Rinascere. Mª Del Mar Agulló

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Rinascere - Mª Del Mar Agulló

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guardava Plamen senza dire nulla, prevedendo cosa stava per accadere.

      «Voglio migliorare la nostra relazione, voglio formare una famiglia con te, un giorno voglio alzarmi presto e vedere i nostri figli correre per casa. Voglio superare le discussioni che arriveranno se facciamo questo passo, voglio vivere la mia vita con te, voglio che siamo due vite unite che confluiscono verso un unico centro. Mia amatissima Aman, mi faresti l’onore di essere mia moglie?»

      Aman aveva ascoltato attonita la dichiarazione del suo ragazzo, era senza parole. Poche settimane prima le sue amiche le avevano suggerito che doveva fare il grande passo, o Plamen le sarebbe scappato, dato che era un uomo eccezionale.

      Qualcosa dentro di lei le diceva di non accettare, non sapeva spiegarlo, era come un presentimento, come se il destino la avvertisse che il futuro le riservava un cammino separato da quello di Plamen.

      «Dovresti prima parlare con mio padre.»

      «L’ho già fatto, mi ha dato il suo consenso una settimana fa.»

      «Se te lo ha dato da una settimana, perché hai aspettato tanto tempo per propormi il matrimonio?»

      «Perché non avevo questo.»

      Da una delle sue tasche Plamen estrasse un anello con una decorazione a forma di spirale, come il segno che Aman aveva dalla nascita.

      «Ero andato a cercarlo, è perfetto per te. Anche se non accetti la mia proposta, accetta l’anello, è un regalo. Hai visto la decorazione? È come il segno che ho scoperto appena ti ho conosciuta» lo sguardo di Plamen era nostalgico, «cosa rispondi?»

      Aman aveva dei dubbi, amava Plamen, ma non sapeva se era l’uomo della sua vita.

      «Se vuoi puoi pensarci per un po’ di tempo, se è quello che vuoi» Plamen si dimostrava comprensivo, davanti al timore del rifiuto.

      All’improvviso Aman alzò gli occhi, sorrise e si rivolse a Plamen.

      «Certo che voglio sposarmi con te, essere tua moglie, la madre dei tuoi figli, e vivere il resto della mia vita accanto a te.»

      Aman non sapeva se in futuro si sarebbe pentita di queste parole, ma come minimo avrebbe reso felice un uomo per un certo tempo, in ogni caso, avrebbe sempre potuto rompere il fidanzamento.

      «Devo dirti qualcos’altro. In realtà, altre due cose.»

      Aman ascoltava attenta.

      «Devo tornare in Bulgaria. Saranno solo un paio di settimane, e quando tornerò potremo iniziare a preparare le nostre nozze, voglio che tu sia la mia sposa quanto prima.»

      «Perché devi andare?»

      «La mia famiglia venderà le terre che ancora possediamo nel nostro Paese. L’altra cosa che volevo dirti è che quando torno ti porterò a vedere il mare.»

      Sentendo questa parola, ad Aman si illuminarono gli occhi, il mare. Aveva sempre desiderato andare a vederlo, da piccola le avevano raccontato un’infinità di storie collegate al mare. Non riuscì a resistere, si avvicinò a Plamen e lo baciò sulla bocca. Poteva considerarsi un comportamento sconveniente, ma era così felice per la notizia, che le fu impossibile trattenersi. Quello fu il suo primo bacio. Plamen l’avrebbe portata a vedere il mare, che per tante notti aveva sognato, che desiderava conoscere.

      «Devo tornare a casa, è molto tardi.»

      «Non preoccuparti, ti accompagno io.»

      «Grazie.»

      «Stai piangendo? Ti piace che ti porterò a vedere il mare?»

      «Sì, molto» Aman aveva le lacrime agli occhi per l’emozione.

      Quella notte Aman sognò. Esseri strani dai lunghi denti che volevano bere il suo sangue. Erano vampiri. Il poco che Aman sapeva sui vampiri era quello che sua nonna le aveva raccontato da piccola e le storie che si raccontavano al vilaggio. Per lei erano solo una invenzione per raccontare storie.

      Al risvegliò andò nella stalla, munse le mucche, raccolse le uova delle galline, e impilò le balle di fieno che erano in disordine. Andò in cucina a preparare una torta pasqualina per dare la buona notizia. Dalla finestra vide sua madre e sua nonna che stavano pescando nella zona dell’imbarcadero. Uno dei vicini aveva dato loro alcune istruzioni su come farlo, e Aman aveva comprato tutto il necessario.

      Aman preparò tutti gli ingredienti: l’uva passa, il rum, lo zucchero, la vaniglia, le uova, il limone, e quando tutto fu pronto, infornò la torta nel forno a legna.

      «Buongiorno mamma. Buongiorno nonna» Aman baciò entrambe.

      «Buongiorno cara, hai visto tuo fratello?»

      «No nonna, non l’ho visto. È successo qualcosa?»

      «No, però in paese ci sono voci che si è impegnato con una giovane. Ne sai qualcosa? So che siete molto uniti.»

      «Nonna, non sono a conoscenza del fatto che corteggia una ragazza.»

      Aman non parlava con suo fratello da un paio di settimane, anche se entrambi condividevano la stessa casa; suo fratello vi passava poco tempo, o stava lavorando nella parte nord del villaggio.

      All’imbrunire, suo fratello non era ancora tornato a casa, così che Aman decise che era meglio annunciare il suo fidanzamento con Plamen in un altro momento, con Isaac presente. Non voleva che alcuni membri della sua famiglia lo venissero a sapere prima di altri.

      All’alba del giorno seguente, Saul si rese conto che Isaac non aveva dormito a casa.

      «Aman, cara, hai visto tuo fratello?»

      «No, papà.»

      «Ho ricevuto varie lamentele da alcuni dei padroni delle proprietà dove Isaac ha lavorato negli ultimi mesi, ne sai qualcosa?»

      «No papà, di lui non so nulla.»

      Aman era stupita che tutti le chiedessero di Isaac. Isaac si era separato emotivamente da tutta la famiglia, compresa lei, senza ragione apparente.

      A mezzogiorno, in casa c’erano solo Aman e Adriana.

      «Che bel quadro!»

      «Grazie nonna. Sai chi è?»

      «In verità, no.»

      «È nonno Pablo, o come io l’ho sempre immaginato, con le sue barche e con il mare.»

      Pablo era il marito defunto di Adriana che Aman non aveva mai conosciuto, ma per il quale aveva sempre provato un certo affetto. Pablo era pescatore, i suoi due grandi amori erano stati Adriana e il mare. Forse per questo motivo Aman provava tanto affetto per il nonno, anche se non lo aveva mai conosciuto.

      «Se il nonno fosse qui sarebbe molto orgoglioso di te.»

      «Credi che gli piacerebbe il quadro?»

      «Gli piacerebbe molto.»

      Aman aveva disegnato Pablo seguendo le indicazioni di Kiara. Viso largo, occhi verdi, naso un po’ ampio, labbra carnose e capelli mossi castani chiari. La morte di Pablo era stata un fatto triste, un giorno era uscito in barca e non era più tornato. Un forte temporale rovesciò la barca

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