Attenti Alle Timide Bamboline. Dawn Brower

Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Attenti Alle Timide Bamboline - Dawn Brower страница 6

Attenti Alle Timide Bamboline - Dawn Brower

Скачать книгу

con voce soffocata. Poi gli lanciò un ultimo sguardo e sgusciò via nel corridoio, scomparendo presto alla sua vista.

      Ezra aggrottò la fronte e la seguì con gli occhi, finché lei non girò l’angolo del corridoio. Non era decoroso, e avrebbe destato sospetti rientrare insieme in salone, quindi attese un tempo ragionevole, prima di seguirla. Voleva saperne di più, su quella fanciulla. Avrebbe trovato l’occasione giusta per conoscerla meglio.

      Ma quando entrò in salone, si accorse che lei era scomparsa. Dov’era finita? O meglio: dove si era nascosta, questa volta? In giardino? O magari dietro qualche altro vaso di piante? Ma poteva semplicemente essersi mimetizzata tra la folla. Il salone era gremito, e trovarla lì dentro sarebbe stata un’impresa. Entrò nella sala con nonchalance, continuando a cercarla con discrezione. Era diversa da una normale debuttante: quelle non facevano che mettersi in mostra, sperando di accalappiare l’attenzione di qualche possibile pretendente. Ma da quel che aveva capito quella ragazza non era come le altre, quindi sarebbe stato difficile localizzarla.

      Guardò meglio negli angoli più appartati e oscuri della sala fino a quando, finalmente, la vide.

      Non era nascosta da una pianta, ma quasi: questa volta aveva scelto un enorme pilastro con sopra un gigantesco busto di uno dei Conti di Windley. Fece per raggiungerla, quando fu bloccato a metà strada da Lady Evelyn Andrews, la figlia di Lady Windley.

      "Visconte, che fortuna! - esclamò la ragazza, in brodo di giuggiole - Speravo proprio d’incontrarvi!” Gli sventolò davanti al naso il suo carnet. “Mi chiedevo se vi facesse piacere farmi da cavaliere per il prossimo ballo.”

      Eszra si accigliò. Di solito non ballava, e quella piccola civetta lo sapeva. Come sapeva che era lì solo per colpa di Amelia. Ma, con quelle poche frasi, lo aveva incastrato. Provò a inventarsi una scusa che non offendesse la figlia della sua ospite.

      “Sono dolente, ma temo che non sia possibile. Ho già promesso questo ballo a un’altra persona…solo che non la vedo…” Alzò la testa, per scrutarsi fintamente intorno. “Magari, un’altra volta, che ne dite?”

      Ma la ragazza non aveva intenzione di mollare. Anzi, aprì la bocca con sorpresa e disgusto, e strillò come un’oca:

      “Un’altra persona? E chi sarebbe, di grazia?”

      Era così maleducata che per un attimo Eszra pensò di stuzzicarla, solo per metterla in ridicolo, più di quanto non stesse facendo da sola. Alla fine cambiò idea: non gli sembrava il caso, e non voleva farsi stupidamente dei nemici. Invece, le indicò con discrezione la fanciulla che aveva adocchiato, e che ora si nascondeva dietro il pilatro di marmo.

      “Quella signorina laggiù.” Eszra sperò caldamente che l’oca non gli chiedesse il nome della prescelta…scoprendo così gli altarini.

      La ragazza guardò nella direzione del suo dito. Sulla sua faccia si disegnò una smorfia di disapprovazione e di rabbia.

      “Lady Theodora? Perché? È un pollo freddo e scipito. Nessuno balla mai con lei."

      Eszra si sentì disgustato da quelle parole. “Ah, davvero? Nessuno di questi gentiluomini ha mai saputo apprezzare la sua bellezza e la sua virtù? Tutti ciechi o stupidi, allora." esclamò.

      Così dicendo, s’inchinò ad una lady Evelyn chiaramente infuriata e si diresse con decisione verso Teddy. Quando fu di fronte a lei, s’inchinò elegantemente e le tese una mano.

      “Signorina Theodora, mi concedete l’onore di questo ballo?”

      Senza nemmeno aspettare la sua risposta, la strattonò e la forzò a mettersi in piedi. Poi le porse il suo braccio e l’accompagnò…o meglio, la trascinò, al centro della sala, dove tutti si erano fermati a guardarli, esterrefatti.

      Teddy lo seguì, come in trance. Quando lui fece i primi passi di danza lei lo imitò, senza dire una parola. Eszra era pienamente soddisfatto anche se temeva che, una volta ripreso il controllo, Lady Theodora gliel’avrebbe fatta pagare per averla esposta agli sguardi di tutti. Beh, almeno adesso sapeva il suo nome. Quell’oca di Lady Evelyn era servita a qualcosa…

      Конец ознакомительного фрагмента.

      Текст предоставлен ООО «ЛитРес».

      Прочитайте эту книгу целиком, купив полную легальную версию на ЛитРес.

      Безопасно оплатить книгу можно банковской картой Visa, MasterCard, Maestro, со счета мобильного телефона, с платежного терминала, в салоне МТС или Связной, через PayPal, WebMoney, Яндекс.Деньги, QIWI Кошелек, бонусными картами или другим удобным Вам способом.

/9j/4AAQSkZJRgABAQABIAEgAAD/4QC0RXhpZgAATU0AKgAAAAgABwESAAMAAAABAAEAAAEaAAUA AAABAAAAYgEbAAUAAAABAAAAagEoAAMAAAABAAIAAAExAAIAAAAGAAAAcgE7AAIAAAAJAAAAeIdp AAQAAAABAAAAggAAAAAAAAEgAAAAAQAAASAAAAABQ2FudmEAZGF3bmFiMTkAAAADoAEAAwAAAAEA AQAAoAIABAAAAAEAAAcIoAMABAAAAAEAAAr9AAAAAP/hCzlodHRwOi8vbnMuYWRvYmUuY29tL3hh cC8xLjAvADw/eHBhY2tldCBiZWdpbj0i77u/IiBpZD0iVzVNME1wQ2VoaUh6cmVTek5UY3prYzlk Ij8+IDx4OnhtcG1ldGEgeG1sbnM6eD0iYWRvYmU6bnM6bWV0YS8iIHg6eG1wdGs9IlhNUCBDb3Jl IDYuMC4wIj4gPHJkZjpSREYgeG1sbnM6cmRmPSJodHRwOi8vd3d3LnczLm9yZy8xOTk5LzAyLzIy LXJkZi1zeW50YXgtbnMjIj4gPHJkZjpEZXNjcmlwdGlvbiByZGY6YWJvdXQ9IiIgeG1sbnM6ZGM9 Imh0dHA6Ly9wdXJsLm9yZy9kYy9lbGVtZW50cy8xLjEvIiB4bWxuczpBdHRyaWI9Imh0dHA6Ly9u cy5hdHRyaWJ1dGlvbi5jb20vYWRzLzEuMC8iIHhtbG5zOnhtcD0iaHR0cDovL25zLmFkb2JlLmNv bS94YXAvMS4wLyIgeG1wOkNyZWF0b3JUb29sPSJDYW52YSI+IDxkYzpjcmVhdG9yPiA8cmRmOlNl cT4gPHJkZjpsaT5kYXduYWIxOTwvcmRmOmxpPiA8L3JkZjpTZXE+IDwvZGM6Y3JlYXRvcj4gPGRj OnRpdGxlPiA8cmRmOkFsdD4gPHJkZjpsaSB4bWw6bGFuZz0ieC1kZWZhdWx0Ij5BZGQgYSBoZWFk aW5nPC9yZGY6bGk+IDwvcmRmOkFsdD4gPC9kYzp0aXRsZT4gPEF0dHJpYjpBZHM+IDxyZGY6U2Vx PiA8cmRmOmxpIEF0dHJpYjpUb3VjaFR5cGU9IjIiIEF0dHJpYjpDcmVhdGVkPSIyMDIxLTAzLTE4 IiBBdHRyaWI6RXh0SWQ9IjNiMDBhN2VlLWZhNzMtNDYzMC1hMzk4LWRjODNmM2UxNmZhYiIgQXR0 cmliOk

Скачать книгу