Abissinia: Giornale di un viaggio. Giuseppe Vigoni
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Giuseppe Vigoni
Abissinia: Giornale di un viaggio
Pubblicato da Good Press, 2020
EAN 4064066072278
Indice
CON 3 PANORAMI, 33 TAVOLE ILLUSTRATIVE,
UN FACSIMILE DI UNA LETTERA DEL RE GIOVANNI
ED UNA CARTA ITINERARIA
ESEGUITA PER CURA DELLA R. SOCIETÀ GEOGRAFICA ITALIANA.
NAPOLI MILANO PISA
ULRICO HOEPLI
EDITORE-LIBRAIO
1881.
Milano, Tip. Bernardoni di C. Rebecchini e C.
A MIA MADRE.
A ritemprarmi nei momenti di scoraggiamento, a partecipare in altri al mio entusiasmo e alla mia soddisfazione, ebbi sempre nelle mie peregrinazioni un fedele compagno, il pensiero di chi mi seguiva coi suoi voti.
A nessuno meglio che a te potrei quindi dedicare queste pagine, scritte sempre con la speranza di potertele un giorno presentare.
Credi che ad ogni passo che mossi, il mio cuore era con te, e con me era la tua santa immagine, e questo ti sia di conforto alle lunghe ore d'angoscia passate nella mia assenza.
Lettera di raccomandazione per le autorità abissinesi
dataci da Re Giovanni alla nostra partenza dal suo campo.
TRADUZIONE.
(Sigillo in Etiopico e in Arabo)
GIOVANNI RE DEI RE DI ETIOPIA.
Lettera del Prefetto di Dio, Giovanni Re dei Re di Etiopia; diretta al luogotenente per alloggio e vettovaglia, e ai Governatori secondo la strada.[1] Codesti uomini sono miei amici, abbiate cura di guardare le loro proprietà e supellettili, darete loro da mangiare e da bere se avran fame o avran sete, e li farete partire (solo) dopo essere saliti ad accompagnarli (in segno di onore). Scritta l'anno di grazia 1874, l'11 di Sanne (17 o 18 Giugno) nella città capitale di Samara.
[1]Questa frase rende certamente il senso del testo, ma non s'è potuto tradurla più esattamente.
Per cortesia di chi regge il celebre Collegio di Propaganda a Roma abbiamo potuto ottenere questa traduzione solo dal signor professore Ignazio Guidi romano, uno dei più dotti orientalisti italiani.
L'Editore.
AL LETTORE.
Il non saper vestire il racconto di quella eleganza e naturalezza che lo rendano simpatico al lettore, e divertendolo lo facciano quasi partecipare alle emozioni provate da chi le narra, mise sempre lo spauracchio della critica fra me e il desiderio di rendere di pubblica ragione le mie impressioni di viaggio.
Incoraggiato ora dal consiglio di molti fra i miei buoni amici, mi decisi a farlo, fidente almeno nella benevolenza di questi.
Lungi da me l'idea di farmi narratore di avventure straordinarie, intendo solo di descrivere un viaggio forse abbastanza originale per un semplice touriste, imponendo a me stesso di tenermi alla pura verità non solo, ma alla verità vera, cioè senza lasciarmi troppo avvilire nei momenti di scoraggiamento, nè esaltare da quelli di soddisfazione, per mantenere al carattere d'ogni cosa il suo reale colore.
Io non ho studiato, ma solo visitato l'Abissinia, quindi non faccio digressioni nè considerazioni, ma solo tento dare una riproduzione fedele di quanto ho visto, e sentito narrare in quel paese dai suoi abitanti, sperando con questo di poter interessare chi mi legge. Non intendo scrivere un libro pei dotti, ma solo dare un abbozzo per chi si interessa di viaggi, ed è per questo, e