Quasi perduta. Блейк Пирс

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Quasi perduta - Блейк Пирс

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fuori dalla tenuta, per aprire il cancello, Cassie rimase stupefatta di fronte alla vista della casa che si ergeva oltre lo stesso, che pareva troppo bella per essere vera. Sembrava il luogo in cui lei aveva sempre sognato di vivere. Una casa semplice, ma meravigliosa, con linee spioventi e dettagli in legno che si adattavano armoniosamente alla natura che la circondava, che le ricordava una nave ormeggiata in porto. Ad eccezione del fatto che quell’edificio era annidato su una scogliera, con un’incredibile vista sull’oceano sottostante. Nel giardino ben curato vi erano due altalene, una oscillante e una basculante. Erano entrambe alquanto arrugginite, e Cassie ritenne che il loro stato fosse un indizio dell’età dei bambini.

      La ragazza si guardò nello specchietto retrovisore e si sistemò i capelli. La sua chioma ondulata era splendente e in ordine, grazie agli sforzi fatti quella mattina, e il suo rossetto color corallo era immacolato.

      Cassie parcheggiò sul selciato e camminò verso la casa, percorrendo un sentiero delimitato da aiuole. Anche in quel periodo dell’anno, le stesse brillavano di boccioli gialli, e Cassie riconobbe dei caprifogli piantati alle loro spalle. Era certa che in estate fossero un’esplosione di colori.

      La porta d’ingresso si aprì prima che lei potesse raggiungerla.

      “Buon pomeriggio, Cassie. Piacere di conoscerti. Sono Ryan”.

      L’uomo che l’aveva salutata era una testa più alto di lei, in forma, e sorprendentemente giovane, con capelli castani in disordine e dei penetranti occhi azzurri. Stava sorridendo, e sembrava davvero felice di vederla; indossava una maglietta di Eminem sbiadita e dei vecchi jeans consumati. Cassie notò che aveva un panno da cucina incastrato nella vita.

      “Ciao, Ryan”.

      Gli strinse la mano. L’uomo aveva una presa calda e ben ferma.

      “Mi hai beccato mentre stavo pulendo la cucina per il tuo arrivo. Ho messo a bollire dell’acqua; bevi il tè? So che è una tradizione tipicamente inglese, e se preferisci, c’è anche del caffè.

      “Va benissimo il tè”, disse Cassie, rassicurata da quel benvenuto perfettamente normale.

      Mentre chiudeva la porta e si dirigeva verso la cucina, pensò tra sé e sé che Ryan Ellis era molto diverso da come se lo era immaginato. Era molto più amichevole di quanto avesse previsto, e Cassie adorava il fatto che fosse disposto a pulire la cucina.

      La ragazza si ricordò del suo arrivo alla dimora del suo precedente impiego. Non appena aveva messo piede nel castello francese, aveva percepito la tesa e terribile atmosfera di conflitto. In questa casa, non provava nulla di tutto ciò.

      Mentre camminava sul lucido pavimento in legno, Cassie fu impressionata da quanto fosse ordinata la casa. C’erano persino fiori freschi sul tavolo dell’atrio.

      “Abbiamo abbellito casa per te”, disse Ryan, come se le stesse leggendo nel pensiero. “Saranno passati mesi dall’ultima volta che è stata così in ordine”.

      Alla sua destra, Cassie notò un salotto con un’enorme porta scorrevole che si affacciava su una veranda. La camera appariva raffinata ed accogliente, grazie ai divani in pelle, che avevano un aspetto incredibilmente comodo, e ai dipinti ad olio alle pareti. La ragazza non potè fare a meno di fare un confronto con l’ostentato arredamento del castello dove aveva lavorato in precedenza. Sembrava che in questa casa vivesse una vera famiglia.

      La cucina era pulita ed in ordine, e Cassie non potè non notare la qualità degli elettrodomestici. Il bollitore, il tostapane e il robot da cucina erano top della gamma. Cassie riconobbe il loro disegno decorativo da un articolo che aveva letto in una rivista sull’aereo, e si ricordò di come fosse rimasta impressionata dal prezzo.

      “Hai pranzato?” le chiese Ryan dopo aver versato il tè.

      “No, ma non importa...”

      Ignorando le sue proteste, l’uomo tirò fuori dal frigo un piatto pieno di frutta, muffin e panini.

      “Durante il fine settimana, mi piace avere una scorta di cibo a disposizione. Vorrei poter dire che questo è apposta per te, ma in realtà è lo stesso che preparo solitamente ai bambini. Dylan ha dodici anni, e inizia a mangiare come un adolescente, Madison ha nove anni e fa un sacco di sport; preferisco si ingozzino di questo tipo di cose piuttosto che di dolci o cibo spazzatura”.

      “Dove sono i bambini?” chiese Cassie, sentendo un’altra ondata di nervosismo al pensiero di incontrarli. Con un padre tanto divertente e genuino, probabilmente erano proprio come Jess li aveva descritti, ma lei aveva bisogno di esserne certa.

      “Sono usciti in bici dopo pranzo, per andare a trovare un amico che vive in fondo alla strada. Gli ho detto di sfruttare il pomeriggio prima che cominci a piovere. Dovrebbero essere a casa a breve. Altrimenti, sarò costretto a tirare fuori la Land Rover e andare a prenderli”.

      Ryan diede un’occhiata fuori dalla finestra per osservare il cielo, che si stava oscurando.

      "In ogni caso, come ti ho spiegato, ho davvero bisogno di aiuto per il prossimo periodo. Sono un genitore single ora, e i bambini hanno bisogno di tutte le distrazioni possibili. Inoltre le scadenze del mio lavoro sono inderogabili”.

      “Che lavoro fai?” domandò Cassie.

      “Sono il proprietario di una flotta di barche da pesca, e da turismo, che opera dal porto in paese. Questo periodo dell’anno è quello in cui viene fatta manutenzione alle barche, e al momento ho una squadra sul luogo, per le riparazioni. Sono terribilmente impegnati, e stanno per arrivare i primi temporali della stagione. Ecco perché i tempi sono così stretti, e la mia situazione attuale non è d’aiuto”.

      “Dev’essere stato terribile affrontare un divorzio, soprattutto in questo momento”.

      “È stato un periodo veramente duro”.

      Quando Ryan si allontanò dalla finestra, nella luce che stava ormai cambiando, Cassie si rese conto che non era solo attraente, ma anche incredibilmente bello. Il suo volto era forte e deciso, e osservando i muscoli scolpiti del suo braccio, Cassie pensò che pareva essere estremamente in forma.

      Rendendosi conto che stava esaminando l’uomo per il suo aspetto fisico, mentre lui stava passando un periodo d’inferno sul lato emotivo, portò Cassie a rimproverare se stessa. Allo stesso tempo, dovette però ammettere che Ryan era irresistibilmente affascinante, al punto da doversi obbligare a smettere di fissarlo.

      “Ryan, l’unico problema è che al momento io non ho un visto lavorativo. Ne ho uno valido per la Francia, e l’agenzia per ragazze alla pari mi ha dato tutti i permessi, ma non mi ero resa conto che qui le cose funzionassero diversamente”.

      “Mi sei stata consigliata da un’amica”, disse Ryan, sorridendo. “Il che implica che puoi stare con noi come ospite. Ti pagherò in contanti, in nero, così non dovrai pagare le tasse, se per te va bene”.

      Cassie si sentì estremamente sollevata. Ryan aveva capito la sua situazione ed era disposto ad accettarla senza alcun problema. Ciò la liberava di un enorme peso. Cassie si rese anche conto che quello poteva essere il fattore decisivo, e dovette trattenersi dall’accettare il lavoro su due piedi. Si ricordò di stare molto attenta, e che doveva per lo meno aspettare di conoscere i bambini prima di assumersi un tale impegno.

      “Per quanto tempo avrete bisogno di qualcuno?”

      “Massimo

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