Una sfida al Polo. Emilio Salgari

Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Una sfida al Polo - Emilio Salgari страница 11

Автор:
Серия:
Издательство:
Una sfida al Polo - Emilio Salgari

Скачать книгу

come rasoi ed assai acuminati.

      La luce proiettata dalle lampade elettriche raggruppate in mezzo alla sala, riflettendosi sul lucidissimo acciaio, proiettò negli occhi dei quattro uomini un lampo impressionante, tale da farli rabbrividire.

      — Buone armi, — disse il canadese, affettando una certa calma. — Queste sono ottime per la caccia dei caribon: un buon colpo nella spalla e si è sicuri di raggiungere il cuore.

      — Ed anche per spaccare la spina dorsale ai nostri giganteschi bisonti del Far-West, — disse mister Torpon, il quale non voleva tenersi indietro.

      Fra i quattro uomini regnò un breve silenzio, poi il signor di Montcalm, il quale aveva prontamente riacquistato il suo sangue freddo e tutta la sua audacia, riprese:

      — Mister Torpon, lascio a voi la scelta dell'arma. Quale preferite, quantunque mi sembrino perfettamente eguali?

      — V'ingannate, signor di Montcalm, — disse il yankee, — perchè sul manico d'uno vedo impresse tre stelle mentre sull'altro non ve ne sono che due e può essere quella protettrice che manca.

      — Ah!... Il superstizioso!...

      — La sorte, — dissero i due partners.

      — Sia, — risposero ad una voce i due rivali.

      Il maestro di boxe dell'americano chiuse nel pugno un cent, mise le braccia dietro il dorso facendole girare più volte, poi le tese innanzi ai due rivali dicendo:

      — Il pugno pieno per le tre stelle, il vuoto per le due. Il pieno per la porta di destra l'altro per quella di sinistra. —

      La sorte fu favorevole al yankee, il quale parve assai lieto d'aver guadagnato una stella di più.

      — Gentlemen, — disse allora il partner, con voce grave. — Siete pronti?

      — Sì, — risposero all'unisono il yankee ed il canadese.

      — Voi non entrerete in questa sala se non dopo trascorsi cinque minuti.

      — Benissimo.

      — Che Dio vi guardi. Mister Torpon seguitemi nella stanza di destra.

      — E voi, signor di Montcalm, seguitemi in quella di sinistra, — disse il maestro di boxe di Montcalm.

      I due rivali, con un moto spontaneo si stesero la destra e si diedero una vigorosa stretta, poi seguirono i loro partners senza scambiarsi una parola.

      Subito le lampade elettriche furono spente e la vasta sala s'immerse in una oscurità profondissima.

       Indice

      Gli americani, popolo eccessivamente frettoloso, che non ama perdere tempo nemmeno nel mangiare, vanno per le spiccie nel definire le loro questioni d'onore.

      Le regole della cavalleria sono affatto sconosciute presso di loro ed i maestri di scherma, così di spada come di sciabola, hanno fatto sempre magrissima fortuna presso quel popolo il quale preferisce impiegare qualche minuto che può rubare agli affari, a qualche lezione di boxe.

      Il tempo è moneta: ecco la loro divisa. Quindi niente tempo da perdere nelle sale di scherma.

      Nondimeno, al pari di tutti gli altri popoli, si battono anche i yankee, ed i duelli sono tutt'altro che rari anche negli Stati dell'Unione.

      Per lo più preferiscono una buona partita di boxe, ma quando si tratta di cose gravissime si mandano all'altro mondo senza costole fracassate o denti rotti o teste peste in modo spaventevole.

      Allora, per essere più sicuri, ricorrono alle armi da fuoco ed al bowie-knife, contando più sulla fortuna che sull'abilità personale, che di rado posseggono.

      Negli Stati dell'Ovest i duellanti montano a cavallo armati d'un buon winchester a dodici colpi, si portano nella foresta più vicina, lanciano i loro destrieri a corsa sfrenata e si fucilano reciprocamente, nè cessano finchè l'uno o l'altro non vuoti l'arcione morto o moribondo.

      Negli Stati dell'Est, vanno più per le spiccie. Si prendono due pistole esattamente eguali, se ne carica una sola, si fa scegliere ai due avversari in una stanza oscura ed ognuno è obbligato a puntarsela al cuore od alla tempia e far scattare il grilletto.

      Tanto peggio per quel disgraziato che ha avuta la sfortuna di scegliere quella contenente la palla che lo manderà diritto a fare la conoscenza con messer Caronte.

      Più terribile, più emozionante invece è il duello col bowie-knife, quantunque di esito più incerto.

      I due rivali entrano per due diverse porte, a piedi nudi, in una stanza perfettamente oscura, armati del loro terribile coltellaccio, si cercano brancolando silenziosamente fra le tenebre e quando s'incontrano si accoltellano all'impazzata.

      Tanto peggio per quello che ne prende di più o a cui arriva una puntata al cuore od alla gola, che tronchi la carotide.

      ················

      Come abbiamo detto, il canadese era uscito dalla porta di sinistra assieme al suo maestro di boxe, entrando in una stanza che sembrava piuttosto un gabinetto per fumatori e che era ancora illuminata, poi aveva subito disposto su un tavolino laccato alla giapponese il suo cronometro d'oro per contare i cinque minuti.

      Quantunque potesse trovarsi sull'orlo della tomba, non ignorando d'aver da fare con un avversario risoluto e coraggioso, appariva tranquillissimo.

      Il suo partner gli aveva preso subito il polso della mano destra, tenendo gli occhi fissi sulle lancette dell'orologio.

      — Bene, — disse, facendo schioccare la lingua. — Batte regolarmente ed anche il vostro cuore deve funzionare come al solito.

      Sono soddisfatto del mio allievo.

      — Ne dubitavate? — chiese il canadese, sorridendo leggiermente.

      — Oh no, ma questi duelli americani, impegnati fra una profonda oscurità, devono produrre una grande impressione anche sugli animi più risoluti.

      — Forse, — rispose il canadese, il quale stava togliendosi le scarpe.

      — Volete un buon consiglio, signor di Montcalm?

      — Dite pure.

      — Appena entrate, appoggiatevi alla parete e lasciate che l'avversario vi cerchi.

      — E se mister Torpon facesse altrettanto?

      — Allora marciate, come meglio potrete, verso il centro della sala e là aspettate che il vostro avversario si tradisca o con un respiro, o con uno strofinìo.

      Non seguite le pareti, ve lo raccomando. Sareste costretto ad appoggiarvi con una mano, e quel rumore, per quanto lieve, potrebbe allarmare l'avversario.

Скачать книгу