Night Light. Amy Blankenship
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Steven strinse le spalle. âUn poâ come il detto, non câè niente di sicuro, tranne la morte e le tasse.â
Nick lasciò cadere il teschio di nuovo nella caldaia e chiuse il portello. âO nel nostro caso, tranne la pelliccia e i gatti.â
I due uomini sorrisero divertiti prima che Steven tornasse lucido. âOkay, siamo seri.â
Si separarono, ognuno ispezionando un lato diverso della grande sala, finché Steven non vide qualcosa dietro uno dei cassonetti della spazzatura pieni di assi di legno. âEhi Nick, dammi una mano.â
Nick si avvicinò ed aiutò Steven a spostare il cassonetto quel tanto che bastava per dare unâocchiata, il che non fu difficile. Una piccola, angusta galleria era stata scavata nella pietra direttamente nel terreno. Era buio pesto e i due felini facevano difficoltà a vedere allâinterno.
âTanto vale controllare.â dichiarò Nick e fece per infilarsi nellâapertura.
Steven allungò la mano, afferrò il braccio di Nick e scosse la testa. âNo, torniamo indietro e diciamo a Warren e Quinn cosa abbiamo trovato. Un puma è scomparso e, a mio parere, è un puma di troppo. Non voglio aggiungere anche un giaguaro alla lista.â
âAh però.â Nick sorrise e avvolse le braccia attorno ad uno scioccato Steven. âTu...â tirò su col naso in modo esagerato e continuò con voce esitante. âCi tieni davvero.â
Steven allontanò freneticamente Nick, mandando il giaguaro contro il muro. âDeficiente.â mormorò mentre Nick rideva. âAndiamocene di qua.â
Arrivando in cima alle scale, Steven era convinto che Nick avesse perso la testa da qualche parte lungo il tragitto. Nella chiesa câera un silenzio di tomba e Steven guardò verso il corridoio che portava nellâufficio al piano di sopra, dove il prete stava aspettando.
âAspetta un attimo qui.â disse Steven. âDevo parlare con il prete.â
Nick strinse le spalle e si appoggiò ad uno dei banchi in attesa.
âCiao, Steven.â Una voce spuntò dal nulla.
Nick saltò e Steven gridò sorpreso prima di inciampare nei suoi stessi passi e cadere. Nick sbatté le palpebre quando un uomo con i capelli scuri uscì dalle ombre ridendo allâimpazzata verso Steven.
âDannazione, Dean!â urlò Steven mentre si alzava da terra. âPiantala di cercare di spaventarmi a morte.â
Dean sorrise e si appoggiò ad uno dei pilastri accanto ai banchi e incrociò le braccia sul petto. âPer tua sfortuna non ho bisogno di fare tentativi.â
âFanculo!â ringhiò Steven. âVado parlare con il prete, torno subito.â
âAssicurati di restituire la tunica da corista che hai preso in prestito.â Dean lo prese in giro. âMi dispiacerebbe vedere un povero ragazzo che non può vestirsi per andare in chiesa.â
Steven si bloccò quando Dean pronunciò quelle parole e si voltò per fissare il caduto.
âTunica da corista?â chiese Nick e sollevò le sopracciglia quasi fino allâattaccatura dei capelli. âTu hai indossato una tunica da corista?â
âMi ero trasformato, era unâemergenza. Ho dovuto farlo per evitare che la ragazza venisse dissanguata da una maledetto vampiro.â si difese Steven.
âGià .â cinguettò Dean. âLa stessa ragazza che ti ha visto mentre ti facevano il culo.â
âCome se qualcuno non ti avesse mai fatto il culo.â ribatté Steven.
Dean si fermò e pensò per un attimo. âNo, mai successo, però mi hanno inculato.â
âDaaah.â ruggì Steven, alzando le braccia e dirigendosi verso unâaltra stanza.
Nick guardò Dean. âHai idea di dove sia nascosta la tunica?â
âSotto il suo letto.â rispose Dean.
Nick sorrise. âMateriale perfetto per un ricatto, grazie.â
âFigurati! Mi piace vederlo agitato... e poi è convinto che voglio costantemente prenderlo a calci in culo o una roba del genere.â
âSadico.â disse Nick con una risatina.
âSono un caduto.â disse Dean. âNon abbiamo granché per divertirci.â
Steven si avvicinò alla porta dellâufficio del prete e alzò la mano per bussare quando sentì delle voci dallâaltro lato. Riconobbe che una apparteneva al prete, lâaltra era di una donna. Abbassando la mano, premette lâorecchio sulla porta per ascoltare.
Jewel camminava avanti e indietro cercando di restare concentrata, ma era difficile. La prima cosa che le era venuta in mente entrando nellâufficio fu quando era stata attaccata dai vampiri e aveva visto un uomo nudo o un mutante... o qualunque cosa fosse. Aveva passato gli ultimi cinque minuti a rispondere alle domande del prete riguardo lâaltra sera, ma in questo momento aveva problemi peggiori.
âNon dovresti girare di nascosto di notte.â disse il prete. âà pericoloso. E se tuo padre o il tuo fidanzato ti scoprono?â
Jewel andò dritta alla scrivania e praticamente sbatté il palmo su di essa. âNo, sono loro che lo rendono pericoloso... costringendomi a sgattaiolare fuori dalla mia finestra, a sfuggire alle guardie armate che mi tengono prigioniera e a cercare di sgattaiolare di nuovo dentro senza essere scoperta.â
âTuo padre sta solo cercando di proteggerti.â Lui cercò di calmarla, ma sapeva che quello che lei diceva era vero. Suo padre andava a confessarsi ogni settimana... per lavare via il sangue dalle sue mani e dalla sua coscienza.
âNo, sta cercando di costringermi a sposare il suo socio in affari per ripagare un debito! Un debito con cui non ho niente a che fare. Non câè una legge contro la schiavitù in questo paese?â
âMa quando tu ed Anthony siete venuti allâincontro, hai detto di amarlo con tutto il cuore.â sottolineò il prete. âNon è una cosa su cui dovresti mentire. à un peccato agli occhi di Dio.â
âSì beh, le due guardie del corpo in piedi dietro le nostre sedie... se le ricorda? Quello dietro di me teneva la canna della pistola affondata nella mia schiena. Non potrei mai amare un egoista barbaro oppressivo come Anthony. Ha promesso di uccidere me e mio padre, se non accetto il matrimonio. E poco fa, quando ho cercato di dire a mio padre che non volevo avere niente a che fare con Anthony, mi ha colpita così forte che ora so dove sono le stelle, perché le ho contate.â
Sia Jewel che il prete rimasero sorpresi quando la porta dellâufficio si spalancò così