La Teoria Metafisica Dell'Economia Egualitaria. Jo M. Sekimonyo

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La Teoria Metafisica Dell'Economia Egualitaria - Jo M. Sekimonyo

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TRE

      1 Scemo e più scemo

      "Il compito quasi insolubile è di non permettere né alla forza degli altri né alla nostra impotenza di stupirci."

      – Theodor Wiesengrund Adorno

      U

      na lega di attacchi creduloni sui dubbi costituzionali della vita ha marginalizzato il principale guidatore della creatività. I fantasmi proseguono a rovinare la saggezza dell’umanità nel suo rinnovato stadio embrionico. I tentacoli della persistente dottrina idiota hanno lo stesso devastante peso sociale su tutto il globo. I dogma cinici si espandono sempre per la noncuranza di tutti. Tentativi di affondare la perfidia nell’oblio non dovrebbero essere percepiti come un atto di eroismo. Nessuno merita applausi per accettare il cattivo mostro psicosomatico di tutti. Io sono me stesso, non innocente.

      C’è stato un tempo nella mia vita in cui la mia tolleranza era basata su una ingenua deviazione standard dai pazzi. Ero solo leggermente sgarbato con i pupazzi che si complimentavano tra loro per rendere democratico uno slum. Non ero ipersensibile con gli imbecilli che giuravano di non vedere né razza né genere. Avrei dovuto usare come sacco da boxe il volto degli idioti la cui idea di miglioramento degli standard di vita in una regione distrutta dalla guerra è fornire un maiale a una famiglia. Poi ancora è stato duro, a quel tempo, comprendere tutti i geni psicotici imbottigliati in un fanatico. Uno deve prendere tempo per origliare le conversazioni attraverso la piramide socioeconomica per alzare effettivamente l’autocoscienza della devastazione globale verso un livello alieno.

      Abbiate il coraggio di camminare in qualsiasi riverito atelier della conoscenza, che sia a ovest, est, nord o sud, e sarete sovrastati dall’odore cianico delle palle dialettiche. In questi laboratori, zar finanziari rampanti, così come capi di organizzazioni internazionali, stanno facendo proseliti sul concetto di senso comune marginale. Il loro modello da quattro soldi parte da equazioni di despoti paranoidi e avidi buffoni. Nel far questo, l’approccio della funzione derivativa della giustizia parziale sovrasta l’instabilità psicologica fermando la crescita nel commercio di queste nazioni povere. Assunzioni patetiche plasmano l’interpretazione delle norme sociali, del commercio e della neutralità politica alla loro depravazione morale. Non c’è bisogno di essere preoccupati per il fetore di questo puerile privilegio. L’impareggiabile maestria nell’arte di diffondere il pregiudizio è decisamente chiara.

      C’è un offensivo ammontare di energia sperperata con il motivetto rompi nervi, "aumentare i salari automaticamente scatena la robotizzazione dei supermercati e i tagli nel lavoro". Tali affermazioni si sono rivelate completamente errate. La fine della schiavitù delle persone di colore, del lavoro minorile oltre a una diminuzione degli orari lavorativi, e ai benefit occupazionali hanno dimostrato che la dignità umana e il successo nello sfruttamento della classe dei lavoratori non sono mutualmente esclusivi. Provo avversione più per il salario minimo che per i miliardari arroganti e moralisti. Quando loro e io richiediamo l’abolizione del salario minimo, vogliamo distruggere la nozione superata dei valori delle vite di coloro in fondo alla scala. Devo ancora trovare solidarietà per la mia causa. Il concetto del salario minimo ha reso altamente funzionale la schizofrenia della distribuzione della ricchezza. Il miglioramento del lavoro ottenuto senza l’esempio degli schiavi robot è, nel caso peggiore, una chiara ipocrisia o, nel caso migliore, una mera inconsistenza. È necessario che i robot siano schiavizzati e che rimpiazzino i muscoli e i disagi umani al fine di rompere i ceppi del fardello del salario minimo.

      Cosa c’è da dire sulle stupide celebrità che escono dal giocare agli eroi in un mondo di fantasia per essere alle prese con tangibili sconfitte sociali? Due pollici alzati per il corporativismo; questi miscugli alla moda ipnotizzano il pubblico, ingrossano l’orrenda pseudo scusa "per il bene più grande", e ravvivano le assurdità. La standing ovation tributata a questi buffoni non fa altro che distruggere le speranze di miliardi di anime nel mondo oscuro e fare del sentimentalismo sui ghetti. Questi spettacoli insopportabili non risvegliano il senso comune e la severità nelle nazioni povere e nelle banlieu. Quando non ci sono altre strade, l’umiliazione e la miseria solitamente guidano le persone empatiche e i disertori verso gli estremi violenti; religione e armi! Dovrebbe essere una sorpresa per ogni cervello ben bilanciato che l’ineguaglianza serva da ulteriore propellente per l’ira di coloro che hanno provato l’esperienza dell’ingiustizia e fornisca un motivo per antifoni scioccanti.

      ""Scrivere la storia è importante quanto fare la storia. Se lo scrittore non resta fedele a chi la fa, allora la verità immutabile assume una qualità che confonderà l’umanità."

      – Mustafa Kemal Atatürk

      Ne ho abbastanza di come in tutto il mondo loda Andrew Carnegie, J.P. Morgan, John D. Rockefeller e Cornelius Vanderbilt come grandi imprenditori. Questi spregevoli esseri umani sono stati incoronati come gli uomini che mettono l’intero globo sulla giusta strada. La loro esagerata buona volontà è diventata il credo della razionalizzazione dei capitalisti col sigaro dell’ampliamento dei cancelli dorati della pura cattiveria e della decriminalizzazione della cupidigia. Le voci che condannano le loro tattiche perfide sono oggetto di vituperio. Per questa offesa devo dare credito alle mie amnesie contemporanee quando si arriva alla rivoluzione industriale. Non c’è alcun bisogno di recuperare una vanga per dissotterrare il sentiero lasciato dietro dai loro accordi malati e dai loro sfruttamenti. Hanno consolidato il massimo potere e la massima influenza accumulando con violenza gemme e collezionando prestigio non necessario.

      In tutto il globo, l’attributo di libero mercato si basa sullo strangolamento degli avversari e poi i loro cadaveri sono lasciati dietro a un capo di stato corrotto che si occupi di eliminarli. Quello che Andrew Carnegie, J.P. Morgan, John D. Rockefeller e Cornelius Vanderbilt hanno chiamato portare l’ordine nel sistema caotico, non è stato altro che bloccare la rivoluzione sociale. I loro pioneristici cartelli affaristici sono in realtà casi di vergognosa cattiveria non necessaria. Per avere un’idea del loro impegno per una schiavitù rinnovata e per la dominazione del mondo, questi criminali finanziarono un colpo di stato politico e misero con successo la loro pedina, William McKinley eletto come venticinquesimo Presidente degli Stati Uniti che proseguì nell’eliminare qualsiasi regolamentazione che intralciasse la strada dei suoi benefattori nell'accumulare ancora più ricchezza. Oggi, questi progetti di accumulare denaro e di accantonare le politiche pubbliche si sono sviluppati in tutto il globo grazie a questi avidi ricchi criminali.

      Individui consumati per la colpa, si sono fatti strada alla Casa Bianca per dissociarsi con l’establishment corrotto, sono stati una fonte di opposizione per gli industriali furiosi e uno strumento per le rivolte sociali, commerciali e politiche del ventesimo secolo.

      I colpi dell’antitrust sui baroni ladri hanno imposto nuove tradizioni commerciali o almeno hanno rovesciato la deumanizzazione del ciclo del lavoro. La situazione ha anche spalancato la porta per una nuova covata di manipolatori di affari meno feroci come Henry Ford. C’è una evidenza irrefutabile che gli accaparratori della rivoluzione industriale hanno fatto ristagnare la distribuzione della ricchezza. Appena dopo che il loro monopolio fu decapitato, per la prima volta, i bianchi americani furono in grado di permettersi le cose che producevano. La rivoluzione industriale americana non può riconciliare l’integrità accademica e la moderna dottrina estetica del libero mercato. E perciò, il capitalismo non è compatibile con la crescita e lo sviluppo umano e artistico.

      Al giorno d’oggi, lo scenario della guerra civile americana è stata abbellito con l’eroica allegoria degli stati del nord liberi e illuminati che hanno liberato, per mantenere la tradizione dell’umanismo, gli stati del sud schiavisti e rozzi. È un esempio della tipica tradizione dei burattinai delle nazioni potenti di rileggere la storia. Anche se la verità è stata oscurata nelle nebbie della partigianeria che è andata

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