La Teoria Metafisica Dell'Economia Egualitaria. Jo M. Sekimonyo
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Per apprezzare la mia devozione contro il monopolio e per comprendere la mia devozione contro la privatizzazione, si è creduto necessario compartimentalizzare i due sentimenti diversi. Il sottile e contorto filo che collega l’Arkansas al remake egiziano della primavera araba che ha condotto a uno scambio multilaterale dei faraoni dei tempi moderni dice molto sulla nostra interconnettività sociale. Quello che abbiamo oggi è il terreno morale delle leggi antitrust che fermano un capitalista affamato dall’abbuffarsi apertamente di un intero settore di bisogni o desideri umani. Al contrario la paranoia globale è stata usata dai predatori internazionali e dai loro sponsor per rompere le reti di sicurezza dei paesi in via di sviluppo e attivare l’esternalizzazione delle loro economie nazionali.
Una navigazione attraverso la scienza e una camminata lungo la scogliera teologica, finiranno entrambe disilluse e non suscettibili. È una questione di tempo prima che qualcuno sia risucchiato nella scienza politica altamente sovvenzionata o nelle idiozie religiose. L’incapacità umana di sopportare il dolore o di evitare la colpa potrebbe condurci a vedere gli strazianti eventi storici attraverso occhiali dalle lenti rosa. In questo confuso ritratto del mondo, come fa una mentalità non conformista a mantenere una misura appropriata di salute mentale e di integrità?
"No, Buana, è meglio non sapere nulla, perché molte persone istruite sono dei grandi folli."
– Zio Tom
Non c’è alcuna vergogna nel non sapere. Questa virtù è estranea all’arroganza. Una dissezione chirurgica accademica dei beatificati classici dei Los pistorelos non porta un fifone a dubitare della santità degli pseudo intellettuali. Il tempo può cambiare il significato contestuale ma non l’intenzione. Immergersi nelle intenzioni di bizzarri richiedenti apre una scatola di vermi che senza dubbio ha umanizzato gli dei celebrati e indebolisce la loro eredità. Per così tanto tempo, il mondo è stato alimentato da numerose bugie per coprire i costrutti sociali. Un’ampia gamma di vistose denigrazioni sono diventate accettate come verità. La loro longevità nasce dalla noncuranza dialettica dei contadini moderni e dalla insensatezza degli accademici di alto rango.
La filosofia è un esercizio cerebrale isometrico olimpico che strizza l’autenticità dal cesto delle incertezze. È celebrata per la ridicola ricerca della comprensione di noi stessi per la nostra auto coscienza. Le persone di una parte del mondo intuitivamente rappresentano luoghi sconosciuti come un ricettacolo di mostri. A causa di premesse inappropriate che sono aggiunte a motivi subdoli, Immanuel Kant è stato incoronato come il più grande filosofo dei tempi moderni. Ho cercato la sua guida per spiegare l’origine delle diverse razze umane, in particolare dei neri, visto che stava per diventare la mia bussola culturale.
"La crescita delle parti molli del corpo ha dovuto aumentare in un clima caldo e umido. Questa crescita ha prodotto un naso grosso e rialzato e spesse labbra carnose. La pelle doveva essere oleosa, non solo per ridurre la sudorazione abbondante ma anche per tenere lontano il pericoloso assorbimento dell’aria umida e stagnante. La ricchezza delle particelle di ferro, che sono del resto presenti nel sangue di ogni essere umano, e, in questo caso, precipita nella sostanza a forma di rete attraverso l’evaporazione dell’acido fosforico (questo spiega il motivo per cui tutti i negri puzzano), è la causa del nero che brilla attraverso l’epidermide. […] Oltre a tutto questo, il calore umido stimola la forte crescita degli animali. In breve, tutti questi fattori contribuiscono all’origine del Negro, che è ben adatto a questo clima e cioè forte, in carne e agile. Tuttavia, visto che la sua terra madre gli fornisce così tanto, è anche pigro, indolente e sfaccendato." (____)
Adesso ho bisogno di una pausa. Tutti i marsupiali posti nella parte inferiore del totem, per favore permettetemi di proseguire con il livello di stupidità di Kant, sensazionalizzando la risposta dello sceicco Anta Diop, la teoria delle due culle. Il mio ritratto dell’origine di un Kracker è:
"La diminuzione delle parti molli è dovuta al clima freddo e secco. Questa degenerazione ha prodotto un sottile naso appuntito e labbra sottili. La pelle ha dovuto essere secca e semitrasparente, come misura protettiva per le povere condizioni igieniche, e, nel caso si bagnino lo spesso rivestimento inutile dell’epidermide è diluito (questo spiega il motivo per cui tutti i Kraker puzzano come cani bagnati). Oltre a tutto questo, il caldo secco promuove l’omosessualità. In breve, tutti questi fattori sono responsabili dell’origine del Kraker, che ben si adatta al clima e cioè, allampanato, aggressivo, che prova disgusto per l’esistenza, pessimista, sfruttatore delle donne, e pieno di depravazione morale. E, visto che il suo ambiente arido e freddo non permette una sussistenza a lungo termine, è anche sadico, provinciale e isterico. "
Se applaudite la mia risposta piccata, allora siete un Neanderthal. Affermazioni possono essere costruite per tenere conto degli occhi a mandorla degli asiatici o per generalizzare l’alito poco piacevole degli arabi. Con lo stesso spirito del giuramento di Ippocrate, non fare del male, la ricerca scientifica dovrebbe evitare di fornire stupide prove a stereotipi offensivi. Albert Einstein ha affermato che il razzismo è una malattia dei bianchi. Ignorava o non aveva evidenza di settarismi di altre razze. La nozione giapponese della purezza etnica o la nozione che i russi neri non sono neri. Poveri indigeni in Bolivia provano pietà e disprezzo per i neri. I neri africani guardano in modo torvo le donne che si accompagnano agli uomini bianchi. Un altro fantasma sopravvalutato e citato troppo spesso, David Hume, che presumo non fosse a conoscenza dell’università di Sankore, fondata all’inizio del 1300 a Timbuctu, ha scritto:
"Sono incline a sospettare che i negri e in generale tutte le altre specie di uomini (perché ce ne sono quattro o cinque tipi differenti) siano naturalmente inferiori ai bianchi. Non c’è mai stata alcuna civiltà se non bianca, e neppure alcun individuo rilevante né come azione né come riflessione. Nessun manufatto di particolare rilevanza tra di loro, nessuna arte, nessuna scienza. D’altro canto i più rudi e barbari dei bianchi, come gli antichi GERMANI, gli attuali TARTARI, hanno ancora qualcosa di notevole tra di loro, nei loro valori, nella loro forma di governo o in qualche altra particolarità."
C’è coerenza nella beatificazione di eroi caucasici nella maratona del razzismo. Ogni razza merita una medaglia di completamento per il loro contributo a questa assurda saga. Ibn Khaldun è un africano che credeva fermamente nel fatto che la Geometria illumini l’intelletto e ponga la mente nel verso giusto. É visto spesso come uno dei padrini della economia moderna, in particolare dell’economia monetaria (già). A quest’ uomo viene attribuito l’osservazione e l’articolazione del beneficio della divisione del lavoro nel suo libro Kitab al-Ibar ben prima che Adam Smith impacchettasse i concetti rubati ai fisiocrati francesi. Inoltre, Khaldun ha brillantemente introdotto la teoria del valore del lavoro secoli prima di David Ricardo. Ha anche detto di getto:
"Al di là del sud, non c’è alcuna civiltà in senso stretto. Ci sono solo umani che sono più vicini a stupidi animali che a esseri razionali. Vivono in boschi e grotte e mangiano erbe e cereali non lavorati. Spesso si mangiano tra loro. Non possono essere considerati esseri umani. "
Ogni secolo sembra cominciare e finire con la faziosa sintesi occidentale che regna suprema sull’universo. Nel mezzo del viaggio, l’intera umanità pone un’eccessiva venerazione verso vergognosi esseri umani considerati come i più grandi pensatori del loro tempo. Il caso più disdicevole è quello di Gandhi. Sono profondamente disturbato ogni volta che il Mahatma Gandhi è educatamente chiamato la "Grande anima" da chiunque non stia coraggiosamente indossando una svastica. L’ostinato pedofilo ha offerto la giurisprudenza agli indiani in Sud Africa sotto il sistema dell’Apartheid. Credeva nella purezza delle razze. Per Bapu, gli indiani erano senza dubbio inferiori ai caucasici ma si lamentava che:
"Potevamo