La fine dell'amore. Bracco Roberto
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Risparmiatevi questa pena, perchè io non corro.
Play or pay, dottore!
Questo non so che significa, ma non importa! Il certo è, giovanotto mio, che sulle piste femminili, il palo d'arrivo muta di posto a seconda delle condizioni fisiologiche d'una donna. Non si tratta di correre; si tratta di aspettare. Nella vita di lei c'è sempre un quarto d'ora in cui non si ha che a stendere la mano per afferrarla… come un frutto maturo.
Oh, oh, dottore! Poco elegante tutto questo, poco di buon gusto! Poco comme il faut!
Ma molto vero.
Io sostengo che è assurdo!
(con importanza) Nè assolutamente vero, nè assolutamente assurdo. Sono fenomeni che io ho approfonditi. Il quarto d'ora della vulnerabilità arriva ma esso è determinato da una influenza, da un fluido, da una forza fascinatrice…
(si alza lentamente e si sdraia meglio in un'altra poltrona anche più bassa e più soffice, stendendo le gambe sopra uno sgabello e respirando:) Ah!
(continua) E questa forza, signori miei, può essere la bellezza, può essere la bontà, può essere l'astuzia, può essere… non spetterebbe a me il dirlo… ma può essere, ed è, spesse volte, l'arte…
Dio buono! Meno teorie e più fatti!
E dire che sono i fatti quelli che vi hanno liquidato!
Uhm! Non ancora.
SCENA II.
ANNA, SALVETTI, DIONIGI, D'ALMA, ALBENGA, RIVOLI
(sporgendo la testa dalla porta a sinistra e nascondendo il capo dietro la portiera, chiama:) Conte Dionigi!
(alzandosi subito) Marchesa? (Tutti s'alzano e s'inchinano.)
Per un vestito d'amazzone, in campagna, che colore mi consigliereste?
(cercando di vedere) Se potessi indovinare…
Ah, no! Dovete essere… indipendente.
Ebbene, il grigio.
E voialtri?
Io direi il bleu. C'è una mia protagonista che si veste così.
Il color Valkiria, marchesa!
Non c'è! E voi, dottor Salvetti?
Le donne a cavallo mi sono odiose in tutti i colori.
Orso!
(paziente) Orso.
Uno!.. Due!.. E tre!.. (Viene fuori d'un salto e si ferma.) – (Risatina.) Eccomi qua! (Indossa un vestito d'amazzone grigio. Porta in mano guanti, frusta e cappellino.) Conte, non siete voi che avete indovinato il mio colore, sono io che ho indovinato il vostro.
Molto inglese! (Analizzando seriamente il vestito di lei) Molto chic! molto chic!
A voi! (Stendendo il braccio) Si procede al baciamano.
(Tutti si dispongono in fila come dinanzi allo sportello d'un bigliettinaio, aspettando il loro turno.
La Marchesa resterà ferma col braccio teso, ed essi le si accosteranno l'uno dopo l'altro, ordinatamente.)
(le prende la mano e gliela bacia con estrema eleganza.)
(gliela bacia guardando lei con occhi pieni di pensieri importanti.)
(le solleva le dita con le dita e timidamente indugia accostandovi la bocca.)
Coraggio, signor Giuliano, coraggio!
Non ne ho mai quando so di profanare quello che tocco. (Le sfiora le dita con le labbra.)
(che era già dietro a Giuliano D'Alma, aspettando il suo turno) Io ne ho sempre quando so di toccare quello che profano. (Le bacia la mano avidamente e vorrebbe continuare.)
(ritirando il braccio) Ho sentito, ho sentito!
(con subitanea risoluzione) Per conto mio, rinunzio.
(con lieve moto di dispetto) Lo so che siete astemio!
(a Salvetti) Non ve l'ho detto, io?
Sicchè, il programma di oggi, marchesa, è indicato dalla vostra toilette?..
Come? Non s'era già stabilito d'andare a cavallo sino al laghetto e di fare colazione alla Capannella d'oro?
No, marchesa…
Oh, che testa! che testa che ho io! Ma è spaventevole! (Ride) Ah ah ah! Intendo. L'avrò sognato… Da che sono in campagna non faccio che sognare!
(con dolcezza poetica) Come me.
(con un rimpianto di cupidigia lasciva) Come me.
E sapete, per esempio, l'altra notte che sognai? Sognai… d'averlo finalmente trovato.
Chi?!
Non so bene chi, ma era lui! Era lui, era proprio lui, era proprio quello che viceversa cerco da due anni (declamando per celia) e che forse non troverò giammai. (Risatina.)
(con aria di competenza) Marchesa, dalle mie osservazioni mi risulta che le mogli, che hanno il vostro temperamento, sono avide di libertà, ma non possono vivere che di tirannia. Esse fuggono il marito, sì, come faceste voi, ma cercano un altro tiranno.
(seria) Aimè! Mio marito non è stato neppure un tiranno.
E poi non sarebbe mica di buon