errori porta tutto questo trattato. Per altro egli il dice fatto in Tarascon, che si riscontra co’ diplomi; ma il Neocastro lo suppone in Aix, forse dalla vicinanza de’ luoghi, o perchè qualche conferenza veramente si fosse tenuta in Aix.

Veggasi per le nozze della figliuola di Carlo II con Carlo di Valois, il diploma del 18…1290, in Lünig. Cod. Ital. dipl. tom. II, Sicilia e Napoli, n. 62; e in Martene e Durand, Thes. Nov. Anecd. tom. I, pag. 1236.

Due diplomi di Carlo II, negli archivi del reame di Francia, J. 511, 7, dati il.. dicembre 1289 e il 18 agosto 1290, contengono le condizioni del matrimonio; tra le quali la principale è, che le due contee si trasferivano al Valois anche nel caso di morte di Margherita, quand’ei cedesse il dritto su l’Aragona. Premorendo Valois alla moglie, costei avrà l’usufrutto, e Filippo il Bello la proprietà. Il secondo dei diplomi si trova in Dumont, Corps diplom., tom. I, part. 1, pag. 420.

Un altro diploma di Filippo il Bello, dato in Parigi, settembre 1290, dice già celebrato il matrimonio del Valois. Papon, Hist. gén. de Provence, tom. III, docum. 23.

74

Annali genovesi, in Muratori, R. I. S., tom. VI, pag. 600

75

Bart. de Neocastro, cap. 114, 115, 116, 117.

Nic. Speciale, lib. 2, cap. 17.

Montaner, cap. 174, 175, 176.

Anon. chron, sic., cap. 48, il quale scrive: Sub cujus regis Jacobi dominio, omnes existentes in Sicilia de bono in melius multiplicantes ditati sunt, etc.

La rinomanza a che salì Giacomo per la difesa della Sicilia, è toccata leggiadramente da Amanieu des Escas in una poesia provenzale in cui il trovadore esalta il valor della sua donna su quello del

…Rey Jacma d’AragoQue reys es dels CeciliasSes grat de Frans’ e de Romas.Raynouard, Choix, etc. t. V, p. 24.

Il titolo dì Federigo, Infante dell’Illustre re d’Aragona, Luogotenente generale del regno di Sicilia, si legge in parecchi diplomi. L’uno ne la chiesa di Cefalù, dato in Palermo 30 dicembre settima Ind. (1294), ne’ Mss. della Bibl. com. di Palermo, Q. q. fog. 70, pubblicato in parte dal Pirro, Sic. sacra, Not. ecc. Ceph. xv. e dal Testa, Vita di Federigo, docum. 11.

L’altro del 24 gennaio quinta Ind. (1292), Testa, Ibid. docum. 15.

76

Veggasi i cap. VIII e IX e in particolare la not. 1 alla pag. 226, t. I.

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A questo supposto ci conducono i testamenti di Alfonso e di Giacomo citati qui appresso, e il vario linguaggio degli storici intorno le ultime disposizioni di Pietro. Veggansi il Montaner, cap. 185; Bartolomeo de Neocastro, cap. 124, ove si legge: Non enim quod pater decrevit in ultimis, etc.; e Niccolò Speciale, lib. 2, cap. 7 e 17: Quod si testamentum patris in suis viribus consistebat, ex tunc regnare debuisset in Sicilia Fridericus.

78

Diploma nel Testa, Vita di Federigo II di Sicilia, docum. 3.

Scurita, Ann. d’Aragona, lib. 4, cap. 120.

79

Testamento di Giacomo, dato di Messina a 15 luglio 1291, in Bofarull, tom. II, pag. 251, citato da Buchon, edizione di Montaner, 1840, pag. 388.

80

Surita, Ann. d’Aragona, lib. 4, cap. 123.

81

Ibid., cap. 124; Bartolomeo de Neocastro, cap. 118.

Mariana, Storia di Spagna, lib. 14, cap. 15.

82

Surita, Ann. d’Aragona, lib. 4, cap 125.

Montaner, cap. 177, 178.

83

Diploma dei 10 agosto 1292, in Capmany, Memorias, etc., tom. IV, docum. 8.

84

Raynald, Ann. ecc., 1291, §§. 53, 55.

Un’altra bolla di Niccolò, data il 13 dicembre 1291, concedea al vescovo di Carcassonne, e all’abate di S. Germain di ribenedir gli scomunicati d’Aragona, per favorire il Valois. Questi, per un diploma del 13 ottobre 1292, diè larga autorità a perdonare e ricevere omaggi in Aragona a Eustachio di Conflans, governatore di Navarra e a Giovanni di Burlas; negli archivi del reame di Francia, J. 715, 15, e J. 587, 17.

85

Raynald, Ann. ecc., 1291, §. 59; e 1293, §§. 15 e 16.

86

Annali Genovesi, in Muratori, R. I. S., tom. IX, pag. 601.

87

Bart. de Neocastro, cap. 119.

88

Montaner, cap. 179.

89

Bart. de Neocastro, cap. 119.

Raynald, Ann. ecc. 1292, §. 14 a 19.

Questa deliberazione della repubblica non si legge negli annali genovesi; ma gli altri fatti che vi si narrano la rendon probabilissima e forse necessaria, come la riferiste il Neocastro, aggiugnendo con grande esattezza gli stessi nomi del podestà e de’ capitani che son registrati ne’ detti annali sotto quell’anno.

Nel Capmany, Memorias, etc., tom. IV, docum. 6, si leggono le istruzioni date da Giacomo di Barcellona a 3 Aprile 1292, a Oberto di Volta suo legato in Genova. Il re d’Aragona si lagnava di armamenti fatti contro di lui, di qualche ostilità commessa in mare, e de’ commerci interrotti con la Sicilia; e chiedea che si assicurassero le amichevoli comunicazioni. Copie di queste istruzioni furon mandate a cinque fratelli Doria, tre Spinola, due Volta, due Escatrafico, Niccolò Fiesco, e Manuele Zaccaria.

90

Ann. genovesi, in Muratori, R. I. S., tom. VI, pag. 603, 604, 605.

91

Bart. de Neocastro, cap. 120.

Gio. Villani, lib. 7, cap. 145.

92

Raynald, Ann. ecc., 1291, §§. 56, 58, 59.

93

Gio. Villani, lib. 7, cap. 119, 121, 151.

94

La penuria di danari e debolezza del governo di Napoli in questo periodo, si scorgon da parecchi diplomi del 1292–94, nel citato Elenco delle pergamene del r. archivio di Napoli, tom. II, pag. 91, 102. 111, 115, 131, 132, 149.

Carlo chiedea danari per la guerra o col pretesto della guerra. Levò una nuova colletta che si chiamava il Terzo. Ibid., pag. 91 a 131.

95

Nic. Speciale, lib. 2, cap. 18.

96

Bart. de Neocastro, cap. 121, 122, 123.

Nic. Speciale, lib. 2, cap. 19.

Montaner, cap. 159, 160, non senza anacronismi e altre differenze. Ei scrive queste scorrerie dianzi l’impresa di Giacomo nel 1289; fa depredar prima delle Isole e della Morea, anche Tolomitta e i mari d’Egitto, e poi Patrasso e Cefalonia, di che non fan motto gli scrittori siciliani. Costui e Speciale portano in Terra d’Otranto l’affronto con Guglielmo Estendard, che il Neocastro dice avvenuto alle Castella, ed io così anche ho scritto, per parermi il Neocastro diligentissimo in questo periodo. Delle minacce della nostra flotta su le coste pugliesi nella state del 1292, portan testimonianza tre diplomi nell’Elenco delle pergamene del r. archivio di Napoli, tom. II, pag. 95, 98.

97

Bart. de Neocastro, cap. 123, 124.

98

Si ritrae da tutti gli autori citati in questo capitolo; e assai vivamente dal soprannome di regina della santa pace, che dier gli Aragonesi e’ Catalani a Bianca, figliuola di Carlo II, quando si maritò con Giacomo

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