Приключения Пиноккио. История деревянной куклы. Уровень 1 / Le avventure di Pinocchio. Storia d’un burattino. Карло Коллоди

Чтение книги онлайн.

Читать онлайн книгу Приключения Пиноккио. История деревянной куклы. Уровень 1 / Le avventure di Pinocchio. Storia d’un burattino - Карло Коллоди страница 5

Приключения Пиноккио. История деревянной куклы. Уровень 1 / Le avventure di Pinocchio. Storia d’un burattino - Карло Коллоди Легкое чтение на итальянском

Скачать книгу

quella catinellata d’acqua sul capo, perché il chiedere un po’ di pane non è vergogna, non è vero? Sono tornato subito a casa, e perché avevo sempre una gran fame, ho messo i piedi sul caldano per rasciugarmi, e voi siete tornato, e me li sono trovati bruciati, e intanto la fame l’ho sempre e i piedi non li ho più!

      E il povero Pinocchio ha cominciato a piangere.

      Geppetto ha tirato fuori di tasca tre pere e ha detto:

      – Queste tre pere erano la mia colazione: ma io te le do volentieri. Mangiale, e buon pro ti faccia[32].

      – Fatemi il piacere di sbucciarle.

      – Sbucciarle? – ha replicato Geppetto meravigliato. – Male! In questo mondo, fin da bambini, bisogna avvezzarsi abboccati e a sapere mangiare di tutto, perché non si sa mai quel che può capitare. I casi sono tanti!..

      – Voi direte bene, – ha detto Pinocchio, – ma le bucce non le posso soffrire.

      E quel buon uomo di Geppetto ha sbucciato le tre pere, e ha posto tutte le bucce sopra un angolo della tavola.

      Quando Pinocchio in due bocconi ha mangiato la prima pera, ha fatto l’atto di buttare via il torsolo: ma Geppetto gli ha trattenuto il braccio, dicendogli:

      – Non lo buttare via: tutto in questo mondo può far comodo[33].

      – Ma io il torsolo non lo mangio davvero!.. – ha gridato il burattino.

      – Chi lo sa! I casi sono tanti!.. – ha ripetuto Geppetto.

      I tre torsoli, invece di essere gettati fuori dalla finestra, sono stati posati sull’angolo della tavola in compagnia delle bucce.

      Pinocchio ha fatto un lunghissimo sbadiglio e ha detto:

      – Ho dell’altra fame!

      – Ma io, ragazzo mio, non ho più nulla da darti.

      – Proprio nulla, nulla?

      – Ci avrei soltanto queste bucce e questi torsoli di pera.

      – Pazienza![34] – ha detto Pinocchio, – se non c’è altro, mangerò una buccia.

      E ha cominciato a masticare. Da principio ha storto un po’ la bocca: ma poi una dietro l’altra, ha spolverato in un soffio[35] tutte le bucce: e dopo le bucce anche i torsoli, e quando ha finito di mangiare ogni cosa, si è battuto contento le mani sul corpo, e ha detto:

      – Ora sì che sto bene!

      – Vedi dunque, – ha osservato Geppetto, – che avevo ragione io quando ti dicevo che non bisogna avvezzarsi troppo delicati di palato. Caro mio, non si sa mai quel che può capitare in questo mondo. I casi sono tanti!..

      8

      Geppetto ha rifatto i piedi a Pinocchio, e vende la propria casacca per comprargli l’Abbecedario

      Il burattino ha cominciato subito a piangere, perché voleva un paio di piedi nuovi.

      Ma Geppetto, per punirlo della monelleria fatta, l’ha lasciato piangere e disperarsi per una mezza giornata: poi gli ha detto:

      – E perché devo rifarti i piedi? Forse per vederti scappare di nuovo da casa tua?

      – Vi prometto, – ha detto il burattino, – che da oggi in poi[36] sarò buono…

      – Tutti i ragazzi, – ha replicato Geppetto, – quando vogliono ottenere qualcosa, dicono così.

      – Vi prometto che andrò a scuola e studierò…

      – Tutti i ragazzi, quando vogliono ottenere qualcosa, ripetono la medesima storia.

      – Ma io non sono come gli altri ragazzi! Io sono più buono di tutti. Vi prometto, babbo, che imparerò un’arte, e che sarò la consolazione e il bastone della vostra vecchiaia.

      Geppetto che aveva gli occhi pieni di pianto e il cuore grosso dalla passione nel vedere il suo povero Pinocchio, non ha risposto altre parole: ma, ha preso in mano gli arnesi del mestiere e due pezzetti di legno stagionato, si è posato a lavorare di grandissimo impegno.

      E in meno di un’ora, i piedi erano fatti.

      Allora Geppetto ha detto al burattino:

      – Chiudi gli occhi e dormi!

      E Pinocchio ha chiuso gli occhi e ha fatto finta[37] di dormire. E nel tempo che si fingeva addormentato, Geppetto con un po’ di colla gli ha appicciato i due piedi al loro posto, e li ha appicciati così bene, che non si vedeva nemmeno il segno dell’attaccatura.

      Appena il burattino si è accorto i piedi, è saltato giù dalla tavola dove stava disteso.

      – Per ricompensarvi di quanto avete fatto per me, – ha detto Pinocchio al suo babbo, – voglio subito andare a scuola.

      – Bravo ragazzo.

      – Ma per andare a scuola ho bisogno di un po’ di vestito.

      Geppetto, che era povero e non aveva in tasca nemmeno un centesimo, gli ha fatto allora un vestito di carta fiorita, un paio di scarpe di scorza d’albero e un berretto di midolla di pane.

      Pinocchio è corso subito a specchiarsi in una catinella piena d’acqua e è rimasto così contento di sé, che ha detto:

      – Paio proprio un signore!

      – Davvero, – ha replicato Geppetto, – ma non è il vestito bello che fa il signore, ma è piuttosto il vestito pulito.

      – A proposito, – ha soggiunto il burattino, – per andare alla scuola mi manca sempre qualcosa.

      – Cioè?

      – Mi manca l’Abbecedario.

      – Hai ragione: ma come si fa per averlo?

      – È facilissimo: si va da un libraio e si compra.

      – E i quattrini?

      – Io non ce l’ho.

      – Nemmeno io, – ha soggiunto il vecchio, facendosi triste.

      E Pinocchio si è fatto triste anche lui: perché la miseria, la intendono tutti: anche i ragazzi.

      – Pazienza! – ha gridato Geppetto rizzandosi in piedi; si è infilato la vecchia casacca di frustagno, è uscito correndo di casa.

      Dopo poco è tornato: e quando è tornato, aveva in mano l’Abbecedario per il figliolo, ma la casacca non l’aveva più. Il pover’uomo era in maniche di camicia[38], e fuori nevicava.

      – E la casacca, babbo?

Скачать книгу


<p>32</p>

buon pro ti faccia – на здоровье

<p>33</p>

può far comodo – может пригодиться

<p>34</p>

Pazienza! – Ничего не поделаешь!

<p>35</p>

in un soffio – в один миг

<p>36</p>

  da oggi in poi – с сегодняшнего дня

<p>37</p>

fare finta – притворяться

<p>38</p>

  in maniche di camicia – в одной рубашке