Rinascere. Mª Del Mar Agulló

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Rinascere - Mª Del Mar Agulló

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nonna, e non capisco perché tutti lo chiedete a me.»

      «Non parli ogni giorno con lui?»

      «Non parliamo da un paio di settimane.»

      «Ha qualcosa a che vedere con la ragazza che gli piaceva? Come si chiamava? Ah, sì, Lorena.»

      «Chi è Lorena?»

      «La ragazza che gli piaceva quando siamo venuti qui, non ti ricordi?»

      «Ah, sì, certo, Lorena. Isaac mi raccontava molte cose, sembrava che lui fosse il suo cagnolino.»

      «Il suo cosa?»

      Aman si mise a ridere.

      «Isaac la corteggiava sempre, ma lei era ed è ricca, e lo considerava un passatempo, non gli faceva il minimo caso.»

      «Quanto siete crudeli voi ragazze!»

      «Nonna, le ragazze come me no, ma le ragazze di alto lignaggio possono fare ciò che vogliono.» Aman pensava al suo fidanzamento, desiderava tanto raccontarlo a qualcuno, anche se pensandoci bene, Plamen le aveva detto che aveva parlato con suo padre, così che lui avrebbe dovuto saperlo.

      Prima che la conversazione continuasse, un’ombra comparve sul muro, dietro Aman. Aman si accorse della faccia sorpresa di Adriana. Aman si voltò, non poteva credere a ciò che vedeva; era suo fratello con il viso ed i vestiti pieni di sangue. Isaac stava in piedi a malapena, lo accompagnarono nella sua stanza, portarono dell’acqua in barili di fango, panni per pulire il sangue, e un flacone che Adriana aveva nella propria stanza, comprato da Xantal.

      «Ha tutti i vestiti pieni di sangue.»

      «Aman, guarda se ha qualche ferita.»

      Aman sbottonò la camicia a suo fratello, gli sollevò la maglietta intima, scoprendo, con orrore, un profondo taglio sulla parte destra del costato sopra il fianco.

      «Corri Aman, vai a cercare il medico.»

      Aman scese le scale di corsa quando si aprì la porta d’ingresso, c’era Kiara, che tornava a casa con un bel cagnolino che le avevano appena regalato.

      «Guarda Aman, non è bellissimo?»

      Il cane era un piccolo maltese completamente bianco.

      «Sta succedendo qualcosa, tesoro?»

      «Mi dispiace mamma, devo fare qualcosa di molto importante.»

      Aman baciò sua madre sulla guancia e uscì di corsa in cerca del medico.

      Dopo venti minuti Aman si trovava già nella parte nord del paese, dove risiedeva il medico. Bussò alla porta con le nocche in maniera insistente, mentre riprendeva fiato.

      «Salve, c’è qualcuno? Salve!» gridò Aman disperata.

      Finalmente, dopo tanto insistere, uscì la figlia piccola del medico, una dolce bambina di cinque anni che sembrava una bambola, con gli occhi azzurro chiaro e i ricci dorati, alla quale Aman aveva dato lezioni di pittura.

      «Ciao Dana, c’è tuo padre?»

      «Mio papà non c’è, perché lo cercavi?»

      «Sai dov’è? O se tornerà tardi? È importante.»

      «Non lo so, sono da sola, vuoi entrare?»

      «No Dana, un altro giorno.»

      Mentre correva verso casa incontrò suo padre, salì in auto ed insieme arrivarono a casa, mentre Aman spiegava tutto al padre che si arrabbiava sempre di più.

      «Mamma, nonna, il medico non c’è.»

      «Bisogna chiamare Xantal.»

      «Ma nonna, si trova lontana ore da qui, e lei non è un medico.»

      «Non sottovalutare Xantal, lei ti ha assistito nel parto.»

      «Andrò a vedere se in qualche villaggio vicino c’è un medico» disse Saul, che non sopportava di vedere il figlio morire davanti ai suoi occhi.

      «La ferita si è infettata, dobbiamo chiamare Xantal.»

      Aman andò a casa di un vicino perché le prestasse il suo calesse, dato che Saul se ne era andato con l’automobile. Tornò a casa per un paio di provviste e partì più veloce che poté. Aman seguiva la strada che Adriana le aveva indicato e che portava alla casa di Xantal. Le ore passavano e si stava già facendo buio, Aman aveva dimenticato di prendere un lume, e avanzava in penombra. Un rumore la spaventò, era come un ruggito, aveva la sensazione che la osservassero da quando era partita dal suo villaggio. All’improvviso, vide qualcosa, qualcuno che si avvicinava da davanti, era una donna a cavallo, era Xantal.

      Aman non ci credeva. Xantal le diede il suo lume e proseguì, lasciando Aman da sola mentre si girava. Aman era molto contenta, anche se non confidava molto nelle capacità di Xantal. Continuava ad avere la sensazione di qualcuno che la osservasse nascosto nella vegetazione che costeggiava la strada.

      Varie ore più tardi, Aman arrivò a casa, sembrava che tutto il paese fosse lì, tutti stavano aiutando. Isaac sembrava essere molto amato dai suoi compaesani.

      Tra vari medici e le pozioni di Xantal suo fratello migliorò.

      La mattina seguente, a colazione, tutta la famiglia era riunita, compresi Isaac e Xantal, che aveva passato lì la notte. Adriana non le aveva permesso di andare a dormire alla locanda.

      «So che forse non è il momento, ma» Aman fece una pausa drammatica «mi sono fidanzata con Plamen.»

      «Congratulazioni tesoro» Kiara si alzò e baciò sua figlia con affetto.

      «Alla fine Plamen si è deciso, mi rallegro per voi se è quello che vuoi.» disse Saul.

      «Proprio con lui? Qui non ci sono altri ragazzi?» a Isaac non andava a genio il suo futuro cognato da quando lo aveva sorpreso a corteggiare un’altra ragazza, poco dopo aver iniziato a corteggiare sua sorella.

      «Sono d’accordo con Isaac, ci sono ragazzi migliori.» disse Adriana.

      «Inoltre, quando venderà le sue terre in Bulgaria sarà ricco.» aggiunse Saul pensando agli interessi di sua figlia.

      «Il denaro non ha importanza se è uno senza vergogna.» puntualizzò Adriana.

      «Sono io quella che deve sposarsi con lui, non voi.» protestò Aman.

      5. Qualcuno insegue nell’oscurità

      Pochi giorni dopo che suo fratello era apparso pieno di ferite e sangue, mentre passeggiava con la sua cagnolina, Aman cominciò a ricordare tutto quello che era successo negli ultimi giorni.

      Il giorno dopo il fatto del fratello, dopo aver annunciato il suo fidanzamento, la sua famiglia seppe che il fratello era stato aggredito la notte del giorno precedente, quindi non era andato a cena, né a dormire. Apparentemente lo stavano aspettando, sapevano che aveva comprato qualcosa di grande valore al chiosco di gioielli. Isaac non chiarì a chi fosse destinato il gioiello, sebbene sospettassero

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